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Controlli sulle dichiarazioni, ecco come mettersi in regola

 

di Antonella Donati

 

L'Agenzia delle entrate punta sulla trasparenza. Nasce così una nuova sezione del sito, L'Agenzia informa, nella quale sono raccolte tutte le guide monotematiche pubblicate per illustrare novità e fare il punto sugli adempimenti fiscali. Dopo la pausa estiva di particolare interesse le ultime tre guide dedicate agli accertamenti sulle dichiarazioni, al ravvedimento operoso e agli strumenti per evitare le liti fiscali, in quanto l'invio delle comunicazioni riprende proprio dal mese di settembre.

Il controllo sulle dichiarazioni - La prima Guida in materia "Comunicazioni sui controlli delle dichiarazioni e accertamenti esecutivi", illustra in dettaglio l'attività di controllo dell'Agenzia su 730 e Unico, indicando cosa fare quando si riceve un accertamento dovuto ad un controllo automatico e/o formale. Il primo tipo di controllo (art. 36 bis del Dpr n. 600/1973, e 54 bis del Dpr n. 633/1972) è relativo alla verifica della corretta compilazione dei quadri della dichiarazione. Se emergono problemi che danno origine al pagamento di un'imposta in misura maggiore viene offerta la possibilità di pagare le somme indicate con una riduzione delle sanzioni oppure segnalare all’Agenzia delle Entrate le ragioni per cui ritiene il pagamento non dovuto. Lo stesso nel caso del controllo formale (art.36-ter del Dpr n. 600/1973) che consiste nella verifica della corrispondenza dei dati indicati in dichiarazione con la documentazione conservata dal contribuente, oppure con i dati delle dichiarazioni presentate da altri soggetti (sostituti d’imposta, enti previdenziali e assistenziali, banche, imprese assicuratrici, ecc.). Nel caso, quindi, ci siano differenze fra i dati in possesso dell’Agenzia e quelli dichiarati, il contribuente viene prima di tutto invitato dall’ufficio a presentare o trasmettere la propria documentazione e a fornire chiarimenti. Se poi questa documentazione non prova la correttezza dei dati dichiarati, oppure se il contribuente non risponde all’invito, l’Agenzia invia una comunicazione con gli esiti del controllo formale e la richiesta delle somme dovute.

Infine:

Possibile pagare a rate anche per queste verifiche - Le ultime novità in materia riguardano la possibilità di pagare in forma rateale anche le somme richieste con le comunicazioni di irregolarità. In particolare La rateizzazione può avvenire con le seguenti modalità:

- fino a 5.000 euro, le somme possono essere rateizzate in un numero massimo di 6 rate trimestrali;

- oltre 5.000 euro, le somme possono essere rateizzate in un numero massimo di 20 rate trimestrali.

Le rate possono essere anche di importo decrescente, fermo restando il numero massimo previsto.

Come rimediare a errori o dimenticanze: il ravvedimento - Un'altra Guida fa invece il punto sull'utilizzo del ravvedimento operoso per sanare errori e dimenticanze riducendo al minimo le somme dovute a titolo di sanzione. Illustrato anche il meccanismo della "remissione in bonis", che consente di non perdere il diritto a fruire di benefici fiscali o di regimi di vantaggio in caso di mancata presentazione della documentazione o della domanda nei termini prestabiliti.

Strumenti per evitare le liti fiscali - L'ultima Guida, infine, illustra in dettaglio il funzionamento degli strumenti amministrativi con i quali è possibile trovare un accordo con il Fisco fuori dalle aule dei tribunali. Viene quindi illustrato il funzionamento dell'autotutela, dell'accertamento con adesione, di reclamo e mediazione. Spazio anche alla possibilità, data a imprese e lavoratori autonomi, di utilizzare i crediti vantati nei confronti delle Pubbliche amministrazioni, per somministrazioni, forniture e appalti, in compensazione delle somme dovute in seguito alla "sottoscrizione" di un accordo col Fisco.

 

 

(La Repubblica)