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AranSegnalazioni - Newsletter del 13/01/2016

AranSegnalazioni
Newsletter del 13/01/2016
 
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Orientamenti applicativi Aran

Aran
Agenzie Fiscali

Nel caso in cui il dipendente decida di non utilizzare per intero le due ore giornaliere di permesso retribuito, di cui all’art. 33 della legge n. 104 del 1992, il tempo non fruito a tale titolo può essere remunerato come lavoro straordinario? 

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Aran
Comparto Regioni e Autonomie locali

L’art.28 del CCNL del 14.9.2000, sul rimborso delle spese legali, è applicabile anche alle spese legali e peritali sostenute dal dipendente in sede di mediazione oppure nell’ambito di procedimenti, quali ad esempio, l’accertamento tecnico preventivo (art.606 c.p.c.) e la consulenza tecnica preventiva (art.696 – bis c.p.c.) che non sono propriamente procedimenti giudiziari, dato che non sono preordinati a concludersi con una pronuncia giurisdizionale?

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Sezione Giuridica

Normativa
Legge 28 dicembre 2015, n. 208 – Legge di stabilità 2016 
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Pubblichiamo il testo della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2015 ed entrata in vigore il 1 gennaio 2016.

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Normativa
Legge 28 dicembre 2015, n. 209 – Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Pubblichiamo il testo della Legge 28 dicembre 2015, n. 209 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018", pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2015 ed entrata in vigore il 1 gennaio 2016.

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Governo
Decreto Legge n. 210 del 30 dicembre 2015 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (cd. milleproroghe) – G.U. del 30/12/2015 n. 302
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
L’art. 1 del D.L. n. 210 del 30 dicembre 2015 “Proroga dei termini per le pubbliche amministrazioni”, proroga dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016:  
a) le assunzioni di cui all’art.1 (proroga termini in materia di assunzioni) del d.l. n. 216 del 29/12/2011, commi 1, 2, 6 quater;   
b) proroga al 31/12/2016 le autorizzazioni per le assunzioni nel comparto sicurezza e vigili del fuoco previste dal comma 5 dell’art. 1 del d.l. 150 del 30/12/2013;    
c) aggiunge alle cessazioni previste dall’art. 1 comma 2 del d.l. 192 del 31/12/2014, le cessazioni previste per il 2014 e proroga al 31/12/2016 le autorizzazioni alle assunzioni;   
d) nelle more dell’adozione dei decreti attuativi dell’art. 11(Dirigenza pubblica) L. 7/8/2015 n. 124 (Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), proroga al 31/12/2016 la sospensione delle modalità di reclutamento per l’acceso alla dirigenza di prima fascia, modificando l’art. 2 comma 15 del d.l. n. 95/2012;    
e) proroga al 31/12/2016 quanto previsto dall’art. 2 comma 6 quinquies del d.l. n. 225 del 29/12/2010, che riguarda l’ammissione al corso di formazione per l’accesso alla qualifica di primo dirigente della polizia di stato.  


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Corte Costituzionale
Sentenza n. 272 del 22/12/2015
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
E’ incostituzionale il blocco delle assunzioni o dei rinnovi contrattuali per le P.A. che non pagano con tempestività i propri fornitori, stabilito dall’art. 41 comma 2 del d.l. n. 66/2014.   Questo perché, sostengono i giudici della Consulta, manca la proporzionalità della sanzione. Infatti, il meccanismo predisposto dall’art. 41, colpendo indistintamente tutte le amministrazioni, potrebbe anche colpire amministrazioni che sono state in ritardo per fattori ad esse non imputabili, divenendo quindi uno strumento ed un deterrente non sempre idoneo al raggiungimento del fine che si prefigge. Inoltre, tali sanzioni confliggono con il principio costituzionale del buon andamento della pubblica amministrazione, sancito dall’art. 97 Cost..

