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AranSegnalazioni - Newsletter dell' 11/03/2016

AranSegnalazioni
Newsletter dell' 11/03/2016
 
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Orientamenti applicativi Aran

Aran
Comparto Agenzie Fiscali

Qualora un corso di formazione, organizzato dall’Agenzia, si protragga al di là dell’orario d’obbligo giornaliero del dipendente, è possibile riconoscere a quest’ultimo il pagamento dello straordinario o un riposo compensativo corrispondente al numero effettivo di ore di corso eccedenti? 
 

Aran
Comparto Regioni e Autonomie locali

Nell’ambito della disciplina del diritto allo studio, relativamente al criterio di precedenza previsto dall’art.15, comma 4, lett.a), l’espressione “abbiano superato gli esami previsti dai programmi relativi agli anni precedenti” deve intendersi in senso stringente oppure, in alternativa l’ente può valutare i diversi casi e, con decisione motivata, può applicare l’ordine di priorità previsto dal CCNL anche se non tutti gli esami siano stati superati?
 

Aran
Comparto Regioni e Autonomie locali

I permessi retribuiti di cui all’art.33 della legge n.104/1992 usufruiti dai dipendenti danno luogo a decurtazione della liquidazione della retribuzione di risultato dei titolari di posizione organizzativa?
 

Aran
Comparto Regioni e Autonomie locali

Nel caso in cui il coniuge cittadino straniero sia dipendente di un datore di lavoro straniero, con sede di lavoro all’estero, è possibile accogliere la richiesta della moglie, in servizio presso un ente locale, di fruire di aspettativa non retribuita per ricongiungimento con coniuge all’estero?
 
 
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Sezione Giuridica

Corte Costituzionale
Sentenza n. 37 del 25/2/2016 - Stabilizzazione personale precario regionale
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La Corte dichiara l’illegittimità dell’art. 4 della legge n. 47/2014 della regione Puglia che amplia la sfera dei destinatari del comma 529 dell’art. 1 della legge n. 147/2013 ( legge di stabilità per il 2014) in materia di stabilizzazione del personale precario. Infatti le disposizioni del comma 529 si applicano solamente all’apparato amministrativo delle regioni ed al relativo personale, mentre la legge regionale impugnata - stabilendo la possibilità di applicare la procedura di stabilizzazione anche al personale delle agenzie regionali, degli enti, dell’autorità di bacino e delle società in house della regione Puglia - dilata la platea dei fruitori ed è da considerare incostituzionale in relazione all’art. 117 comma 3 Cost. per “ lo sconfinamento delle potestà legislative regionali rispetto a quanto previsto dalla norma statale di principio”.  

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Corte Costituzionale
Sentenza n. 43 del 3/3/2016 - Dichiarazione di illegittimità costituzionale di alcune norme di contenimento in materia di spesa per autovetture e taxi
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La Corte, accogliendo il ricorso della regione Veneto, dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 15 comma 1 del d.l. n. 66/2014 (legge n. 89/2014) – norma di contenimento per le amministrazioni pubbliche della spesa per autovetture e taxi – per violazione dell’art. 117 comma 3 e 119 Cost. La Corte dichiara inoltra la illegittimità costituzionale dell’art.14 commi 1 e 2 del dl. N. 66/2014 “nella parte in cui < si applica a decorrere dall’anno 2014,> anziché < negli anni 2014, 2015 e 2016>”. Gli articoli impugnati limitano, a decorre dal 2014, la spesa, anche regionale, per gli incarichi di consulenza, studio e ricerca nonché la spesa per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, ma con la dizione contenuta nelle norme impugnate - a decorrere dall’anno 2014 - le misure previste assumono carattere permanente mentre, stabiliscono i giudici: “ gli interventi statali sull’autonomia di spesa delle Regioni sono consentiti, come principi di coordinamento della finanza pubblica, purchè transitori, giacchè in caso contrario essi non corrisponderebbero all’esigenza di garantire l’equilibrio dei conti pubblici in un determinato arco temporale, segnato da particolari emergenze, ma trasmoderebbero in direttive strutturali sull’allocazione delle risorse finanziarie di cui la Regione è titolare…”. La Corte chiarisce comunque che questa decisione non inficia la misura di finanza pubblica in sé, ma coinvolge esclusivamente la sua dimensione temporale.

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Corte di Cassazione
Sentenza n. 3065 del 17/2/2016 - Legge 104 e periodo di comporto
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Dicono gli Ermellini che “La fruizione dei permessi ex legge n. 104/1992 non presuppone un previo rientro in servizio dopo un periodo di assenza o malattia (non essendo questa una condizione prevista dalla legge) ma soltanto l’attualità del rapporto di lavoro”. Pertanto non è licenziabile la dipendente che, finito il periodo di comporto per malattia, non si presenta al lavoro a seguito di precedente richiesta di fruizione del permesso ex lege 104/1992, la cui applicazione era stata ottenuta dalla lavoratrice durante il periodo di comporto. La sentenza riguarda una lavoratrice privata ma è applicabile anche al lavoro pubblico.  

