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Via libera al reddito di cittadinanza

Per accedere al reddito di cittadinanza, le cui domande si potranno presentare dopo il giorno 5 di ogni mese, online o alle Poste o tramite Caf, occorre essere cittadini italiani, europei o stranieri lungo soggiornanti

 

di Daniele Cirioli

 

Via libera al reddito di cittadinanza. Confermata la partenza da aprile, ma bisognerà attendere un decreto del ministero del lavoro per l'erogazione a ogni singolo componente maggiorenne. Per accedere al reddito di cittadinanza, le cui domande si potranno presentare dopo il giorno 5 di ogni mese, online o alle Poste o tramite Caf, occorre essere cittadini italiani, europei o stranieri lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in via continuativa. E occorre avere un Isee inferiore a 9.360 euro annui, un patrimonio immobiliare, esclusa prima casa, fino a 30 mila euro annui e un patrimonio mobiliare di 6 mila euro, che può arrivare a 20 mila in presenza di disabili. Nelle famiglie con soli soggetti d'età non inferiore a 67 anni (in precedenza 65 anni), il Rdc diventa «pensione di cittadinanza», Pdc. Il via libera è arrivato ieri dal consiglio dei ministri che destina la misura a circa 5 milioni di persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà.

 

Il decreto approvato conferma, nella sostanza, le anticipazioni. A cominciare dall'importo del Rdc, in due quote. La prima integra il reddito del richiedente fino a 6 mila euro annui (7.560 euro nel caso di Pdc); se ci sono più soggetti in famiglia, si può arrivare a 12.600 euro. La seconda quota è per le sole famiglie non proprietarie di casa di abitazione ed è pari al canone di locazione, fino a massimo 3.360 euro (1.800 euro se Pdc); in alternativa, se la famiglia abita in casa propria per la quale abbia contratto un mutuo, la seconda quota è pari alla rata del mutuo fino a massimo di 1.800 euro annui. L'erogazione del Rdc è, tra l'altro, condizionata alla dichiarazione d'immediata disponibilità al lavoro da parte di tutti i componenti maggiorenni appartenenti al nucleo familiare che ne fa richiesta (condizione che non opera, invece, in caso di richiesta di pensione di cittadinanza) che, a tal fine, dovranno fare la Did, se non già occupati e non frequentanti un corso di studio o di formazione. Tra le condizioni di erogazione del Rdc è prevista l'accettazione dell'offerta di lavoro. In particolare, nei primi 12 mesi la prima offerta potrà arrivare nel raggio di 100 km - 100 minuti di viaggio; se è rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e se anche questa viene rifiutata, la 3° offerta potrà arrivare da tutta Italia. Dopo il primo anno di erogazione anche la prima offerta di lavoro potrà arrivare fino a 250 km di distanza e la terza da tutto il territorio nazionale. Dopo i 18 mesi di erogazione le offerte di lavoro possono arrivare da tutto il territorio nazionale.

 

Le risorse. I nuovi limiti di spesa entro cui l'Inps riconoscerà il Rdc, sono fissati a 6.224 mln per il 2019, a 7.548 mln per il 2020, a 7.787 mln per il 2021 e a 7.632 mln dal 2022. In caso d'insufficienza, con decreto verrà rimodulato l'ammontare del Rdc a valere solo sulle future domande.

 

18/01/2019

(Italia Oggi)