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Borse Ue poco mosse dopo la Bce, euro in calo a minimi da marzo

 

Dopo il rosso di Tokyo i listini del Vecchio continente sono titubanti anche in scia al consiglio europeo. Debole il prezzo del petrolio e in calo lo spread. La divisa unica è in discesa. Ancora in rosso Wall Street

 

21 ottobre 2016

 

MILANO - Le Borse europee chiudono in poco mosse all'indomani della riunione della Bce che ha lasciano invariati tassi e Quantitative easing. Milano recupera lo 0,15%, Londra cede lo 0,09% come Parigi, mentre Francoforte sale dello 0,09%. A Piazza Affari prosegue il recupero del Monte dei Paschi di Siena. Negativa Wall Street: quando chiudono i mercati del Vecchio continente, il Dow Jones perde lo 0,2% come l'S&P 500, mentre il Nasdaq avanza dello 0,3%.

 

L'attenzione dei mercati si è rivolta a lungo a Bruxelles, dove si è tenuto il Consiglio europeo, ma i leader del Vecchio continente non hanno raggiunto alcuna intesa sulla manovra italiana. Il Belgio, invece, ha bocciato il trattato di libero scambio con il Canada, Ceta. In mattinata il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, è intervenuto alla Goethe-Universitat chiedendo maggior "integrazione europea" e sostenendo il lavoro della Banche centrali. Ad ascoltarlo anche il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann.

 

Nel frattempo, i previsori della Bce hanno riveduto leggermente al rialzo la stima di crescita dell'area dell'euro che per quest'anno sale al'1,6% dall'1,5% previsto a fine luglio. E' quanto si legge in una nota diffusa dalla Banca centrale europea che raccoglie i risultati della Spf (survey of professional forecasters), un'indagine congiunturale condotta su base trimestrale sulla base di previsioni di economisti delle principali istituzioni finanziarie e non dell'Eurozona. La stima sul Pil nel 2017 viene confermata all'1,4% mentre quella per il 2018 scende all'1,5% dal precedente 1,6%. La stima di lungo termine al 2021 è di una crescita dell'1,6% (riveduta da 1,7%). I dati sono stati raccolti tra il 30 settembre e il 6 ottobre su un totale di 47 economisti, secondo i quali la domanda interna continuerà a essere il principale motore della crescita nell'area.

 

Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi è a quota 135 punti. Il rendimento si attesta all'1,35%. Chiusura in calo per l'euro a quota 1,086 sul dollaro sui minimi da marzo. Lo yuan scende a un minimo record sul dollaro sui mercati offshore. Il dollaro, spinto dall'indebolimento dell'euro, tocca un massimo record di 6,575651 yuen sui mercati offshore come Hong Kong, dove la moneta cinese è quotata liberamente. Lo yuan offshore è accessibile a chiunque, mentre quello onshore è strettamente posto sotto la supervisione della banca centrale cinese.

 

In mattinata, invece, la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo, per le prese di beneficio degli investitori a seguito dell'impennata della vigilia. Il listino ha sofferto per il crollo del 6,5% di Nintendo, che ieri ha presentato la nuova console Switch. Il prodotto, una console da casa, che all'occorrenza può diventare portatile, non ha convinto pienamente gli investitori, perché non presenta grandi novità sul fronte della realtà virtuale, su cui punta la rivale Sony. A Tokyo l'indice Nikkei arretra dello 0,3% a 17,184.59 punti.

 

II prezzo del petrolio è in calo, per le prese di beneficio degli investitori dopo il recente rally. Anche l'incertezza sulle forniture eccessive penalizzano il prezzo del petrolio. Sui mercati asiatici i future sul Light crude arretrano di 21 cent a 50,42 dollari e quelli sul Brent scendono di 18 cent a 51,22 dollari al barile. L'oro è in lieve calo a 1.236,79 dollari l'oncia sui mercati asiatici lasciando sul terreno lo 0,16%.

 

(La Repubblica)