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I dati sulla crescita spingono le Borse. Continua la corsa di Fca

Listini europei ancora positivi, la settimana di tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord sembra archiviata. Scende ancora il Vix, in netto calo negli ultimi giorni. Indici quasi invariati a Wall Street, Tokyo chiude in lieve ribasso. Piazza Affari la migliore grazia al dato sul Pil. Il petrolio prima sale e poi scende dopo i dati sulle scorte, oro poco mosso

di FLAVIO BINI

 

16 agosto 2017

 

MILANO - Seduta positiva per le Borse europee, forti degli ottimi dati diffusi da Eurostat sulla crescita dell'Eurozona (+0,6% congiunturale, +2,2% tendenziale). Milano chiude in rialzo dell'1,21%, Londra cresce dello 0,67%, Francoforte e Parigi dello 0,71%. A Piazza Affari esulta ancora Fca, sull'onda del possibile interesse di alcuni gruppi cinesi e dell'accordo annunciato oggi con Bmw, Intel e Mobileye per lo sviluppo di una piattaforma di guida autonoma. Corre anche Atlantia sulle indiscrezioni in arrivo dalla Spagna che danno meno chance a una contro-offerta per Abertis su cui la holding dei Benetton ha promosso un'opa. Chiusura in territorio positivo per Wall Street: il Dow Jones sale dello 0,12%, il Nasdaq avanza dello 0,19% e lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,14%. Soffre Amazon, dopo l'attacco di Donald Trump a Jeff Bezos.

 

Il listino milinese è confortato anche dai buoni dati diffusi oggi dall'Istat, che ha registrato nella sua stima preliminare una crescita dello 0,4% nel secondo trimestre, confermando le indicazioni arrivate anche da altri istituti su un rafforzamento della ripresa.

 

E mentre ieri Wall Street ha archiviato una seduta poco mossa, Tokyo non ha beneficiato del rafforzamento del dollaro sullo yen, favorevole al comparto export, e degli ultimi dati positivi arrivati lunedì sul fronte delle vendite al dettaglio negli Usa e ha archiviato le contrattazioni in calo dello 0,12%. Dati non positivi sono invece arrivati oggi, conil calo dei nuovi cantieri negli Stati Uniti a luglio. In totale, informa il ministero del Commercio, ne sono stati stabiliti 1,223 milioni, a un tasso annuo in calo del 4,1%.

 

Sul fronte valutario l'euro flette leggermente e perde lo 0,18% a 1,1714 sul dollaro. Giornata poco mossa per lo spread, a quota 160 punti, con il rendimento del decennale al 2,04%.

 

I prezzi del petrolio erano partiti in rialzo per indietreggiare dopo i dati sulle scorte Usa, scese più di quanto stimavano gli analisti:

meno 8,9 milioni di barili a 466,5 milioni, a fronte di una flessione di 3 milioni attesa dagli esperti. Il Wti passa di mano a 47,27 dollari al barile e il Brent a 50,66 dollari al barile, entrambi con cali frazionali. In lieve rialzo l'oro, a quota 1273 dollari l'oncia.

 

(La Repubblica)