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Deficit dell'eurozona giù al 2,1%, in Italia è al 2,6%

 

L'Eurostat pubblica le revisioni sui conti pubblici dei Paesi Ue nel 2015, il nostro debito limato al 132,3% del Pil, quello dei 28 scende all'85%

 

21 ottobre 2016

 

ROMA - Nel 2015 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche italiane è sceso a 42,9 miliardi, pari al 2,6% del Pil, rispetto al 3% del 2014. Mentre il debito pubblico complessivo è salito a 2.172 miliardi di euro, 35 in più dell'anno precedente, passando dal 131,9 al 132,3% del Pil. Lo si scopre scorrendo le notifiche sui conti pubblici che l'Italia deve trasmettere periodicamente alla Commissione europea, e pubblicate oggi sul sito dell'Istat. Rispetto alla precedente notifica, quella di fine marzo, il dato sul debito è stato rivisto leggeremnte al ribasso, di cinque decimi di punto. Il saldo primario dle nostro Paese (cioè il disavanzo al netto della spesa per interessi), in lieve calo rispetto al 2014, è risultato positivo all'1,5% del Pil. Mentre la spesa per interessi pagata dal Tesoro è stata del 4,2% del Pil, in diminuzione di quattro decimi rispetto al 2014.

 

Per quanto riguarda l'area euro e l'Unione europea nel loro complesso, secondo i dati aggregato di Eurostat l'anno scorso sia il disavanzo pubblico che il debito sono diminuiti rispetto al 2014. Nei 19 Paesi della moneta unica il deficit pubblico in rapporto al Pil è sceso dal 2,6 al 2,1% e nel Europa a 28 dal 3 al 2,4%. Mentre il debito si è ridotto rispettivamente dal 92,0 al 90,4% e dall'86,7 all'85,0%.

 

 

Debito e deficit dei principali Paesi europei nel 2015

 

Paese Deficit (o surplus) /Pil Debito / Pil
Germania +0,7% 71,2%
Grecia -7,5% 177,4%
Francia -3,5% 96,2%
Italia  -2,6% 132,3%
Olanda -1,9% 65,1%
Regno Unito -4,3% 89,1%
Spagna -5,1% 99,8%
Eurozona (19 Paesi) -2,1% 90,4%
Europa a 28 -2,4% 85%

 

 

(La Repubblica)