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Il decreto Pa comincia l'iter alla Camera. Per i dirigenti pensione a 62 anni

 

Per medici e professori la soglia è fissata a 65 anni, i magistrati via a 70 anni. Scuola, largo a 4mila giovani ripristinando "quota 96". Per gli amministratori delle partecipate taglio del 20% degli stipendi. Il provvedimento scade il 24 agosto, probabile la fiducia

 

MILANO - Il decreto legge di riforma della Pa ha cominciato l'esame dell'aula di Montecitorio, dalla mattina di lunedì. Dopo il via libera della commissione Affari costituzionali il provvedimento deve essere esaminato dall'assemblea, dove con molta probabilità sarà approvato con voto di fiducia, e poi passerà al Senato per la seconda lettura. Intanto il decreto 'gemello' sulla competitività ha già ottenuto il semaforo verde da palazzo Madama ed è pronto per approdare alla Camera. Entrambi i provvedimenti (che 'scadono' il 24 agosto) dovranno essere convertiti prima della pausa estiva. Numerose le novità inserite in commissione, a partire dalle nuove regole per andare in pensione, che interessano i manager pubblici.

I dirigenti pubblici potranno essere pensionati a 62 anni, cioè quattro in anticipo rispetto alla riforma Fornero per i trattamenti di vecchiaia (resta l'obbligo dei 42 e 3 mesi di contributi). Restano fuori magistrati, che potranno restare in servizio fino a 70 anni, e medici e professori universitari (che potranno lavorare fino a 65 anni). Intervento anche sui trattamenti d'anzianità, con la cancellazione dei disincentivi per chi lascia il lavoro in anticipo. Viene poi reintrodotta la 'quota 96' (numero dato dalla somma dell'età anagrafica a quella contributiva), che consentirà a 4.000 insegnanti di andare in pensione a settembre se accetteranno di riscattare il trattamento di fine rapporto alla data prevista dalla riforma Fornero. Il demansionamento, per i dipendenti che saranno riassegnati ad altre attività, potrà essere di un solo livello. Di seguito vengono riportate le principali novità inserite nel passaggio in commissione.

MANAGER: I dirigenti pubblici potranno essere mandati in pensione quattro anni prima, rispetto a quanto stabilisce la legge Fornero. Basteranno 62 anni e 4 mesi perchè le amministrazioni possano decidere, dando un preavviso di 6 mesi, di congedare i manager.

TRATTAMENTI: I trattamenti di servizio di magistrati e militari potranno essere mantenuti anche nel 2015. Per la scuola in termine viene anticipato al agosto di quest'anno mentre per tutti gli altri resta ottobre.

TURN OVER: diventano più flessibili i parametri del turn over, che saranno basati esclusivamente su criteri di spesa. Gli enti locali avranno più margini di manovra per le assunzioni a tempo determinato e per i contratti a termine.

MAGISTRATI: I magistrati che svolgono incarichi in uffici che hanno una diretta collaborazione con le pubbliche amministrazioni non possono ricorrere all'aspettativa; il divieto vale anche per chi ha già ottenuto la sospensione alla data di entrata in vigore del provvedimento. Inoltre, per poter partecipare alle selezioni di incarichi direttivi, dovranno assicurare almeno tre anni di attività lavorativa.

BANKITALIA: I dirigenti di Bankitalia e dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, per un periodo non superiore a due anni dalla cessazione dell'incarico, non potranno intrattenere rapporti di collaborazione, consulenza o impiego con i soggetti regolati.

CAMERE COMMERCIO: Le tariffe delle segreterie saranno definiti in base ai costi standard, che verranno fissati dal ministero dello Sviluppo economico, dopo aver consultato la società per gli studi di settore e Unioncamere. Inoltre il taglio degli importi dovuti alle camere di commercio sarà graduale nei prossimi tre anni ( -35% nel 2015, -40% nel 2016 e -50% nel 2017).

STATALI: La mobilità obbligatoria non sarà applicata ai dipendenti pubblici che hanno figli al di sotto dei tre anni, disabili e che godono del congedo parentale. Inoltre i criteri di mobilità obbligatoria saranno stabiliti, attraverso un decreto ministeriale, dopo aver consultato le confederazioni rappresentative.

CDA: I compensi dei membri del Cda delle società partecipate, che forniscono prestazioni alle pubbliche amministrazioni superiori al 90% dell'attività complessiva, saranno tagliati del 20%. I consigli di amministrazione, inoltre, dovranno essere composti da massimo tre soggetti.

PACCHETTO CANTONE: Potranno essere commissariate anche le società appaltatrici dei lavori, coinvolte nelle inchieste per corruzione.

VIGILI DEL FUOCO: Via libera all'assunzione di 1.030 vigili del fuoco.

EXPO: L'unità operativa speciale per Expo 2015 dovrà operare fino alla completa esecuzione dei contratti di appalto di lavori, servizi e forniture; il limite massimo viene fissato al 31 dicembre 2016.

TAR: Sono salve le sezioni distaccate dei Tar, che si trovano nelle città sedi di corti d'appello (Salerno, Reggio Calabria, Lecce, Brescia e Catania). La soppressione delle altre sedi slitta di quasi un anno (dall'ottobre 2014 a luglio 2015).

AUTHORITY: I componenti delle Authority dovranno aspettare 5 anni per poter essere nuovamente nominati in un'altra autorità. La razionalizzazione delle strutture deve prevedere una concentrazione del personale nella sede centrale non inferiore al 70%.

UNIVERSITA': Diventa più facile ottenere il patentino per diventare professori universitari. Infatti saranno sufficienti 10 pubblicazioni (non più 12) per presentare la candidatura; inoltre saranno rivisti i criteri di valutazione.

 

(La Repubblica)