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Corte di Cassazione
Sentenza n. 24523 del 2/12/2015
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La pensione è full time anche per i lavoratori con rapporto di lavoro c.c. verticale ciclico. I giudici della Suprema Corte stabiliscono che proprio in base al principio di non discriminazione  che si applica tra lavoratori con contratto a tempo pieno e quelli con contratto part-time orizzontale -- in base al quale l’anzianità contributiva utile per determinare la data di maturazione del diritto alla pensione deve essere calcolata per il lavoratore in part-time come se avesse lavorato a tempo pieno, considerando quindi utili anche i periodi non lavorati -- non si può poi calcolare in maniera discriminatoria il lavoratore con contratto part-time verticale ciclico in quanto tale rapporto di lavoro ha una durata equivalente a quella del part-time orizzontale. Per questo motivo ai lavoratori occupati con un rapporto di lavoro part-time verticale ciclico non si possono escludere, ai fini della maturazione del diritto alla pensione, i periodi non lavorati, in base ad un contratto lavorativo concordato con il datore di lavoro.

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Corte di Cassazione SS.UU.
Sentenza n. 25204 del 15/12/2015
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Le Sezioni Unite, a risoluzione di contrasto, hanno affermato che, ove gli elementi costitutivi della pensione di inabilità prevista dall’art. 12 della legge n. 118 del 1974 siano maturati prima del compimento del sessantacinquesimo anno di età e la relativa domanda amministrativa sia stata proposta prima di tale data, la sostituzione con l’assegno sociale opera dal primo giorno del mese successivo a quello del compimento del sessantacinquesimo anno, anche se ciò comporta che non venga pagato neanche un rateo della pensione di inabilità e si debba corrispondere direttamente l’assegno sociale.

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Corte di Cassazione 
Sentenza n. 24834/2015 
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La Corte di Cassazione ritiene legittima la scelta di una Pubblica amministrazione di procedere al recupero degli incentivi indebitamente erogati (per violazione, in sede di contratto integrativo, dei limiti fissati dai contratti nazionali di comparto) ai propri dipendenti tramite una corrispondente decurtazione del fondo per la contrattazione decentrata. La Cassazione, in questa sentenza, precisa e ribadisce una serie di punti importanti: 1) l’applicazione, anche per il pubblico impiego, del principio della ripetibilità delle somme indebite secondo l'articolo 2033, a nulla rilevando la buona fede del percettore;
2) la composizione del fondo, sia pure nei limiti dei parametri prefissati dalle leggi di bilancio e dai contratti nazionali, costituisce atto unilaterale dell'amministrazione che, in base all'articolo 8 del D.lgs 165/2001, deve tener conto della prevedibile evoluzione della spesa e della sua compatibilità finanziaria con le risorse a disposizione, rendendola trasparente per gli organi di controllo interno ed esterno;
3) deve essere esclusa qualsiasi violazione dei diritti quesiti dei lavoratori, dal momento che la decisione grava su fondi non ancora costituiti e rispetto ai quali i dipendenti non sono titolari di alcuna posizione giuridica perfetta.

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Corte dei Conti
Sezione Regionale controllo Molise deliberazione n. 195/2015
Enti locali – Attribuzione Posizione organizzativa 

Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
In relazione alla possibilità di attribuire la responsabilità dell’Area amministrativa ad un dipendente di ruolo, appartenente alla categoria C, i giudici contabili hanno ribadito l’orientamento espresso dalle Sezioni Riunite della Corte (delib. 56/2011), che nel confermare tra le funzioni attribuite all’Aran dal legislatore quella di interpretazione le norme contrattuali, ha evidenziato come proprio l’Aran in passato ha avuto modo di pronunciarsi sulla materia, affermando che nell’ambito della vigente disciplina contrattuale ( art. 8 e ss. del Ccnl del 31/3/1999), gli incarichi di posizione organizzativa possono essere conferiti solo al personale della categoria D; solo in taluni Enti l’incarico di posizione organizzativa può essere conferito a personale della categoria C e B, in relazione alla propria grandezza demografica, e nel rispetto delle regole generali in materia ( orientamenti applicativi RAL 1547 del 28/10/2013).     

