News

Borse contrastate, rendimenti record per i bond decennali Usa

Continuano le vendite sui titoli di Stato Usa, con effetti sui rendimenti, che toccano quota 3%. Tokyo chiude positiva approfittando della debolezza dello yen

di FLAVIO BINI

24 Aprile 2018

MILANO - Le Borse europee chiudono contrastate con lo spauracchio delle mosse Usa sui dazi sempre presente sui mercati. Milano termina guadagnando lo 0,22, Londra sale dello 0,36% e Parigi dello 0,1% mentre Francoforte cede lo 0,17% Wall Street è negativa mentre i rendimenti dei titoli di Stato decennali Usa toccano la soglia del 3%, per la prima volta da gennaio 2014. Alla conclusione degli scambi in Europa il Dow Jones arretra dello 0,11%, il Nasdaq dello 0,12% e lo S&P500 dello 0,06%

Tutti positivi invece i listini asiatici, con Tokyo che ha chiuso +0,86%, sostenuta dal calo dello yen sul dollaro. La moneta Usa ha toccato i massimi da tre mesi, con l'euro a 1,222 al cambio con la divisa americana, in scia al rialzo dei rendimenti dei Treasury, verso quorta 3%, soglia che non viene raggiunta dal 2014.

A Piazza Affari chiude in calo Tim (-2,37%) nel giorno dell'assemblea, la prima in cui va in onda lo scontro Vivendi-Elliott per il governo della società: si dovrà però apettare il 4 maggio per la partita decisiva, con al centro il rinnovo del cda. Sull'assise è per altro piovuta la notizia del fermo del finanziere bretone Vincent Bolloré, patron di Vivendi, per presunte tangenti in Africa. Da segnalare anche i conti del trimestre di Saipem, la peggioe del listino, che ha chiuso il periodo in rosso per 2 milioni. Giù Mediolanum dopo la notizia di un nuovo faro della Gdf sulla tematica fiscale che riguarda la controllata irlandese.

Sul fronte dello spread, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund si è stretto ulteriormente in area 113 punti base sui minimi da agosto 2016, con il rendimento del decennale italiano all'1,76%, dopo la timida apertura Pd a un dialogo con il Movimento 5 Stelle in vista di un possibile accordo di governo. Buona domanda e rendimenti in calo, intanto, per i Ctz e i Btp indicizzati all'inflazione dell'area euro assegnati in asta dal Tesoro: venduti in totale 3,75 miliardi di euro di titoli.

Sul fronte dei dati macroeconomici ad aprile l'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese in Germania, è calato ancora a 102,1 punti, dal 103,3 del mese precedente, mettendo a segno il terzo calo consecutivo. Dati negativi, sia per consumatori che per imprese, anche quelli rilevati in Italia dall'Istat. Sul fronte commerciale, a marzo aumento congiunturale più marcato per le esportazioni (+4,5%) rispetto alle importazioni (+2,1%).

Il surplus commerciale, si attesta a 3.832 milioni, in riduzione rispetto a ai 4.168 milioni di marzo 2017. Negli Usa si registra il +6,8% annuo dell'indice Case-Shiller sui prezzi delle case nelle 20 maggiori città a febbraio, risultato sopra le stime.

Proseguono i rialzi per il petrolio, con i contratti sul greggio Wti in crescita dello 0,12% a 68,72 dollari e quelli sul Brent a 74,88 (+0,23%). Oro in lieve rialzo 1328 dollari l'oncia.



(La Repubblica)