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INPS
Congedi parentali dei dipendenti pubblici
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Circolare 23 febbraio 2016 n. 40 – Oggetto : “Decreto legislativo n. 80 del 15 giugno 2015 in attuazione dell’art. 1 commi 8 e 9 della legge delega n. 183 del 2014 (Jobs Act) – Fruizione del congedo parentale ad ore dei lavoratori iscritti ala Gestione Dipendenti pubblici; ulteriori precisazioni circolare 81/2015”.           Con questa circolare vengono indicate le modalità per la comunicazione dei dati necessari per l’ottenimento dell’accredito figurativo dei contributi per i periodi di congedo parentale. 

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Normativa - Gazzetta Ufficiale
Legge 25 febbraio 2016 n. 21 c.d. Mille proroghe
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
E’ stata pubblicata nella G.U. n.47 del 26/2/2016 la legge n. 21/2016: “ Conversione in legge con modificazioni del decreto legge 30 dicembre 2015 n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative”.

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Segnalazione da 
Ministero dell'Economia e delle Finanze - Ragioneria Generale dello Stato
Destinatari contributo straordinario art. 1, comma 972, legge stabilità 2016
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato la nota di risposta ad un Comune che chiedeva chiarimenti in merito alla spettanza agli addetti del Corpo di polizia Locale del contributo straordinario previsto dall'articolo 1, comma 972, della legge 28 dicembre 2015, n.208 (legge di stabilità 2016).

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Governo
Ministero istruzione università e ricerca - Bandi di concorso per il personale docente
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Pubblicati sul sito del MIUR i tre bandi per il concorso a posti e cattedre per il personale docente, come previsto dalla legge n. 107/2015. Un bando riguarda la scuola dell’infanzia e la primaria, uno la secondaria di primo e secondo grado e un terzo gli insegnati di sostegno, per un totale di 63.712 posti da assegnare nel triennio 2016-2018.  

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ANAC
Trasparenza ed anticorruzione - Relazione sulla revisione della disciplina in materia di inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi presso le PA ed enti privati in controllo
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
In data 29 febbraio è stata pubblicata sul sito dell’autorità Nazionale Anticorruzione la “Relazione sulla revisione della disciplina in materia di inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi presso le PA ed enti privati in controllo pubblico”.       

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Sezione Economica

Commissione Europea
La Commissione pubblica le relazioni per paese 
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
La Commissione europea ha pubblicato la sua analisi delle sfide economiche e sociali negli Stati membri dell'UE, le cosiddette relazioni per paese. Le relazioni sono uno strumento utilizzato nell'ambito del semestre europeo semplificato per monitorare le riforme e individuare tempestivamente le sfide che gli Stati membri devono affrontare. Facendo seguito all'analisi annuale della crescita 2016 e alle raccomandazioni per la zona euro, che indicavano le priorità a livello europeo, le relazioni odierne spostano l'attenzione del semestre europeo verso la dimensione nazionale. Le relazioni serviranno come base di discussione con gli Stati membri sulle rispettive scelte politiche in vista dei programmi nazionali da adottare in aprile e porteranno alla fine della primavera alla formulazione delle raccomandazioni specifiche per paese. La Relazione riguardante l’Italia si sofferma, fra l’altro, sui problemi legati all’efficienza della PA e del sistema giudiziario, evidenziando il percorso delineato dalle politiche di governo per la definizione del nuovo assetto istituzionale. Nelle tabelle di sintesi sono riportate, per ogni singola raccomandazione la valutazione dei progressi registrati nell’attuazione delle raccomandazioni stesse. In questo ambito, la Commissione valuta ottimamente i progressi compiuti dal nostro Paese nella revisione della cassa integrazione guadagni e degli strumenti contrattuali; nella riforma della scuola; nel miglioramento del governo societario delle banche.


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Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato
Budget dello Stato a LB 2016-2018
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Il Budget a LB rappresenta l'aggiornamento del documento di Budget dei costi delle amministrazioni centrali dello Stato per il triennio in esame, predisposto in coerenza con il contenuto della legge di stabilità e della legge di bilancio 2016-18 (rispettivamente leggi 208 e 209 del 30 dicembre 2015). Per l'esercizio finanziario 2016, in particolare, sono state monitorate le attività e i costi di n. 118 Centri di responsabilità amministrativa e n. 1.010 centri di costo delle Amministrazioni centrali dello Stato e recepiscono le indicazioni della legge di riforma contabile n. 196/09, relative a una più consona individuazione dei centri di costo, in particolare quelli periferici. Una specifica analisi è dedicata all’aggregato “costo del personale” (pagg. 125-144).

