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Amazon, nuova sfida: ora le merce arriva nel bagagliaio dell'auto

Il colosso dell'e-commerce ha annunciato un nuovo servizio destinato ai clienti Prime residenti in sette località Usa: la merce ordinato sulla piattaforma potrà essere collocato dal postino all'interno della macchina del cliente posteggiata però in aree pubbliche. Un esperimento, al momento, già fatto da Volvo e Audi

di BARBARA ARDU'

25 Aprile 2018

ROMA - Giornata dedicata a Amazon ieri (e a tutte le sue contraddizioni). Mentre Jeff Bezos riceveva a Berlino l'Axel Springer Award 2018, premio annuale riconosciuto da una delle grandi case editoriali europee alle personalità "eccezionalmente innovative", a Berlino sfilavano, sotto la guida del sindacato tedesco Ver.Di, i lavoratori dell'impero creato da Bezos. Una protesta che va avanti da giorni in tutti gli stabilimenti di quella che un tempo era solo una libreria virtuale, diventata negli anni il colosso del commercio elettronico. I suoi operai da tempo rivendicano migliori condizioni di lavoro. Sempre ieri al di là dell'Oceano, veniva invece annunciata una nuova opzione: la consegna dei pacchi non più a casa o in ufficio, ma in auto. Gli americani, si sa, si spostano spesso e prediligono le grandi macchine. Perché non mettere direttamente nel bagagliaio ciò che è stato ordinato? Anche perché chi non abita nelle grandi città non ha il portiere e non sempre è in casa. Certo ci vuole una buona dose di fiducia in chi il pacco lo consegna, dopo aver aperto la macchina. Una modalità di consegna in realtà già sperimentata in Svezia dalla Volto e in Germania dall'Audi.

Per ora quello di Amazon sarà solo un esperimento, che toccherà 37 località negli Usa.

L'opzione verrà offerta gratuitamente ai soli membri del servizio Prime, quello che vanta oltre 100 milioni di iscritti paganti nel mondo. E non sarà a disposizione di tutti gli iscritti. Solo chi possiede una Volvo o un veicolo della General Motor, modelli Chevrolet, Buick, Cadillac e naturalmente Gm. La sceltà non è classista, ma risponde a un'esigenza tecnica. Sono infatti i modelli nuovi, che vanno dal 2015 in poi, dotati tutti di connessione Internet 4g. Un'idea che alla fine farà risparmiare l'azienda: l'eventualità di una mancata consegna viene infatti eliminata.

L'iniziativa è parte del programma Amazon key, lanciato lo scorso anno e attraverso il quale Amazon porta i pacchi direttamente all'interno delle case degli americani che li hanno ordinati sulla piattaforma. Quel sistema, fatto di un "lucchetto smart" e di una videocamera, attualmente costa però 220 dollari. Un prezzo elevato, che non tutti sono disposti a pagare. Chi vuole vedersi recapitare la merce ordinata su Amazon ben allineata all'interno del baule della propria auto al contrario non avrà costi aggiuntivi. Dovrà scaricare la app Amazon key e collegare il proprio account sul sito Amazon a un servizio di auto connesse. Il corriere potrà così aprire le portiere della vettura attraverso una connessione wireless. Il veicolo deve però essere parcheggiato in "aree pubbliche".

Nel giorno della consegna al cliente verrà indicata una finestra di quattro ore durante la quale il pacco verrà recapitato e lo stesso cliente riceverà notifiche su quando l'auto è stata aperta e poi richiusa. E diversamente da quello che accade con le consegne dentro casa (dove una videocamera può registrare l'ingresso e l'uscita del personale addetto alle consegne), con la nuova modalità non c'è modo di monitorare la persona che consegna il pacco all'interno di una vettura. Naturalmente il programma si basa tutto sulla fiducia dei consumatori nei confronti di persone sconosciute. L'opzione delle consegne in auto è prevista per circa sette milioni di persone. Una scommessa per ora.

(La Repubblica)