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Grecia, la ricetta di Tsipras: "Via i debiti, su le pensioni"

 

Il leader di Syriza squaderna il piano del partito per l'economia ellenica: una Conferenza per cancellare parte del debito, elettricità gratis ai poveri, su le pensioni basse e lo stipendio minimo (da 586 a 781 euro), via l'Imu sostituita da un'imposta sulle case di lusso, sale da 5 a 12 mila euro il reddito esentasse

 

di ETTORE LIVINI

 

MILANO - Alexis Tsipras alza il velo sui piani di Syriza per l'economia greca. E' la prima volta che il leader della sinistra radicale ellenica - in testa in tutti i sondaggi - squaderna un programma dettagliato su questo fronte. E il suo discorso alla Fiera di Salonicco, attesissimo in tutto il paese, monopolizzerà il dibattito nazionale nei prossimi giorni in vista di possibili elezioni anticipate a inizio 2015, quando il giovane numero uno del partito cercherà di utilizzare gli spazi previsti dalla Costituzione greca in occasione della nomina del nuovo presidente della Repubblica per portare il paese alle urne. Se il candidato non raggiunge i 180 voti in Parlamento (il governo Nea Demokratia-Pasok ne ha 153) per legge si va infatti al voto. Ecco il progetto di Syriza per rilanciare Atene.

Il debito

Tsipras ha detto che uno dei primi atti di un suo governo sarebbe la richiesta di convocare una conferenza europea sulla Grecia in cui chiederebbe la cancellazione di buona parte del debito. Atene ha oggi circa 330 miliardi di debiti, la grande maggioranza dei quali nei confronti di Ue, Bce e Fmi. Syriza vuole anche indicizzare il resto dei debiti che rimarrebbe in capo al paese alla sua crescita economica. A livello continentale il partito supporterà sia il quantitative easing della Bce che l'acquisto di titoli di Stato nazionali da parte della Banca centrale. Ultima richiesta, l'esclusione degli investimenti pubblici in economia, per la crescita, dal patto di stabilità.

Misure sociali

Il programma di Syriza prevede la distribuzione di energia elettrica gratuita a 300mila famiglie con i redditi bassi cui verranno garantiti anche buoni pasto. Sconti anche per gli acquisti di medicine mentre per oltre 1,2 milioni di pensionati che prendono meno di 700 euro verrebbe ripristinata la 13esima cancellata dalla Troika. Previsto pure un piano di rate per rimborsare i 68 miliardi di arretrato del governo con le imprese, assieme alla creazione di una bad bank per i prestiti in sofferenza. La nuova tassa sulla casa imposta da Samaras, invece, verrebbe cancellata per venir sostituita da un balzello per gli immobili di lusso, mentre si alzerebbe da 5 a 12mila euro la fascia di reddito esentasse.

La crescita

Syriza alzerà lo stipendio minimo da 586 a 751 euro al mese, utilizzerà 5 miliardi (in parte in arrivo dalla Ue) per un programma choc biennale per far crescere il lavoro: obiettivo 300mila nuovi posti. Via anche a una banca pubblica per sostenere con prestiti artigiani, agricoltori e piccole imprese tagliati fuori oggi dal credito. Quest'operazione sarà finanziata utilizzando 3 degli 11 miliardi accantonati oggi come cuscinetto per tappare eventuali buche delle grandi banche nazionali. I soldi per finanziare il piano dovrebbero arrivare anche da un giro di vite sull'evasione e il contrabbando di benzina, con 3 miliardi di raccolta prevista in 5 anni, anche se non si spiega con che mezzi si contrasterà l'evasione.

 

(La Repubblica)