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Corte dei Conti
Sezione Regionale controllo Lombardia deliberazione n. 406 /2015
Enti locali – Incarichi dirigenziali – Limiti 

Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
I magistrati contabili, in merito alla possibilità di un ente di procedere ad un’assunzione  a tempo determinato, ex art. 110 Tuel, nell’ambito della propria dotazione organica, hanno ricordato i presupposti necessari per avviare legittimamente una procedura di assunzione nel rispetto dei vincoli di spesa; innanzitutto ritengono che sussiste, comunque, il limite generale in materia di spesa per il personale  previsto per gli enti non rispettosi del patto di stabilità interno; mentre, evidenziano, in linea con  l’orientamento della giurisprudenza contabile, espresso della Sezione Autonomie (parere 12/2012), che solo se si tratta di un incarico dirigenziale, si applica il limite specifico previsto dal primo comma dell’art. 110 Tuel per gli enti locali, ovvero che l’assunzione non può essere superiore al 30 per cento dei posti istituiti nella dotazione organica della medesima qualifica e comunque per almeno una unità, ma tale limite  non opera nei confronti di altra tipologia di soggetti contemplati dallo stesso art. 110, ai quali si applica il vincolo di spesa previsto dall’art. 9, comma 28, d.l. 78/2010. 

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Corte dei Conti
Sezione Regionale controllo Piemonte deliberazione n. 174/2015
Enti locali – Riconoscimento illegittimo congedo straordinario a favore di affine non impedito

Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Per i giudici contabili è illegittima la concessione del congedo straordinario per gravi motivi familiari, ex art. 42, comma 5 d.lgs 151/2001, ad un affine pur in presenza di figlio convivente non impedito. Il caso riguarda un dirigente scolastico che aveva concesso il congedo ad un docente per assistere il suocero in stato di handicap grave,  stante la presenza del figlio che  escludeva la legittimità dell’affine. Il Collegio richiama la sentenza della Corte Cost. 203/2013 che ha definito l’attuale sistema ampliando la platea dei beneficiari del diritto, ma introducendo tra i soggetti medesimi un  rigido ordine gerarchico individuando tra i legittimi beneficiari del diritto, il parente o l’affine entro il terzo grado convivente, ma solo in presenza di cause di impedimento tutte connotate da evidente carattere oggettivo (assenza, decesso, patologie invalidanti) degli altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave.

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ANAC
Prevenzione della corruzione Rapporto sullo stato di attuazione e la qualità dei piani triennali di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Pubblicato il Rapporto sullo stato di attuazione e la qualità dei piani triennali di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche – 2015 -2017. I risultati dell’analisi, condotta con la collaborazione di Formez e Università di Roma Tor Vergata, sono il punto di partenza per orientare la strategia nazionale di prevenzione della corruzione e possono rappresentare un primo strumento di autovalutazione a disposizione delle pubbliche amministrazioni.

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ANAC
Riordino degli enti locali Indicazioni in merito alla predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Pubblicato il Comunicato del Presidente del 16 dicembre 2015 “Riordino degli enti locali  ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56 – funzioni delle province –  trasferimento - adozione del PTPC 2016-2018”. In considerazione del processo di  riordino in atto delle Province, a seguito dell’entrata in vigore della legge 7  aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni  sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”,  l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con l’accordo dell’Unione delle Province d’Italia – UPI - ha ritenuto necessario fornire indicazioni  in merito alla predisposizione del Piano triennale di prevenzione della  corruzione 2016-2018.

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Sezione Economica

ARAN
“Rapporto semestrale Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti” n. 1/2015
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Come di consueto, il Rapporto offre, nella prima parte, una panoramica degli andamenti salariali nel pubblico impiego aggiornati al 2014. La seconda parte è dedicata alle retribuzioni contrattuali mensili nella PA e nel settore privato.

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Ministero dell’Interno
Censimento generale del personale in servizio presso gli enti locali – Ministero dell’Interno
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato l’ultimo numero del Rapporto sul “Censimento generale del personale in servizio presso gli enti locali”, aggiornato al 31 dicembre 2014. La raccolta delle informazioni relative al Conto annuale, effettuata in collaborazione con il ministero dell’Economia e Finanze. Il rapporto riporta, fra l’altro, la situazione occupazionale presso gli enti locali e, in particolare, le elaborazioni dei dati riferiti al personale in servizio, a tempo indeterminato, determinato, la stabilizzazione del precariato, il personale cessato, la presenza femminile e maschile.

