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Pensioni, proposta bipartisan: nella Costituzione norma salva-giovani

Poche parole aggiunte all'articolo 38 della Costituzione per garantire la pensione alle giovani generazioni, aprendo la possibilità non solo al Contributo di solidarietà per gli assegni più ricchi, ma anche ad un ricalcolo delle pensioni definite con metodo retributivo. È quanto prevedono due proposte di riforma costituzionale bipartisan, a prima firma di Andrea Mazziotti, presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, e di Ernesto Preziosi (Pd) che inizia oggi il suo iter in Commissione.

 

La proposta di legge di Mazziotti è stata sottoscritta da 35 parlamentari di vari partiti, dal Pd a Fdi, passando per Ci, Fi, Ap. la proposta di Preziosi è stata invece firmata da altri 13 deputati del Pd. I due testi coincidono anche lessicalmente, tranne alcune differenze di drafting.

 

La proposta di Mazziotti, la prima ad essere depositata, modifica il quarto comma dell'articolo 38 della Carta.

L'articolo stabilisce il «diritto» dei lavoratori alla pensione (oltre all'assistenza sociale per le malattie, gli infortuni e la disoccupazione). Il quarto comma recita che a tali compiti «provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato», la pdl Mazziotti aggiunge 11 parole: «secondo princìpi di equità, ragionevolezza e non discriminazione tra le generazioni».

 

La pdl Preziosi aggiunge invece un ulteriore breve comma, in cui le parole sono simili anche se non uguali: «Il sistema previdenziale è improntato ad assicurare l'adeguatezza dei trattamenti, la solidarietà e l'equità tra le generazioni nonché la sostenibilità finanziaria». Le proposte si inseriscono sia nel dibattito pubblico che

nella nuova giurisprudenza della Corte. Per quanto riguarda il primo aspetto, il presidente dell'Inps Tito Boeri, ha evidenziato la sperequazione tra gli assegni degli attuali pensionati calcolati con metodo retributivo, e gli assegni dei giovani che oggi lavorano. Di qui le proposte di ricalcolo, almeno parziale, delle pensioni definite con metodo retributivo. Anche la Corte Costituzionale se in passato aveva bocciato il contributo di solidarietà alle pensioni d'oro introdotto nel 2011, con la sentenza 173 del 2016 l'ha ammessa. Così come con la sentenza 88 del 2014 la Corte ha riconosciuto il nuovo principio della sostenibilità del debito pubblico quale responsabilità nei confronti delle generazioni future.

 

2017-05-24 16:30:09

(Il Messaggero)