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Il petrolio carbura Piazza Affari

Bene Eni, Saipem e Tenaris. Corre StMicroelectronics

 

Pubblicato il 18/01/2019

Ultima modifica il 18/01/2019 alle ore 18:44

luigi grassia

 

La Borsa di Milano approfitta della giornata positiva di tutti i mercati finanziari, a loro volta resi ottimisti dalla speranza che il contenzioso fra Usa e Cina sui dazi si risolva e che tutta l’economia mondiale ne tragga beneficio. Piazza Affari lucra con il Ftse Mib un +1,22% a 19.708 punti e l’All Share fa +1,17% a 21.647, però Milano resta in cosa al resto d’Europa, soprattutto a causa dello scivolone di Telecom Italia, che perde il 7,20% e tornando sotto quota 50 centesimi, dopo l’allarme lanciato dalla società sugli ultimi tre mesi del 2018 e sui primi del 2019.

 

Invece brillano i titoli tecnologici di StMicroelectronics (+4,47%) e quelli legati al petrolio, non solo perché il barile durante le contrattazioni a Milano è cresciuto di valore, ma soprattutto perché un rapporto di Jp Morgan ha alzato il giudizio e il prezzo obiettivo di Eni, che così ha guadagnato il 2,47%, mentre Saipem è cresciuta del 3,96% grazie a nuovi contratti da 1,3 miliardi in Arabia Saudita. Ne ha approfittato anche Tenaris (+3,60%). Nell’industria guadagnano posizioni i big Leonardo (+3,98%) e Cnh (+3,03%). Fra i titoli a minor capitalizzazione bene Salini Impregilo (+1,90%) e ancor di più Astaldi (+7,98%) grazie all’ipotesi di un coinvolgimento diretto della Cdp nell’operazione di riassetto del settore. Debole Atlantia (-0,33%).

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In ordine sparso il comparto bancario: Banco Bpm -1,88%, Bper Banca -0,59% e Ubi -0,21% mentre Unicredit fa +0,78% e Intesa Sanpaolo sale dell’1,24%.

 

(La Stampa)