News

Rallenta la crescita in Germania. Spread stabile, Bot ai minimi storici. I mercati chiudono in calo

 

Chiusura negativa per Borse Ue, in attesa dell'evoluzione dello scenario geopolitico internazionale. Solo Madrid in leggera controtendenza rispetto alle altre piazze europee. Il rendimento dei Bot segna i nuovi minimi storici. L'istituto Zew ipotizza una revisione delle stime di crescita per la Germania. Tokyo ha chiuso in leggero rialzo, spinti dall'ottimismo di una possibile soluzione del conflitto in Ucraina

 

MILANO - Le Borse europee dopo un'avvio di settimana in ripresa, chiudono in ribasso. Francoforte ha ceduto l'1,21%, Parigi lo 0,85%, Londra lo 0,01%. Ad agosto l'indice Zew, per l'ottavo mese consecutivo, fa segnare una flessione, dai 27,1 punti di luglio a 8,6. Un flessione inaspettata, visto che le attese degli analisti erano di un ribasso a quota 17. A pesare è la crisi in Ucraina. Si tratta del minimo dal dicembre 2012. I dati suggeriscono un calo degli investimenti delle imprese e l'istituto di ricerca ora prevede che la crescita economica in Germania sarà inferiore alle attese nel 2014. Le contro-sanzioni della Russia avranno un impatto negativo e il Pil tedesco del secondo trimestre potrebbe registare un calo dello 0,1%. Il dato verrà pubblicato il 14 agosto. Per l'anno in corso la Bundesbank ha previsto un rialzo del Pil dell'1,9% e del 2% nel 2015.

Così, dopo l'Italia, entrata in recessione, anche la Germania potrebbe avere una virata al ribasso. Ma mentre Moody's ha tagliato le sue previsioni sull'Italia, sulla Germania ha confermato la tripla A con prospettiva 'stabile'. L'attuale classificazione del Paese "rispecchia la sua economia avanzata, diversificata e altamente competitiva ed il suo ruolo guida per politiche macroeconomiche orientate alla stabilita". Tuttavia, continua la nota, "il calo della forza lavoro e una popolazione sempre più in là con gli anni potrebbero avere effetti negativi sul tasso potenziale di crescita del paese e sulla sostenibilità dei sistemi di welfare".

Milano e Madrid hanno viaggiato in controtendenza per tutta la seduta, ma nel finale la prima ha virato al ribasso chiudendo in passivo (-0,23%), la seconda è salita dello 0,47%. La Borsa italiana non ha comunque reagito ai dati dell'inflazione, che nel mese di luglio 2014 diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,1% nei confronti di luglio 2013 (era +0,3% a giugno), confermando la stima preliminare. Si tratta del tasso di crescita tendenziale più basso dall'agosto 2009. L'inflazione acquisita per il 2014 è stabile a 0,3%.

Nuovo minimo storico per il rendimento in asta dei Bot a un anno. Il Tesoro ha assegnato tutti i 7 miliardi di titoli annuali, con tassi in calo allo 0,279%, rispetto al precedente minimo di 0,387% di luglio. La domanda è stata pari a 12,807 miliardi di euro, pari a 1,83 volte l'importo offerto, in rialzo rispetto a luglio. Euro in calo a 1,3366 dollari. Contro lo yen la moneta unica europea passa di mano a 136,70. Lo spread tra i Btp e i bund scende a 168 con i decennali italiani che rendono il 2,74%.

Chiusura in territorio negativo per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,05% a 16.560,96 punti, il Nasdaq cede lo 0,27% a 4.389,25 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,2% a 1.933,8 punti.

In Asia, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo marginale dopo il forte rimbalzo di ieri quando aveva realizzato il maggior guadagno per singola seduta degli ultimi quattro mesi. L'indice Nikkei ha chiuso in aumento dello 0,2% a 15.161,31 punti, mentre il più ampio indice Topix ha guadagnato lo 0,4% (ieri era salito dell'1,97%), a 1.257,69 punti. Comprati titoli del settore dell'acciaio e navigazione. Cautela anche per i prossimi dati sul Pil del Giappone del periodo aprile-giugno in arrivo mercoledì da cui ci si aspetta un calo del 7,1% annualizzato dopo il rialzo delle tasse sulle vendite di aprile.

 

(La Repubblica)