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Padoan torna alla carica sulla flessiblità: "Usare le regole del Patto con lungimiranza"

 

Il ministro dell'Economia in audizione presso l'Europarlamento riprende le richieste italiane dopo le aspre polemiche con il finlandese Katainen, che aveva invitato Roma a fare le riforme prima di avanzare pretese. Per il ministro tricolore "servono maggiori incentivi a fare le riforme", in Italia "non ci sono scorciatoie" al di là della crescita

 

MILANO - "Non si tratta di cambiare le regole, ma di usare quelle che ci sono con lungimiranza". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, all'Europarlamento rifacendosi alle decisioni del Consiglio europeo di fine giugno. Per Padoan vanno usate "al meglio" le regole sui bilanci pubblici. Così il titolare delle Finanze tricolori, che ha assunto anche la presidenza dei colleghi Ue in occasione del semestre italiano alla guida di Bruxelles, torna alla carica sulla richiesta di spazi di manovra, all'interno delle regole esistenti. Un tema che è stato oggetto di scontro dialettico con il finlandese Jyrki Katainen, nuovo commissario agli Affari economici, che senza troppi fronzoli ha invitato Renzi "a fare le riforme prima che a chiedere flessibilità".

Tornando a Padoan, per il ministro l'azione di politica economica deve fondarsi sulle specificità e sulle responsabilità nazionali, ma a queste "deve affiancarsi un'azione condivisa e affinché le riforme strutturali si facciano vanno rafforzati gli incentivi: le riforme comportano costi politici, sociali ed economici immediati mentre i benefici in termini di crescita e di occupazione sono differiti nel tempo". Non solo: l'azione di riforma e l'azione a sostegno della crescita deve aver luogo contemporanemente in tutti i Paesi in modo che gli effetti positivi possano diffondersi nell'intera aerea economica.

Quanto all'impegno del governo italiano, per Padoan "la presidenza italiana lavorerà per fare progressi sulla cooperazione rafforzata sulla tassazione delle transazioni finanziarie: non è una questione facile, importante è concordare su una tabella di marcia che permetta una introduzione graduale, passo dopo passo, della tassa, sulla sua estensione". Sulla cosiddetta Tobin tax, "occorre avere un approccio pragmatico: dobbiamo concordare un meccanismo comune, applicarlo e vedere come opera in pratica". Nel complesso, "la situazione ciclica generale è deludente e ciò che sta accadendo nell'economia tedesca (con alcuni indicatori sulla fiducia delle imprese o sulle prospettive di crescita in calo, ndr) è un campanello d'allarme: la debolezza economica persiste nel tempo e nello spazio rispetto a quanto pensavamo sei mesi fa".

Sulle questioni domestiche, Padoan ha spiegato che in Italia è in corso un processo di riforme strutturali che servono a rilanciare la crescita economica: il Belpaese ha una crescita molto bassa da lungo tempo "e per un paese con un alto debito il modo per uscire dal debito è crescere, non ci sono scorciatoie. Le riforme devono essere approvate dai parlamenti e devono avere il consenso politico, soprattutto devono essere attuate".

 

(La Repubblica)