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Manovra, stop al prelievo sulle polizze vita. Spunta la tassa per i concorsi per insegnanti

Un balzello di 10 euro per i diritti di segreteria. Allo studio un bando per 700 co.co.co. della scuola, ma i sindacati preparano la mobilitazione

19 Ottobre 2017

MILANO - Qualche passo indietro e qualche novità nelle bozze della manovra per il 2018 sulle quali i tecnici del Tesoro stanno ancora apportando limature. A differenza di quanto emerso ieri, sembra che esca il bollo del 2 per mille sulle comunicazioni relative alle polizze vita rivalutabili a capitale garantito, secondo quanto riferiscono alcune fonti all'Ansa. Spunta invece un balzello da 10 euro, sotto forma di diritti di segreteria, per tutti i concorsi previsti dalla legge della Buona Scuola. Si attende la verifica della Ragioneria, ma la tassa era già stata applicata sul primo concorso bandito ad aprile per docenti: con la Legge di Bilancio si ipotizza l'estensione.

Tra le misure al vaglio, anche un bando di selezione rivolto a circa 700 co.co.co. degli istituti scolastici, in servizio ininterrotto dal 2001 a oggi e impegnati in compiti di carattere amministrativo o tecnico nelle scuole. Si stanziano poi 78 milioni in quattro anni per realizzare la statalizzazione delle accademie di belle arti e degli istituti musicali pareggiati. Provvedimenti che comunque fanno dire ai sindacati della scuola che ci sono "stanziamenti insufficienti per la scuola": parte la mobilitazione.

Sul fronte del lavoro, la bozza di relazione tecnica dettaglia che sarà di quasi un milione (980mila) la platea di giovani assunti dal 2018 al 2020 grazie alle misure contro la disoccupazione giovanile.

Alla Rai non si applicherà in futuro il regime di contenimento delle spese prevista dalla spending review per le amministrazioni e le aziende pubbliche, ma rimane invece il "tetto" ai compensi. Via anche il meccanismo dello Split Payment, che prevede una trattenuta Iva sui pagamenti dei fornitori. Le norme - spiega la relazione tecnica - penalizzano la società, incidono sulla "concorrenzialità' della Rai e sono anche "sostanzialmente controproducenti".

Arriva lo "sport bonus" per chi investe nelle ristrutturazioni di impianti sportivi pubblici: alle erogazioni liberali in denaro superiori ai 20mila euro effettuate nel 2018 si applica un credito di imposta pari al 50% dell'importo erogato, ma il bonus non può comunque superare i 20mila euro. A disposizione 10 milioni di euro.

La stessa cifra viene messa sul tavolo per gli indennizzi alle vittime di reati violenti.

(La Repubblica)