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Via libera dalla Commissione Lavoro, martedì il Jobs Act in Senato

 

Le legge potrebbe essere approvata dal Parlamento entro la fine di ottobre: poi entro sei mesi arriveranno i decreti delegati. Resta il nodo reintegro nel caso dei licenziamenti

 

di GIULIANO BALESTRERI

 

MILANO - La Commissione Lavoro del Senato ha approvato la delega lavoro. Il Jobs Act approderà martedì in aula. Il voto favorevole arriva all'indomani della presentazione - da parte del governo - dell'emendamento che introduce il contratto unico di lavoro a tutele crescenti. L'obiettivo del governo è arrivare a un'approvazione delle legge delega da parte del Parlamento entro la fine di ottobre per poi poter iniziare a scrivere i decreti delegati che dovrebbero completare la riforma avviata a marzo per la prossima primavera.

Il percorso però resta ancora complicato, soprattutto sul fronte dell'articolo 18 che l'esecutivo vorrebbe superare grazie a un radicale intervento sugli ammortizzatori sociali: dal sussidio di disoccupazione fino a due anni al percorso di reinserimento al lavoro, attraverso la nuova agenzia del lavoro.

Il via libera della Commissione, però, non placa i mal di pancia in casa Pd che restano, tanto che il presidente del partito, Matteo Orfini, ha chiesto correzioni al testo e l'ex segretario Pier Luigi Bersani parla di "intenzioni surreali" riferendosi proprio al contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che aprendo la strada al superamento dell'articolo 18, disciplinando i licenziamenti senza giusta causa.

Il nodo da sciogliere è quello del reintegro sul quale il premier Matteo Renzi non ha ancora preso posizione come nemmeno ha fatto il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei. Non è chiaro se il governo voglia escludere totalmente la possibilità di reintegro per i licenziamenti senza giusta causa prevedendo un indennizzo che aumenta con l'anzianità di servizio, oppure non prevedere il reintegro solo per i neoassunti.

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, però getta acqua sul fuoco: "Il reintegro per lincenziamenti discriminatori non è mai stato discusso". Gli otto componenti del Pd in commissione Lavoro al Senato hanno votato sì alla delega sul lavoro, mentre i parlamentari di Forza Italia si sono astenuti. Sel e 5stelle hanno abbandonato i lavori della Commissione: i parlamentari dei due partiti hanno deciso di abbandonare la seduta dopo la richiesta del presidente Maurizio Sacconi di ritirare gli emendamenti perché comunque il governo avrebbe dato parere contrario.

Conferenza Ue sul lavoro l'8 ottobre a Milano. Nell'ambito del semestre di presidenza italiana della Ue, è stato intanto fissata per l'8 ottobre a Milano la conferenza a livello di capi di Stato e di governo sul lavoro, decisa nelle conclusioni del Consiglio europeo straordinario dello scorso 30 agosto.

 

(La Repubblica)