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Borse caute alla vigilia della Fed. Tokyo ai massimi da due anni

Listini poco mossi in Europa. Gli investitori guardano soprattutto all'appuntamento di domani, quando il comitato di politica monetaria della Federal Reserve potrebbe dare il via al piano di riduzione del proprio bilancio. L'euro torna a rafforzarsi e si avvicina a quota 1,2

di FLAVIO BINI

 

19 settembre 2017

 

MILANO - Seduta poco movimentata per le Borse europee. Milano parte in calo ma inverte la rotta e chiude guadagnando lo 0,27%, Londra sale dello 0,3%, Francoforte dello 0,02% e Parigi avanza lo 0,16%. Gli occhi del mercato sono puntati sull'appuntamento di domani, con la riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve. Sul tavolo non c'è un nuovo rialzo dei tassi ma l'avvio del piano di dimagrimento del proprio bilancio. Chiusa ieri per festività, Tokyo ha messo a segno oggi un rialzo dello 1,96%, toccando i massimi da due anni a questa parte. Il traino è arrivato ancora un volta del deprezzamento dello yen e dall'ultima seduta di Wall Street. La Borsa Usa oggi ha apero in modesto rialzo. Alla chiusura delle contrattazione in Europa il Dow Jones sale dello 0,16%, il Nasdaq cede lo 0,08% mentre lo S&P 500 avanza dello 0,3%.

 

A Piazza Affari perde terreno Telecom, dopo il balzo di oltre quattro punti percentuali registrato ieri. Bene anche Piaggio, in scia all'annuncio di una partnership con i cinesi di Foton. Miglior performance per Brembo, che sale del 2,16%.

 

L'euro torna a rafforzarsi sul dollaro. La moneta europea sale verso quota 1,2, in netto rialzo rispetto alle quotazioni di ieri. Spread stabile a 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,14%.

 

In Germania risale la fiducia delle imprese. A settembre infatti l'indice Zew che misure le aspettative di 350 esperti del settore imprenditoriale, rimbalza a 17 punti dai 10 di agosto, ritornando sui livelli di luglio (17,5). Un risultato migliore delle attese, che indicavano sì un rialzo ma più contenuto, nell'ordine dei 12,5 punti. In Italia a luglio 2017, rispetto al mese precedente, l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni dell'Istat registra un debole aumento (+0,1%), dopo la flessione congiunturale rilevata a giugno (-1,6%). Su base annua, a luglio 2017 c'è invece una diminuzione dello 0,4% sia per l'indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario che per quello grezzo (i giorni lavorativi sono stati 21 come a luglio 2016).

 

Prezzo del petrolio in calo. Il Wti flette a 49,72 dollari al barile con gli investitori che misurano ancora gli effetti dell'uragano Harvey sulla produzione Usa mentre il Brent arretra di 23 centesimi a 55,25 dollari. In lieve rialzo l'oro. Il metallo con consegna immediata avanza dello 0,14% a 1309 dollari l'oncia.

 

(La Repubblica)