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I giovani di Confindustria con Renzi: "Sì al referendum"

 

Partita a Capri la convention autunnale dell'associazione, si parla di lavoro, innovazione e progetti, dai nuovi contratti alla ricostruzione di Amatrice

 

21 ottobre 2016

 

CAPRI - Politica, referendum, legge di bilancio e industria 4.0: i giovani di Confindustria chiamano a Capri ministri, sindaci e sindacati per parlare di talenti, idee, innovazione e capacità d'impresa. "Forti. Progetti non poteri" è il titolo della convention di due giorni scattata nel pomeriggio di venerdì e che ha scelto come simbolo Ondina Valla, la prima donna italiana a vincere una medaglia d'oro alle Olimpiadi (a vent'anni, nel 1936, a Berlino, nella corsa ad ostacoli). "Finalmente l'Italia ha un piano chiaro per l'innovazione e un disegno di politica industriale", ha detto il presidente dell'associazione Marco Gay nel suo discorso di apertura, riferendosi alla bozza di legge di Bilancio presentata dal governo. Assicurando anche che i giovani industriali voteranno "sì" al referendum, "per un Paese più stabile e semplice". Di questi temi, durante la due giorni, discuteranno il presidente dell'Inps Tito Boeri, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, con Giuliano Poletti ministro del Lavoro e i tre leader sindacali Susanna Camusso (Cgil), Anna Maria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil). Sul tavolo ci sono le misure appena varate dal governo sulla legge di bilancio, i contratti da chiudere (metalmeccanici in primis) e i modelli da rinnovare. E c'è tutta la partita degli investimenti in tecnologia necessari a recuperare produttività e competitività. Ma si parlerà anche di terremoti, di come essere "mai più fragili" con i sindaci di Amatrice e L'Aquila e di "movimento" con Renato Mazzoncini, a.d di Ferrovie dello Stato, e Luisa Todini, presidente di Poste Italiane.

 

(La Repubblica)