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Confindustria: “Il governo corregga la manovra, la sfida è sulla crescita”

Il presidente Boccia: «Il Paese ha grandi possibilità, ma i tempi sono stretti»



Pubblicato il 20/10/2018

Ultima modifica il 20/10/2018 alle ore 19:18



«È evidente che sia la lettera della Commissione europea che il declassamento erano nelle cose. La sfida che il governo deve fare propria è sulla crescita, spiegare l’analisi di impatto di questa manovra, evidentemente correggerla, postando più risorse sulla crescita». Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dal convegno dei Giovani imprenditori, dopo il declassamento di Moody’s. Altrimenti, aggiunge, «la partita è persa».

Il Paese ha grandi potenzialità, ma i tempi sono stretti”

«Questo governo - prosegue Boccia - vuole definire una sfida: quella che attraverso la crescita si può sforare e anche di un punto il rapporto deficit/Pil e che attraverso la crescita si rende sostenibile la manovra e, aggiungiamo, ci si gioca anche la credibilità del governo». Questo, afferma ancora il presidente di Confindustria, «cambierebbe il paradigma di pensiero, cioè partirebbe dagli effetti sull’economia reale. Ma per farlo occorrerebbe spiegare bene qual è il fattore di crescita che è in questa manovra, ad oggi non è chiaro. Le risorse in valore assoluto non fanno sperare bene. Occorre cogliere, dare una sfida al governo e da parte nostra lo faremo oggi: quella di aprire un grande confronto sulla crescita. I tempi sono stretti, anche date le agenzie» di rating, «il Paese ha grandi potenzialità, se ce la fa sulla crescita e tra qualche mese cominciamo a crescere in termini di occupazione e di export, l’Italia ha vinto la grande stagione riformista europea. Se non ce la fa perché usa le risorse solo per fare deficit e debito strutturale, evidentemente la partita è persa», conclude Boccia.



(La Stampa)