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Confcommercio taglia stime su Pil. "Record mondiale pressione fiscale"

 

L'associazione dei commercianti ha rivisto le previsioni sulla crescita dell'economia per il 2014 al +0,3% contro lo 0,5% previsto due mesi fa. La spesa delle famiglie in consumi salirà dello 0,3%

 

MILANO - Confcommercio si unisce al coro di Confindustria e del Fmi e taglia le stime sulla crescita del Pil per il 2014: secondo l'associazione dei commercianti, l'economia del Paese crescerà dello 0,3% contro lo 0,5% stimato appena due mesi fa. Per i consumi la crescita stimata è dello 0,2% in aumento di un decimo di punto rispetto alla precedente previsione.

La scorsa settimana era stato proprio il Fmi a tagliare le stime di crescita dallo 0,6% allo 0,3%, mentre il governo, sinora, è rimasto fermo nella stima del +0,8% contenuta nel Def. Per la Commissione europea l'economia italiana crescerà dello 0,6%, per l'Ocse dello 0,5%. Di certo l'Italia continuerà a fare peggio del resto dell'Eurozona che si espanderà dell'1,1% nel 2014, per poi accelerare al +1,5% (+0,1 punti percentuali rispetto alla stima di aprile) nel 2015. E lo stesso premier, Matteo Renzi, ha ammesso che sarà difficile centrare gli obiettivi del Def.

A preoccupare Confcommercio, però, è la pressione fiscale che nel 2013, in Italia, ha toccato il record mondiale: al netto del sommerso (17,3%) a quota 53,2%. Lo afferma l'Ufficio studi della Confcommercio secondo il quale sempre nel 2013, la pressione fiscale apparente è invece a quota 44,1%.

Per quanto riguarda i consumi, invece, la curva è in crescita grazie all'effetto del bonus di 80 euro. A fine 2014 per i commercianti la crescita sarà dello 0,2%, un decimo di punto in più rispetto alla previsione di due mesi fa. Nel 2015, sempre secondo la Confcommercio, il Pil crescerà dello 0,9% mentre i consumi si attesteranno allo 0,7%. Occhio però al rischio sfiducia che potrebbe innescare "revisioni al ribasso".

 

(La Repubblica)