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Trump fa sfumare l'American Dream: 4 italiani su 10 non vogliono più trasferirsi negli Stati Uniti

L'indagine condotta dal Monitor Allianz Global Assistance: la nuova presidenza è considerata un fattore negativo dal 71% degli intervistati. Uno su quattro nuo vuole più nemmeno andarci in vacanza

 

24 giugno 2017

 

MILANO - L'American Dream non è più nemmeno un sogno. Con l'elezione di Donald Trump il mito americano rischia di diventare un ricordo. È quanto emerge da una ricerca condotta dal Monitor Allianz Global Assistance, in collaborazione con l'istituto di ricerca Nextplora, che evidenzia come il 39% degli intervistati non ambisca più a trasferirsi negli Stati Uniti per motivi di studio o di lavoro a seguito della elezione del tycoon e delle prime scelte legate al suo mandato. Primo fra tutti il travel ban nei confronti di alcuni Paesi a maggioranza musulmana.

 

In particolare, coloro che hanno fornito questa risposta non considerano gli attuali Stati Uniti come un Paese aperto né una meta ambita per studiare, lavorare e avere un futuro. Il sondaggio mostra inoltre come ad essere influenzati negativamente dall'avvento della nuova presidenza sono soprattutto i giovani fra i 25 e i 34 anni (il 45% di loro), ovvero la fascia di età più interessata alla prospettiva di un prossimo futuro americano. Mentre Trump influsce negativamente sull'immagine degli Usa per il 73% delle donne contro il 69% degli uomini.

 

Nel complesso però il dato è impietoso per il candidato repubblicano: il 71% degli intervistati che considera la presidenza di Trump un fattore negativo per l’immagine del Paese. Un'immagine negativa che potrebbe riflettersi anche sulle scelte delle mete turistiche degli italiani: per poco più di uno su quattro (il 26%) la presidenza influsce negativamente sulla scelta degli Stati Uniti come meta.

 

Il cambiamento della percezione degli Stati Uniti come possibile meta non si riferisce unicamente ad una prospettiva di medio o lungo periodo, ma anche alle prossime vacanze: la presidenza Trump, infatti, influisce nella scelta degli Stati Uniti come destinazione turistica preferita per il 26% degli intervistati.

 

Il trend italiano è in linea con quanto recentemente evidenziato a livello globale da Expedia che nel corso dei primi tre mesi dell’anno ha osservato un calo delle prenotazioni verso gli Stati Uniti, un aspetto confermato anche dal World Travel and Tourism Council che prevede per il 2017 un calo dello 0,5% del settore turismo negli USA rispetto al 2016.

 

(La Repubblica)