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La Consob approva il salva-banche: "Può risolvere le crisi una volta per tutte"

Il presidente Giuseppe Vegas in audizione al Parlamento: dalle banche italiane 40 miliardi di aumenti di capitale tra il 2014 e il 2017. Su Mps "indagini per ipotesi di abuso di mercato". Rimborsi, ai subordinatisti "ripagare il prezzo d'acquisto e non il nominale"

19 gennaio 2017

Il decreto banche è "condivisibile" e può risolvere la crisi del settore una volta per tutte. Lo ha detto il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel corso di un'audizione alle commissioni congiunte Finanze di Camera e Senato.

Di fronte alle emergenze bancarie scaturite con la crisi economica, ha sottolineato Vegas, mentre in Europa "la maggior parte dei governi ha ritenuto di prendere di petto il problema", l'Italia "anche a causa dei vincoli di finanza pubblica, ha scelto invece di contenere al minimo l'intervento dello stato, puntando sulla capacità del sistema di trovare al suo interno la forza e le risorse finanziarie per superare la crisi". Non è un caso se nel periodo 2014-2016 le banche italiane sottoposte a vigilanza europea hanno sottoscritto aumenti di capitale per quasi 18 miliardi di euro, a cui si sommano altri 22 miliardi previsti per il 2017, per un totale di 40 miliardi di euro.

"Questo approccio - secondo Vegas - ha contribuito a far sì che le debolezze del sistema bancario domestico, in partenza forse meno gravi di quelle riscontrate in altri paesi, si protraessero nel tempo, finendo per imporsi all'attenzione dei mercati come un focolaio di crisi sempre acceso". "Il decreto legge intende appunto intervenire su questo focolaio - ha concluso - con l'obiettivo di estinguerlo una volta per tutte. In questo senso l'impianto generale del provvedimento è condivisibile e dovrebbe portare sollievo a tutto il sistema".

La sua audizione è arrivata nel giorno in cui il Monte dei Paschi è atteso alla prima emissione di titoli per sostenere la liquidità con garanzia dello Stato. Proprio su Mps, Vegas ha parlato di attività di monitoraggio sulle negoziazioni del titolo Mps in Borsa "molto intensa. Sono in corso indagini volte ad accertare eventuali ipotesi di abuso di mercato" e la riammissione agli scambi "non è immediata". Quanto ai rimborsi, visto che gli obbligazionisti subordinati possono ottenere obbligazioni ordinarie per un controvalore pari al valore nominale, ad eccezione di alcune emissioni, per le quali è previsto un rimborso al 75% (e, in un solo caso, al 18 per cento), secondo Vegas "per evitare di premiare investitori che hanno operato con ottiche meramente speculative e per contenere, allo stesso tempo, gli oneri per le finanza pubbliche si potrebbe prevedere l'attribuzione di obbligazioni ordinarie per un controvalore non superiore all'effettivo prezzo di acquisto delle obbligazioni subordinate".

La Commissione europea ha intanto dato il via libera ai piani italiani di sostegno all'accesso di liquidità per due istituti bancari, il Banco Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che "sono in linea con le regole Ue sugli aiuti di Stato".



(La Repubblica)