News

ABI, a gennaio prestiti in aumento.Tassi al minimo storico

(Teleborsa) - Aumentano i prestiti famiglie e imprese, mentre il tasso sul totale dei prestiti tocca il minimo storico e calano le sofferenze. E' quanto sottolinea l'ABI nel consueto rapporto mensile

A gennaio 2018 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia ammonta a 1.770 miliardi di euro è superiore, di oltre 53 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela pari a 1.717 miliardi di euro.

DINAMICA DEI PRESTITI BANCARI

Dai dati al 31 gennaio 2018, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita dell'1,8% su base annua, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (il tasso di crescita annuo risulta su valori positivi da 2 anni). Questo emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d'Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a fine 2017, si conferma la crescita del mercato dei mutui. L'ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +3,2% rispetto a fine 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).

TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI

A gennaio 2018, i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si collocano su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,69%, minimo storico (2,69% anche il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).

Al minimo storico anche per il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese che risulta pari a 1,45%, era 1,50% il mese precedente (5,48% a fine 2007).

Prossimo al minimo storico invece il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni risultato pari a 1,92% (1,90% a dicembre 2017, minimo storico, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.

QUALITÀ DEL CREDITO

Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a fine 2017 si sono attestate a 64,4 miliardi di euro; un valore in diminuzione rispetto ai 65,9 miliardi del mese precedente e in forte calo rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In un solo anno si sono quindi ridotte del 25,8%. In particolare, la riduzione è di quasi 24,5 miliardi rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto a 3,71% a dicembre 2017 (era 4,89% a fine 2016).

DINAMICA DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA

In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a gennaio 2018, di circa 70 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +5,1% su base annuale) mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per oltre 52 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -15,9%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a gennaio 2018 un'accelerazione su base annua pari a +1%, -0,01% il mese precedente. Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è cresciuta da 1.549 a 1.717 miliardi di euro, segnando un aumento – in valore assoluto - di quasi 168 miliardi.

TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA

A gennaio 2018 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è pari in Italia a 0,75% (0,76% il mese precedente) ad effetto:

- del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), pari a 0,38% (0,38% anche a dicembre 2017);

- del tasso sui PCT, che si colloca allo 0,80% (0,71% a dicembre 2017);

- del rendimento delle obbligazioni, pari a 2,59% (2,60% a dicembre 2017; cfr. Tabella 1).

MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA

Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a gennaio 2018 risulta pari a 194 punti base (193 il mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (329 punti base a fine 2007). In media nel 2017 tale differenziale è risultato pari a 1,85 punti percentuali (1,98 p.p. nel 2016).

2018-02-20 17:15:01

(Il Messaggero)