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Affitti, cresce il divario tra Milano e Roma. Firenze è la città più equa

Risalgono i canoni. Nel capoluogo lombardo servono in media 938 euro, nella Capitale 789. Nella città toscana un monolocale in una zona di pregio costa solo il 14% in più di uno in periferia

24 Novembre 2017

 

La culla del Rinascimento, Firenze, è la città con minori sbalzi di prezzo per le case in affitto, a seconda che si cerchino in periferia o in una zona centrale e di pregio. Un monolocale in centro costa solo il 14% in più di uno in periferia (570 euro contro 500 euro), un bilocale il 21,8% in più (670 a 550 euro), un trilocale il 18,5% (770 contro 650 euro), un quadrilocale il 25% (1000 a 800). Anche Ancona e Bari sono tutto sommato livellate, ma non come il capoluogo toscano.

 

E' questo uno dei rilievi che emergono dal rapporto elaborato da Solo Affitti con Nomisma, che rileva come i canoni di locazione siano tornati a crescere nel 2017 con un +2,6% che smuove lo stallo dell'anno scorso. Si sale al +4,1% se si prendono in considerazione le case arredate. Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti, commenta nella presentazione dello studio che i canoni sono in crescita "soprattutto per monolocali, trilocali e quadrilocali (+2,8% ciascuno), anche se non in egual misura in tutte le città. Sotto il profilo fiscale, ormai oltre il 90% dei proprietari opta per la cedolare secca, prevalentemente associata (nel 64,5% dei casi) ai contratti a canone concordato".

 

Si allarga la forbice del mercato immobiliare tra Milano e Roma. "In linea anche con la ripresa economica, a Milano i canoni di locazione sono cresciuti dello 0,8%, ma l'incremento arriva anche al +8% per le abitazioni arredate. Il capoluogo meneghino nel 2014 era stato il primo ad anticipare il trend al rialzo dei canoni (+6,7% sul 2013), proseguito anche nel 2015 (+2,4%) e 2016 (+1,7%)", spiega il rapporto. "Di segno opposto risulta l'andamento dei valori dei canoni nella Capitale; il segno meno è più marcato per gli immobili arredati (-5,5%). Segno che molti romani, non riuscendo più a sostenere canoni elevati, sono costretti a ripiegare o su case maggiormente periferiche o su metrature più piccole". Non a caso, il rapporto evidenzia un allargamento della forbice dei canoni medi tra Roma (789 euro) e Milano (938 euro), che quest'anno arriva a 149 euro (era 108 euro nel 2016).

 

Affitti, cresce il divario tra Milano e Roma. Firenze è la città più equa

 

 

 

Se si guarda dunque ai valori assoluti, negli ultimi 9 anni il costo mensile delle abitazioni ha raggiunto il suo minimo nel 2014 (507 euro) e i livelli attuali (528 euro) sono ben lontani dai valori del 2009 (587 euro). Per una casa ammobiliata si pagano mediamente 586 euro al mese, il costo sale di 11 euro in presenza di un garage. Tra i capoluoghi con i canoni più elevati (case non arredate) ci sono anche Firenze (652 euro), Venezia (631 euro), Trento (591 euro), Bologna (589 euro) e Napoli (572 euro). I prezzi più bassi sono a Catanzaro (327 euro), seguita da Perugia (356 euro), Potenza (367 euro), Campobasso (391 euro) e Palermo (393 euro).

 

Affitti, cresce il divario tra Milano e Roma. Firenze è la città più equa

 

 

 

Il trend del mercato si conferma quello degli "affitti brevi", che triplicano la loro quota sul totale dei contratti pur restando ancora una nicchia (dallo 0,8% al 2,1%): per turismo, trasferte occasionali o per assistere famigliari ricoverati in ospedali di città diverse da quelle di residenza, sono la formua preferita. "Quello degli affitti brevi - spiega Spronelli - è un trend destinato a crescere non solo perché viene promosso sempre più spesso dagli agenti immobiliari ma anche perché i proprietari, alla luce delle norme introdotte quest'estate, preferiscono affidarsi a dei professionisti per la gestione delle pratiche burocratiche e fiscali".

 

(La Repubblica)