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Borse: chiusure ancora positive, scommessa su nuovi stimoli dalla Bce

Moody's taglia l'outlook dell'Italia. I mercati azionari continuano la loro fase ascendente, con i record di Wall Street e la buona performance dell'Asia: nell'ultimo mese le azioni sono salite di 1.500 miliardi. Milano +2%, lo spread tra Btp e Bund scende a 155 punti nonostante la crisi politica italiana: da Mario Draghi si aspetta un'estensione del piano d'acquisti di almeno sei mesi

di RAFFAELE RICCIARDI

07 dicembre 2016

MILANO - I mercati azionari tirano dritti sulla strada del rialzo, con i nuovi record di Wall Street e le azioni asiatiche che seguono a ruota. Anche i listini europei sfruttano il clima positivo, nonostante il petrolio stia perdendo colpi dopo il balzo nei giorni dell'accordo Opec sul taglio alla produzione. Calcola Bloomberg che il valore complessivo dei mercati è cresciuto di 1.500 miliardi di dollari nell'ultimo mese, sull'ipotesi che la presidenza Trump possa spingere crescita e inflazione, per quanto non manchino gli scettici al riguardo. Tra gli investitori c'è poi la convinzione che la Bce rimarrà accomodante nei prossimi mesi: la risposta a questo dubbio arriverà dal Direttorio di domani, quando Mario Draghi potrebbe annunciare l'estensione del Quantitative easing oltre il marzo 2017. "Un po' di stabilità in Europa e ulteriori stimoli dalla Bce darebbero una spinta all'acquisto di azioni", spiega l'analista James Woods all'agenzia Usa. "Ci aspettiamo come minimo un allungamento di sei mesi del piano di acquisto dei titoli" dell'Eurotower, aggiunge.

Intanto Moody's rivede al ribasso le prospettive per l'Italia, tagliando l'outlook da "stabile" a "negativo" e confermando il rating Baa2. A pesare, per l'agenzia, sono i lenti progressi nelle riforme, le cui prospettive sono ulteriormente diminuite con la vittoria del no al referendum.

Milano conferma l'apertura positiva e chiude in rialzo del 2,1% ai massimi da maggio scorso sopra 18mila punti. Eppure Piazza Affari viaggia con la spada di Damocle del comparto bancario: si corre per puntellare il Monte dei Paschi, tra aumento di capitale di mercato sempre più difficile e intervento dello Stato pronto dietro l'angolo. Le notizie di un Tesoro ormai pronto al passo del salvataggio mettono benzina al titolo in Borsa (+10%), in attesa del cda che farà il punto della situazione. Unicredit (+9,4%), ricostruisce invece Repubblica in edicola, viaggia spedita verso un aumento da 13 miliardi e tutto il settore del credito è oggetto di acquisti importanti. Positive anche le altre Borse europee: Parigi aggiunge l'1,36%, Francoforte sale dell'1,96% e Londra dell'1,81%. Wall Street straccia i precedenti primati e chiude con il Dow Jones che guadagna 300 punti a 19.548,27 punti (+1,55%).

Record anche per l'indice S&P500 che sale dell'1,31%, mentre il Nasdaq guadagna l'1,14%.

Lo spread tra Btp e Bund beneficia di questo clima, nonostante la crisi di governo generata dal referendum: il differenziale di rendimento ha chiuso stabile in area 155 punti base mentre il decennale italiano rende l'1,9% sul mercato secondario. Anche l'euro è poco mosso sopra quota 1,07 dollari, in attesa della riunione della Bce di domani: la moneta europea passa mano a 1,073 dollari a accelera un po' sullo yen a 122,4. Dall'elezione di Donald Trump negli Usa il biglietto ha messo il turbo ma l'effetto Trump comincia ad affievolirsi. Crolla invece il dollaro australiano dopo il -0,5% del Pil ne terzo trimestre. Preoccupa infine la situazione delle riserve valutarie cinesi, crollate di 70 miliardi di dollari a novembre per gli sforzi di sostenere lo yuan.

Torna intanto a crescere la produzione industriale tedesca a ottobre: secondo quanto comunicato dall'ufficio federale di statistica destatis, il dato congiunturale provvisorio, aggiustato tenendo conto degli effetti stagionali e dei giorni lavorati, è di +0,3 per cento. Un aumento meno marcato rispetto alle attese ma un dato decisamente migliore rispetto al -1,6% di settembre (corretto rispetto alla prima stima di -1,8%). Mentre l'Istat fa il punto sul mercato del lavoro italiano, in Gran Bretagna la produzione industriale segna una inattesa flessione dell'1,3% a ottobre. Il petrolio quotato al Nymex, che si attestava in ribasso prima del dato sulle scorte settimanali americane di energia, si conferma in rosso, anche se il dipartimento all'energia americano ha segnalato un calo superiore alle previsioni degli stock. Il Wti resta comunque sopra la soglia dei 50 dollari al barile. Le scorte sono calate di 2,389 milioni di unità nella settimana chiusa il 2 dicembre, mentre gli analisti attendevano un ribasso di 900.000 barili. Quando i mercati Ue si avviano a chiusura, i future perdono l'1,58%, a 50,13 dollari al barile. Continua anche il calo del prezzo dell'oro sui mercati. Il metallo con consegna immediata cede lo 0,2% a 1167 dollari

In mattianta, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo: Nikkei su dello 0,74% a 18.513,12 punti, non lontano dal top dell'anno. La conglomerata SoftBank è finita sotto i riflettori (+6,19%), dopo l'annuncio dei massicci investimenti negli Usa.



(La Repubblica)