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Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato
Circolare concernente le nuove regole di finanza pubblica per il triennio 2016-2018 per gli enti territoriali (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) del 10/2/2016, n. 5
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
E’ stata pubblicata la Circolare n. 5 del 10 febbraio 2016 concernente le nuove regole di finanza pubblica per il triennio 2016-2018 per gli enti territoriali, volte ad assicurare il concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica delle regioni, delle città metropolitane, delle province e dei comuni, ai sensi dell’articolo 1, comma 707, commi da 709 a 713, comma 716 e commi da 719 a 734 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016). Il documento contiene indicazioni sulla determinazione del nuovo saldo di finanza pubblica e sulle modalità concernenti il monitoraggio e la certificazione, nonché i criteri interpretativi per l’applicazione delle nuove regole di finanza pubblica da parte degli enti territoriali.

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Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato
Nota breve sulla manovra di finanza pubblica per gli anni 2016-2018
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
La Nota illustra i contenuti della Legge di stabilità per il 2016 per il triennio di programmazione, con le previsioni dei relativi effetti finanziari per i sottosettori delle amministrazioni pubbliche e, con maggior dettaglio, la descrizione dei principali interventi adottati. Complessivamente gli effetti della legge di stabilità determinano un incremento dell’indebitamento netto per l’anno 2016 pari a circa 17,6 miliardi, circa 19,1 miliardi nel 2017 e circa 16,1 miliardi nel 2018. Tra i principali interventi rientra la disattivazione delle clausole di salvaguardia, già previste da precedenti disposizioni legislative, che risulta essere completa per l’anno 2016 e parziale per gli anni successivi. Viene prevista, altresì, una revisione della disciplina sulla tassazione immobiliare sulle famiglie e sulle imprese, si stabilisce dal 2017, la riduzione dell’IRES di 3,5 punti percentuali e si introducono agevolazioni fiscali per favorire gli investimenti in nuovi beni strumentali. Sono prorogate le disposizioni che consentivano l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, si prevede la detassazione delle somme erogate ai lavoratori del settore privato per gli incrementi di produttività e si finanziano interventi per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Infine, ulteriori risorse sono destinate al potenziamento e alla promozione della cultura e al rafforzamento della difesa e della sicurezza pubblica

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ISTAT
PIL e indebitamento delle AP
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Nel 2015 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.636.372 milioni di euro correnti, con un aumento dell'1,5% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è aumentato dello 0,8%, registrando una crescita dopo tre anni consecutivi di flessioni. Dal lato della domanda interna nel 2015 si registrano, in termini di volume, variazioni positive nei consumi finali nazionali (0,5%) e negli investimenti fissi lordi (0,8%). Per quel che riguarda i flussi con l'estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,3% e le importazioni del 6,0%. La domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,5 punti percentuali (1,0 al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto negativo per 0,3 punti. L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari al -2,6%, a fronte del -3,0% del 2014. L'avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil è stato pari all'1,5% (1,6% nel 2014). 

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ISTAT
Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali – gennaio 2016
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Alla fine di gennaio 2016 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 37,4% degli occupati dipendenti e corrispondono al 35,5% del monte retributivo osservato. Nel mese di gennaio l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,7% nei confronti di gennaio 2015. Con riferimento ai principali macrosettori, a gennaio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,0% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a gennaio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,5%); commercio e energia elettrica e gas (entrambi 1,9%) e agricoltura (1,8%). Si registrano variazioni nulle nei settori del credito e assicurazioni, delle telecomunicazioni, della metalmeccanica e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. Alla fine di gennaio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 62,6% nel totale dell'economia e del 51,7% nel settore privato. 

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ISTAT
Prezzi al consumo – gennaio 2016
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
A partire dai dati di gennaio 2016, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) è il 2015 (la precedente era il 2010 per NIC e FOI, 2005 per IPCA). A gennaio 2016, l'indice NIC, al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% rispetto a dicembre e aumenta dello 0,3% nei confronti di gennaio 2015. Il lieve rialzo dell’inflazione è principalmente imputabile al ridimensionamento della flessione dei Beni energetici non regolamentati (-5,9%, da -8,7% di dicembre) e all’inversione della tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,5%, da -1,7% di dicembre); questa dinamica è attenuata dal rallentamento della crescita degli Alimentari non lavorati (+0,6%; era +2,3% il mese precedente). L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,4%. L'indice IPCA diminuisce del 2,2% su base mensile e aumenta dello 0,4% su base annua. La flessione congiunturale è in larga parte da ascrivere ai saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice NIC non tiene conto.

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A cura della Direzione Studi, risorse e servizi dell'Aran
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