News
Il governo incassa fiducia sul no alla responsabilità delle toghe
- Dettagli
- Pubblicato Venerdì, 19 Settembre 2014 21:40
Bocciato emendamento della Lega Nord Il governo incassa la fiducia dell'Aula di Palazzo Madama bocciando l'emendamento presentato dal senatore della Lega Nord StefanoCandiani che puntava a reintrodurre la responsabilità civile dei magistrati
Il governo incassa la fiducia dell'Aula di Palazzo Madama bocciando l’emendamento presentato dal senatore della Lega Nord Stefano Candiani che puntava a reintrodurre la responsabilità civile dei magistrati nel testo della Legge comunitaria 2013 bis. I "no" all'emendamento sono stati 159 , i "sì" 70 e 51 gli astenuti. Si è trattato di un voto di fiducia "lampo" posto in mattinata, a nome dell'esecutivo, dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Ad agosto la commissione Politiche Ue del Senato aveva soppresso l'articolo 30 che introduceva la responsabilità civile diretta delle toghe dando la possibilità a chi subiva un danno giudiziario di poter agire contro lo Stato e contro "il soggetto riconosciuto colpevole". Con l'emendamento Candiani il Carroccio ha provato, invano, a riproporre la questione. Duro il commento del senatore leghista: "Non si vedeva dal 1986, governo Fanfani, un governo che ponesse la questione di fiducia su un singolo emendamento. Sono andati a ripescare le peggiori usanze della prima Repubblica per provvedimenti che dovrebbero avere un iter normale. Ci troviamo di fronte a un governo che non ha fiducia nella propria maggioranza. Renzi- ha affermato Candiani - deve dare delle risposte definitive sia ai cittadini che ai magistrati, continua a posticipare una scelta come se volesse tenere in mano una clava da usare a comando contro la categoria". L'Aula ha poi dato il via libera al provvedimento con 214 "sì", un "no" e 27 astenuti. La Legge comunitaria 2013 bis, proprio perché è stata espunta la norma sulla responsabilità civile dei magistrati, tornerà ora alla Camera. Approvato inoltre in via definitiva, con 216 voti a favore, 24 astenuti e nessuno contrario, il ddl delega al governo per il recepimento delle direttive Ue e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea.
(MP)