News

Enti locali, in Regione dipendenti da 35mila euro contro i 27mila euro dei Comuni

 

La relazione della Corte dei Conti sui flussi di cassa degli enti territoriali. I dirigenti delle Province in via di estinzione costano in media 96.500 euro l'anno. In Regione c'è un dirigente ogni 17 dipendenti, nei Comuni uno ogni sessanta

 

di RAFFAELE RICCIARDI

 

MILANO - Lavorare in Regione è meglio che in Comune. Questo dice la relazione della Corte dei Conti che analizza l'andamento dei flussi di cassa degli Enti territoriali. Le indagini dei magistrati contabili tracciano l'andamento della spesa, relativa al 2012, per il personale. Ebbene, quella per un dipendente regionale ammonta a 35.050 euro, a fronte di 27.780 relativi al dipendente comunale e di 28.358 per il dipendente provinciale. Se si parla invece di dirigenti, la spesa media è di 92.735 euro nelle Regioni, 87.054 nei Comuni e 96.554 nelle Province.

Se si guarda solo alla dirigenza delle Regioni, ad esempio, si nota come nel triennio 2010/2012 la spesa complessiva in quelle a statuto ordinario sia calata di oltre 3 punti percentuali. Ma restano situazioni molto distanti tra loro. Per un dirigente regionale in Liguria o Veneto, ad esempio, si registrano uscite di cassa in media di 94mila euro, sotto la media per le regioni ordinarie di 108mila euro. In Campania quella posta sale a 130mila euro medi, con un balzo del 5% nel triennio in considerazione; nel Trentino Alto Adige (entrando quindi negli statuti speciali) si sale oltre 140mila euro all'anno.

3,6 miliardi dal Patto ancora in cassa ai Comuni

Nel complesso, l'incidenza della voce del personale sulle uscite correnti degli enti rimane molto variegata: l'anno scorso si è andati dal 16,3% circa di Regioni e Province autonome, al 28% circa di Comuni e Province. I magistrati contabili annotano una "distribuzione non uniforme del personale sul territorio nazionale, con punte di maggiore concentrazione nelle Regione del Sud e in Sicilia. Ciò si riflette anche sul rapporto" tra dirigenti e dipendenti, "in sé sintomatico della corretta organizzazione degli apparati amministrativi". Nelle Regioni c'è un dirigente ogni 17 "unità di personale", che diventano uno su sessanta dipendenti comunali e unosu quaranta nelle Province. Un altro rilievo viene mosso guardando alla spesa media per dipendente o dirigente, che "in presenza dei noti vincoli stipendiali dovrebbe rimanere stabile. Si rileva, invece, la sua tendenza a crescere in talune realtà regionali e locali caratterizzate dalla sensibile" diminuzione del numero di dirigenti. "Ciò appare sintamoatico della reiterata prassi di ripartire le risorse del trattamento accessorio tra i dirigenti rimasti in servizio". Così alla riduzione del personale non sempre seguono risparmi, ma incrementi della spesa.

 

(La Repubblica)