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Allarme Inail, aumentano gli infortuni e i morti sul lavoro

Pubblicati i dati dei primi nove mesi di quest'anno. Gli incidenti aumentano nel tragitto casa lavoro, mentre diminuiscono quelli in sede. In calo le denunce di malattie professionali

20 Ottobre 2017

ROMA - Aumentano gli infortuni sul lavoro: in nove mesi ci sono stati 769 morti, con un aumento del 2,1%, comunica l'Inail, precisando che sono state presentate circa 472.000 denunce, 594 casi rispetto allo stesso periodo del 2016. Ad aumentare sono tuttavia esclusivamente gli infortuni avvenuti nel tragitto casa-lavoro e viceversa (+3,7%), mentre diminuiscono quelli avvenuti in occasione di lavoro (-0,5%).

All'aumento delle denunce presentate all'Inail nei primi nove mesi del 2017 ha contribuito soltanto la gestione Industria e servizi con un +0,8% (nel periodo gennaio-agosto l'incremento era del 2%), mentre le gestioni Agricoltura e Conto Stato hanno fatto segnare un calo pari, rispettivamente, al 5,9% e all'1,3%. In particolare, per la gestione Industria e servizi si assiste nel periodo preso in esame a un incremento degli infortuni in occasione di lavoro dello 0,3% e del 3,8% per quelli in itinere. Le denunce di infortunio sono aumentate al Nord (oltre tremila casi in più), mentre sono diminuite al Sud (-969), al Centro (-781) e nelle Isole (-683). Gli aumenti più sensibili, sempre in valore assoluto, si sono registrati in Lombardia (+1.794 denunce) ed Emilia Romagna (+1.238), mentre le riduzioni maggiori sono quelle rilevate in Sicilia (-903) e Puglia (-836). Nei primi tre trimestri 2017 l'aumento infortunistico è stato pari allo 0,1% tra i lavoratori (330 casi in più) e allo 0,2% tra le lavoratrici (+264).

Le vittime sono soprattutto i lavoratori più anziani: l'analisi per classi di età evidenzia infatti un sensibile aumento delle denunce per i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 59 anni e di quelli tra i 60 e i 69 anni, con circa duemila casi in più per entrambe. Risultano inoltre in diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (-1.600 casi) e in aumento quelle degli stranieri (+2.200).

I morti sul lavoro sono 16 in più rispetto ai 753 dell'analogo periodo del 2016 (+2,1%), ma 87 in meno rispetto agli 856 decessi denunciati tra gennaio e settembre del 2015 (-10,2%).

Nel solo mese di settembre sono state rilevate 45.504 denunce, 3.767 in meno rispetto a settembre 2016 (-7,6%) e 1.900 in meno rispetto a settembre 2015 (-4,0%). Quest'anno il mese ha avuto però un giorno lavorativo in meno (fine settimana e festività escluse) rispetto a settembre 2016 (21 contro i 22). Questo calo incide anche sul numero dei giorni lavorativi dell'intero periodo gennaio-settembre, che nel 2017 sono stati 189 contro i 190 del 2016.

Diminuiscono le denunce di malattia professionale pervenute all'Inail nei primi nove mesi del 2017: sono state 43.312, oltre 1.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2016 (-3,4%).

Dopo anni di continua crescita, il 2017 sembra dunque contraddistinguersi per il trend in diminuzione, comunque contenuto, delle tecnopatie denunciate, già rilevato anche nei mesi precedenti. Il calo maggiore si registra in Agricoltura (-1.040 casi, da 9.437 a 8.397), seguita dall'Industria e servizi (-493 casi, da 34.880 a 34.387) e dal Conto Stato (-14 casi, da 542 a 528). In ottica di genere, si rilevano circa mille casi in meno per i lavoratori (da 32.421 a 31.412) e oltre 500 in meno per le lavoratrici (da 12.438 a 11.900). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, con quelle del sistema nervoso e dell'orecchio, continuano a rappresentare quasi l'80% del totale dei casi denunciati.

(La Repubblica)