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Le Borse europee tirano il fiato dopo le tensioni catalane

Listini in lieve rialzo nel Vecchio Continente, Piazza Affari sale dello 0,97% spinta dalle banche. Sulla parità Londra e Francoforte. Il dollaro riprende forza. Attesi l'aggiornamento del rating di Fitch sull'Italia e di Moody's sulla Germania. Petrolio in crescita

di FLAVIO BINI

MILANO - Si allenta temporaneamente la tensione sui mercati europei e gli investitori mettono per il momento da parte le tensioni legate alla crisi in Catalogna dopo che Madrid ha annunciato che sabato avvierà la sospensione dell'autonomia catalana. Milano sale dello 0,97%, spinta soprattutto dal comparto bancario. Londra chiude invariata, Francoforte sale dello 0,01% e Parigi dello 0,08%. Fa meglio Madrid, cheavanza dello 0,25%. Alla chiusura delle contrattazioni in Europa viaggia in cauto rialzo anche la Borsa di Wall Street: il Dow Jones sale dello 0,47%, lo S&P500 dello 0,31% e il Nasdaq dello 0,41%. Negli Stati Uniti è tornato un po' di ottimismo circa la realizzabilità di una riforma fiscale da parte della presidenza Trump, mentre è ormai partita la corsa alla successione di Janet Yellen alla Fed e si vedono alcune schiarite - nell'ottica dei mercati - con la possibilità di una scelta interna alla Banca centrale.

Tokyo stamattina ha chiuso in leggero rialzo dello 0,04% approfittando dell'indebolimento dello yen spinto sul dollaro. Al cambio con il biglietto verde l'euro vale 1,1767. Continua la flessione dello spread. Il differenziale Btp/Bund si attesta a 161 punti con il rendimento del decennale italiano al 2,02%.

In una giornata povera di spunti in arrivo dall'agenda macroeconomica si guarda tuttavia alle agenzie di rating. Fitch potrebbe aggiornare oggi quello dell'Italia mentre Moody's si esprimerà sulla Germania.

Il consueto Bollettino di Bankitalia ha intanto tracciato un Pil tricolore in accelerazione nel terzo trimestre. Negli Stati Uniti le vendite di case esistenti hanno segnato a settembre un aumento dello 0,7% rispetto ad agosto, quando erano scese dell'1,7%. L'aumento era inaspettato: gli analisti avevano previsto un nuovo calo dell'1 per cento.

Petrolio in rialzo dopo il calo della vigilia con il Wti che sale a 51,39 centesimi (+0,19%) e il Brent a 57,46 (+0,4%). Di segno opposto rispetto al dollaro, l'oro è in ribasso: il lingotto con consegna immediata cede lo 0,89% e passa di mano a 1.278 dollari l'oncia.

(La Repubblica)