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BCE
Bollettino economico n. 8/2015
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Nella riunione di politica monetaria del 3 dicembre il Consiglio direttivo ha riesaminato il grado di accomodamento monetario; l’analisi ha confermato la necessità di un ulteriore stimolo monetario per assicurare il ritorno dell’inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento. Le proiezioni macroeconomiche formulate in dicembre dagli esperti dell’Eurosistema indicano protratti rischi al ribasso per le prospettive di inflazione e un’evoluzione dei prezzi lievemente più debole rispetto alle precedenti attese. Il Consiglio direttivo ha inoltre preso atto che la persistenza di tassi di inflazione contenuti riflette la notevole capacità produttiva inutilizzata, che incide sulle pressioni interne sui prezzi, e gli effetti avversi del contesto esterno.

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ISTAT
Annuario statistico italiano – anno 2014
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
L’Istat ha pubblicato l’Annuario statistico italiano per il 2014, ritratto della nostra società e della sua evoluzione, favorendo una lettura integrata dei fenomeni in atto. Con il suo apparato di informazioni e metadati, l’Annuario costituisce per gli esperti, i policy maker e i cittadini tutti un importante strumento per orientarsi all’interno dell’offerta di dati e fonti. La diffusione dell’Annuario statistico italiano 2015 è accompagnata da un set di grafici interattivi, che evidenziano i cambiamenti in atto nella nostra società.

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ISTAT
Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali – novembre 2015
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Nel mese di novembre l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,3% nei confronti di novembre 2014. Con riferimento ai principali macrosettori, a novembre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a novembre presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: energia e petroli (4,4%); estrazioni minerali (4,2%); tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (3,2%). Si registrano variazioni nulle nei settori del credito e assicurazioni, delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di novembre sono stati recepiti due nuovi accordi (entrambi rinnovati prima della naturale scadenza del contratto in vigore) e nessuno è scaduto. Alla fine di novembre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 38,0% nel totale dell'economia e del 19,9% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 59,3 mesi per l'insieme dei settori e di 42,0 mesi per quelli del settore privato.

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ISTAT
Conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche – III trimestre 2015
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Nel terzo trimestre 2015 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (AP) in rapporto al Pil (dati grezzi) è stato pari al 2,4%, inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2014. Nel terzo trimestre 2015, il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,5%. Il saldo corrente è stato anch'esso positivo, con un'incidenza sul Pil dello 0,8%. Le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dello 0,5%; la loro incidenza rispetto al Pil è del 47,4%, in flessione rispetto al 48,0% registrato nel corrispondente trimestre dell'anno precedente. Le uscite correnti sono aumentate dello 0,8% (+1,5% al netto della spesa per interessi), mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 3,6%. La pressione fiscale è stata pari nel terzo trimestre al 41,4%, in lieve aumento (+0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). 

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ISTAT
Prezzi al consumo – novembre 2015
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Nel mese di novembre 2015 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,1% nei confronti di novembre 2014 con una riduzione di due decimi di punto percentuale rispetto al +0,3% registrato a ottobre. Il rallentamento dell'inflazione è dovuto principalmente alla riduzione dell'ampiezza della crescita tendenziale dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,6% da +1,4% di ottobre), causata soprattutto dai Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,9% da +2,1% del mese precedente), cui si aggiunge la decelerazione della dinamica dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,2%, da +4,1% di ottobre). Questi andamenti sono in parte bilanciati dal rallentamento della flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-11,2%, da -12,7% di ottobre). L'inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +0,1%. Rispetto a novembre 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,2%, mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende a +0,6%. Di conseguenza, rispetto a ottobre 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di sei decimi di punto percentuale. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,4% su base mensile e aumenta dello 0,2% su base annua, in rallentamento dal +0,3% di ottobre.

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A cura della Direzione Studi, risorse e servizi dell'Aran
Per segnalare documenti da pubblicare: ufficiostudi@aranagenzia.it
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