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Borse pesanti sull'Ucraina, Milano -2%. Titoli di Stato, nuovi minimi all'asta dei Btp

 

Raffica di rilevazioni macroeconomiche, calano gli indici di fiducia del Vecchio continente. Sul decennale il rendimento scende al 2,39% all'emissione, ma lo spread risale a 155 nonostante l'asta record. Dagli Stati Uniti ulteriore prova di forza: il Pil sale del 4,2% nel secondo trimestre

 

di RAFFAELE RICCIARDI

 

I mercati azionari prendono una pausa nel mezzo di un periodo di rialzi, trattando in netto ribasso in scia alle numerose indicazioni macroeconomiche e all'esplodere del conflitto in Ucraina: il coinvolgimento della Russia nei combattimenti è un brutto segnale di tensione. Anche il comparto obbligazionario, trainato nelle ultime sedute dalle affermazioni di Mario Draghi, che ha mostrato una Bce accomodante e intenzionata a sostenere la lotta alla deflazione con armi mai viste prima, flette. Recentemente, dai Bund tedeschi ai decennali giapponesi, i titoli di Stato hanno registrato andamenti record; oggi invece si assiste a un allargamento degli spread, che coinvolge anche l'Italia.

La giornata è ricca di indicazioni importanti, che destano nuove preoccupazioni sulla situazione economica dell'Europa e testimoniano di contro la forza della ripresa Usa. Si evidenzia lo stallo della disoccupazione in Germania, con il tasso fermo ad agosto al 6,7%, ma con il numero di senza lavoro in aumento a sorpresa. Segnali preoccupanti dalla fiducia nell'economia dell'Eurozona, che fa il paio con il calo della fiducia delle imprese italiane; sempre nel Belpaese le vendite al dettaglio sono rimaste al palo. In Spagna, invece, si è confermata la crescita del Pil allo 0,6% nel secondo trimestre dell'anno, ritmo più alto dal 2007. Ma i prezzi di Madrid sono ormai in terreno negativo: -0,5% per l'inflazione, primo calo dal 2009. In Germania, invece, l'inflazione resta stabile ad agosto allo 0,8% annuo.

Da Washington arriva la notizia che la crescita del Pil Usa nel secondo trimestre è stata rivista al rialzo al 4,2% dal 4% della lettura preliminare di un mese fa (-2,1% nel primo trimestre). Il dato reso noto dal Dipartimento del commercio è migliore delle attese degli analisti che si attendevano una revisione in lieve ribasso al 3,9%. Confermata a +2,5% la crescita delle spese per i consumi mentre i prezzi dei prodotti di consumo personali sono aumentati del 2,1% su base annuale, un decimo in più delle stime precedenti. Bene anche le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono calate di 1.000 unità a quota 298.000. Il dato è migliore delle attese degli analisti, che scommettevano su quota 300.000, così come lo è quello sui compromessi per le case esistenti: +3,3%.

A questo punto, torna in agenda la Fed e la possibilità di accelerare l'innalzamento dei tassi d'interesse. "La ripresa Usa è più solida del previsto", commenta a caldo Carlo Alberto De Casa, senior market analyst di ActivTrades. "Le prospettive di innalzamento dei tassi Fed, mentre d'altra parte - seppure con ritardo di alcuni anni nei confronti delle altre Banche centrali - la Bce si avvia verso alcune manovre di allentamento, lasciano l'euro in un trend marcatamente ribassista". Così si spiega anche "il recupero del dollaro sulla sterlina, che è stata la vera protagonista degli ultimi mesi: sulla scorta dei dati Usa prende corpo la domanda se potrà essere la Fed la prima ad alzare i tassi, addirittura anticipando la BoE".

L'euro torna infatti a scendere in area 1,317 dopo il piccolo rafforzamento innescato ieri dalle dichiarazioni del ministro delle finanze tedesco Schauble che ha "raffreddato" l'entusiasmo per una presunta linea anti rigore della Bce la quale, per il mercato, non avvierà la prossima settimana le azioni straordinarie.

Per il Tesoro italiano, nonostante l'accennato ampliarsi dello spread sul mercato secondario, si registra il pieno nel collocamento di Btp a 5 e 10 anni che segnano il nuovo minimo storico per i rendimenti. Sul decennale infatti il rendimento si attesta al 2,39% rispetto al 2,60% dell'asta precedente, anche se il rapporto di copertura non è esaltante a 1,26. Per la scadenza più breve il rendimento si colloca all'1,0% dall'1,20% del collocamento del mese scorso. Infine sono stati assegnati anche CcTeu per 1,5 miliardi all'1,16%. Sul secondario il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedeschi sale però in area 155 punti, con i titoli italiani che offrono nuovamente il 2,45%. Pesa anche il nuovo calo del rendimento dei titoli di Berlino, che offrono lo 0,87%.

In questo contesto, Piazza Affari chiude vicino ai minimi con una perdita del 2,03%, maglia nera in Europa. Londra perde lo 0,36% finale, Francoforte arretra dell'1,12% e Parigi lima lo 0,66%. Sul listino milanese, Telecom Italia è la protagonista di giornata con l'offerta da 7 miliardi per conquistare la brasiliana Gvt controllata da Vivendi, alla quale è stata però preferita quella di Telefonica. Occhi anche su Mps, la cui Fondazione riunisce per la prima volta la Deputazione generale sotto la guida di Marcello Clarich. Male nel complesso il comparto bancario. Wall Street procede debole, nonostante la revisione al rialzo del Pil del secondo trimestre e il calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione: alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones perde lo 0,4% a 17.055 punti, il Nasdaq cede lo 0,3% mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,2% sotto 2mila punti.

Anche l'Asia ha trattato cauta in attesa dei dati macro Usa. Chiusura debole per la Borsa di Tokyo con gli investitori ancora piuttosto inattivi: l'indice Nikkei dei titoli guida ha chiuso in flessione dello 0,48% a 15.459,86 punti. Il più ampio indice Topix in calo dello 0,40% a 1.280,74 punti. La seduta è stata mediamente attiva con poco più di 2 miliardi di titoli scambiati sul mercato primario.

Quamto infine alle materie prime, il petrolio apre in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,49% a 94,34 dollari al barile. Oro in rialzo sulla guerra in Ucraina: i future a dicembre si attestano in crescita di 10,8 dollari, lo 0,8% a 1.294,1 dollari l'oncia.

 

(La Repubblica)