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La diatomite rivoluzionerà il settore dei biocarburanti, possibile produrre biodiesel dalle rocce

 

Una delle principali sfide dell’industria bioenergetica è quella di trovare nuove materie prime “non alimentari” da destinare alla produzione di biocarburanti. Un’equipe di ricerca dell’Università del Costa Rica ritiene di aver trovato la soluzione definitiva, estraendo il prezioso “combustibile” dalle rocce. Nello specifico gli scienziati si sono concentrati sulla “Diatomite”, una roccia sedimentaria di origine organica, solitamente presente in ambienti lacustri o marini. Il tutto è stato possibile grazie a meticolose analisi compiute sull’apparentemente insignificante tipologia di roccia.La diatomite riduce struttura degli oli vegetali e grassi animali - Il team di scienziati, grazie ad un complesso macchinario in grado di effettuare risonanze magnetiche nucleari, è riuscito ad individuare delle proprietà utili nel processo di produzione dei biocombustibili. Secondo gli esperti la diatomite è in grado di modificare e ridurre la struttura degli oli vegetali e dei grassi animali che a causa della loro elevata acidità non possono essere normalmente impiegati nella produzione di biodiesel convenzionali.La roccia rende il biodiesel molto più green - Grazie alla Diatomite infatti si andrebbero ad eliminare gli acidi grassi rendendo il biodiesel molto più green di quello attuale. Ospitato dalla Facoltà di Chimica dell’Università tedesca di Lipsia, uno dei responsabili della ricerca ha potuto completare lo studio, analizzando ulteriormente le proprietà della Diatomite e dichiarato che questa roccia ha le carte in regola per rivoluzionare il settore dei biocombustibili.

 

(Redazione Tiscali)