News

Nuove norme anticorruzione al via dal 31 gennaio prossimo

L’aumento delle pene per i reati di corruzione, con il minimo che passa da uno a 3 anni e il massimo che passa da 6 ad 8 anni di reclusione è uno degli effetti della cosiddetta legge spazza corrotti

 

di Giovanni Galli

 

Nuove norme anticorruzione al via dal 31 gennaio prossimo. È l'effetto della pubblicazione della legge n. 3 del 9 gennaio 2019 recante «Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici» sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 del 16 gennaio 2019. L'aumento delle pene per i reati di corruzione, con il minimo che passa da 1 a 3 anni e il massimo che passa da 6 a 8 anni di reclusione è uno degli effetti della cosiddetta legge spazzacorrotti, che vieta anche ai condannati per reati di corruzione di fare affari a qualsiasi titolo con la pubblica amministrazione, il cosiddetto Daspo contro i corrotti che prende ispirazione dal mondo del calcio e che dura da un minimo di 5 anni fino all'interdizione a vita. Una delle disposizioni più sensibili è quella sulla prescrizione: si sospende la prescrizione dal momento della sentenza di primo grado, sia in caso di condanna che di assoluzione. La norma, comunque, non entrerà in vigore da subito ma viene rinviata al 2020, La disposizione non vale solo per i reati di corruzione. Tra le altre novità la possibilità di utilizzare agenti sotto copertura anche per i reati di corruzione; il permanere della confisca dei beni anche in caso di amnistia o prescrizione se si è già arrivati a una condanna almeno di primo grado, sempre con riferimento ai reati di corruzione; l'eliminazione della possibilità di restare anonimi per chi fa donazioni a partiti, fondazioni o altri organismi politici; il reato di millantato credito viene assorbito da quello di traffico di influenze.

 

17/01/2019

(Italia Oggi)