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Una manovra per giovani, statali poveri e industria 4.0. Per tre quarti serve a scongiurare l'Iva

Vale 20 miliardi, di cui 15,7 solo per non far scattare l'aumento dell'Iva. C'è dentro il rinnovo del contratto degli statali e il dimezzamento dei contributi per chi assume giovani fino a 34 anni. Rottamazione bis vale 1 miliardo nel 2018. Arrivano le norme anti scorrerie

16 Ottobre 2017

ROMA - Prende forma a Palazzo Chigi la legge di Bilancio. Vale 20 miliardi tondi, ma la parte più consistente riguarda la sterilizzazione sull'aumento dell'Iva (15,7 milardi). Nel decreto fiscale collegato alla Manovra sono previsti costi per 840 milioni nel 2018 e 340 milioni nel 2019, il resto è appunto affidato al testo principale. Solo 4 miliardi invece saranno dedicati a misure per la crescita. Le priorità sono l'occupazione giovanile, gli incentivi alle aziende 4.0 e la lotta alla povertà. Nella Finanziaria prevista anche la proroga di un anno per la cassa integrazione straordinaria con dotazione pari a 100 milioni di euro.

Manovra, Padoan: ''Colpire la disoccupazione giovanile, sgravi fino a 34 anni"

Assunzioni giovani. È prevista una decontribuzione fino al 50% per tre anni e nel 2018 la soglia delle assunzioni incentivate sarà valida fino al compimento dei 35 anni di età, ma questo allargamento della platea anagrafica sarà valido solo per il 2018. Un capitolo che vale 300 milioni per il prossimo anno, 800 nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020. Il governo punta così a 300mila nuove assunzioni. Diventerà stabile il dimezzamento contributivo dal 33 al 16,5%, anche per il prossimo anno e al 100% per le assunzioni al Sud.

I conti. Nessuna sorpresa invece sui saldi generali dell'intervento. La manovra parte da una base di 20 miliardi. Le coperture ammontano a 8,6 miliardi, di cui 3,5 miliardi sono tagli di spesa e 5,1 miliardi da entrate aggiuntive.

Volountary e tagli. Gli incassi complessivi della rottamazione delle cartelle e delle liti si attesteranno nel 2017 a 6.263 milioni di euro. E' quanto si legge nella relazione tecnica al decreto fiscale in cui si ricorda che la stima contenuta nel decreto fiscale dello scorso anno sulla misura indicava in 5.073 milioni il gettito, relativo ai ruoli di pertinenza erariale, Inps e Inail. Queste sole tre voci, si precisa nel documento valgono 700 milioni di extragettito. Dalla rottamazione delle liti si ricava invece un maggior gettito di circa 400 milioni. Dalla rottamazione bis si stimano incassi per circa 1 miliardo nel 2018, sia dalla riammissione di chi era stato escluso sia attraverso l'estensione ai primi nove mesi del 2017. Nel testo bollinato si prevedono anche tagli per un miliardo e 92 milioni alle spese dei ministeri.

Statali. Tornando alle misure della Finanziaria, conferma per i 600 milioni che saranno destinati a finanziare il reddito di inclusione (+ 300 milioni nel 2018) e le misure per la lotta alla povertà mentre per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego che servono a garantire 85 euro di aumento ai 3,2 milioni di statali, compresi i docenti di scuola, la dote è di 2,6 miliardi. Previsto anche un aumento degli stipendi dei presidi, che verranno gradualmente equiparati ai dirigenti pubblici. Il ministro Padoan ha annunciato subito dopo il Cdm l'assunzione di 1.500 ricercatori nelle Università. E ha garantito lo sblocco degli scatti di anzianità dei docenti universitari. Previste risorse aggiuntive per bandire nuovi posti da ricercatori universitari.

Frequenze. Nella manovra c'è anche la cosiddetta asta delle frequenze per il 5G, con base d'asta di 2,5 miliardi.

Figli a carico. Tra gli impegni chiesti dalla maggioranza anche il potenziamento degli assegni per i figli a carico che vivono in famiglia ma che lavorano. L'ipotesi è di alzare la soglia di reddito entro la quale si ha diritto alle detrazioni da 2.840 euro a 4mila euro l'anno. In campo fiscale, estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica ai privati, prevista attualmente nei rapporti con la Pa, partendo prima dalle categorie più a rischio di frodi.

Superticket esclusi. Di nuovo Padoan ha chiarito che non ci sono interventi di alleggerimento del super ticket da 10 euro sulla diagnostica e specialistica, come era chiesto da Mdp.

Fondo per la povertà. Previsto l'incremento del fondo per la povertà con l'allargamento della platea dei cittadini over 55.

Imprese ed ecobonus. I superammortamenti per i macchinari dovrebbero essere confermati anche se leggermente più bassi, si parla del 130%. Non verrebbe toccato invece l'iperammortamento al 250%. In arrivo anche il nuovo credito d'imposta al 50% per le spese in formazione digitale 4.0. Conferma per l'Ecobonus sui lavori edili anche se all'interno del governo c'è chi vorrebbe stabilizzarlo o renderlo almeno quinquennale per i condomini. Sicuramente sarà confermato anche nel 2018, con uno sconto fiscale un po' più basso (al 50% anziché al 65%) per finestre e caldaie a condensazione, ma allargato anche agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito. Il sismabonus si allarga alle case popolari, ed entra il l'ecobonus con una detrazione del 36% per la cura di aree verdi e balconi. Sempre per l'agricoltura, nascono i "distretti del cibo".

Ape sociale donna e a tempo determinato. Nel 2018 le donne con i requisiti per l'anticipo pensionistico potranno ottenere un'ulteriore riduzione di 6 mesi per ogni figlio fino a un massimo di due anni. Inoltre si amplia la platea per l'Ape a tempo determinato: l'indennità verrà estesa anche in caso di scadenza di un rapporto di contratto a termine, a patto che il richiedente abbia avuto periodi di lavoro da dipendente per almeno 18 mesi nei 3 anni precedenti la cessazione del rapporto.

Blocco tasse locali. Prorogato per il 2018 lo stop all'aumento delle aliquote e delle addizionali regionali e comunali.

Bonus cultura. Confermata la norma introdotta nel 2016 anche per l'anno prossimo: i giovani che compiranno 18 anni avranno a disposizione 500 euro da spendere per la cultura.

Sport. Previsto un pacchetto di misure per lo sport, tra cui l'istituzione di un fondo per tutelare la maternità delle atlete.

Golden power. La sanzione per la mancata notifica di un'operazione sottoposta al Golden Power potrà ora arrivare fino al doppio del valore dell'operazione e comunque non dovrà essere inferiore all'1% del fatturato realizzato dalle imprese coinvolte.

Rete ferroviaria. È autorizzata la spesa di 420 milioni di euro per l'anno 2017 per il finanziamento del contratto di programma - parte investimenti tra il ministero delle infrastrutture e la società Rete Ferroviaria Italiana (Rfi).

Norma anti-scorrerie. Sono tre le soglie anti-scorreria previste dal decreto fiscale per l'acquisto di azioni di società quotate da parte di soggetti extra-Ue. Superato il 10, 20 e 25 per cento, l'acquirente dovrà dichiarare i modi di finanziamento, se agisce solo o in concerto, se intende fermarsi o proseguire fino al controllo, le sue intenzioni sui patti parasociali, se intende proporre integrazione o revoca degli organi amministrativi o di controllo.

(La Repubblica)