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Bankitalia avverte il governo. La stima del Pil tagliata allo 0,6%: “Possibile recessione tecnica”

Notizie preoccupanti per l’esecutivo e nubi all’orizzonte per l’economia del nostro Paese

 

Pubblicato il 18/01/2019

Ultima modifica il 18/01/2019 alle ore 17:19

nicola lillo

 

Notizie preoccupanti per il governo e nubi all’orizzonte per l’economia del nostro Paese. La Banca d’Italia ha stimato che per quest’anno il Pil crescerà dello 0,6%, cioè 0,4 punti in meno rispetto a quanto era stato valutato in precedenza. È quanto si legge nel bollettino economico di Bankitalia, secondo cui inoltre è molto probabile che l’Italia entri in recessione tecnica. Stime che rendono più complicata la gestione dei conti pubblici da parte del governo Lega-Cinque Stelle.

 

Alla revisione al ribasso della crescita del Pil - di fatto quasi dimezzata - concorrono «dati più sfavorevoli sull’attività economica osservati nell’ultima parte del 2018, che hanno ridotto la crescita già acquisita per la media di quest’anno di 0,2 punti, il ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese che risulta dagli ultimi sondaggi; le prospettive di rallentamento del commercio mondiale», spiega l’istituto di via Nazionale. Le proiezioni di crescita nel 2020 e nel 2021 sono per ora leggermente migliori, «dello 0,9 e dell’1 per cento rispettivamente».

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Il rischio ora concreto è la recessione tecnica, che si ha quando il Pil ha il segno meno per due trimestri consecutivi: nel terz’ultimo dello scorso anno (luglio-settembre) è stato pari a -0,1%. E ora un grafico pubblicato sul Bollettino economico di via Nazionale indica per gli ultimi tre mesi dell’anno scorso un calo di circa lo 0,1%, all’interno di una forchetta che va da 0 a -0,2%.

 

A scendere sono anche i consumi. «Nel terzo trimestre i consumi delle famiglie, in graduale rallentamento dall’inizio dell’anno, sono scesi dello 0,1 per cento rispetto al periodo precedente», spiega il bollettino dell’istituto, aggiungendo che «gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che negli ultimi tre mesi dell’anno l’andamento dei consumi si sarebbe confermato debole, in linea con le più recenti dinamiche del mercato del lavoro». Bankitalia ribadisce inoltre che gli investimenti sono diminuiti dell’1,1% nel terzo trimestre e si aspetta un rallentamento dei piani d’investimento delle imprese anche per il complesso del 2019.

 

(La Stampa)