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730 precompilato, ok dalla commissione Finanze del Senato

 

Voto a favore anche di Forza Italia e Lega, si astiene il Movimento 5 Stelle. Il presidente Marino: "Cambio radicale nel rapporto tra Fisco e contribuenti"

 

MILANO - Disco verde della commissione Finanze del Senato allo schema di decreto legislativo sulla semplificazione fiscale che prevede, tra le altre novità, il 730 pre-compilato. Il presidente della commissione, Mauro Maria Marino (Pd) riferisce che hanno votato a favore anche Forza Italia e Lega mentre il M5S si è astenuto.

Marino sottolinea che il decreto comporterà un "cambio radicale" nei rapporti tra fisco e contribuenti a partire dal prossimo anno. Per i lavoratori dipendenti e pensionati sarà infatti l'Agenzia delle Entrate a compilare, per buona parte, la dichiarazione dei redditi, restando in capo ai contribuenti la verifica delle notizie e l'integrazione ove necessario.

"La commissione ha approfondito tutte le tematiche poste in termini di adempimenti dei contribuenti e organizzazione dell'agenzia, ascoltando tutti i soggetti interessati, in rapporto di collaborazione con il governo" ha detto Marino, aggiungendo che "alla fine è risultato un buon testo equilibrato. La sfida è certamente notevole: il carattere sperimentale della novità sarà da sprone al parlamento a seguirne con attenzione l'attuazione e a tutti gli operatori e soggetti coinvolti per un suo pieno successo".

Per il presidente della commissione, "la procedura rinforzata del doppio parere ha funzionato bene". In particolare "sul tema dei Caf la commissione aveva indicato delle modifiche in una prima fase. Nella nuova redazione, il governo ha finito per escludere geometri e tributaristi dai soggetti di cui i Caf possono avvalersi" per affrontare le complesse questioni fiscali. Ma la commissione è tornata sul punto, proprio dopo aver sentito le parti coinvolte in causa in numerose audizioni, ed ha chiesto al governo di rivedere tale norma. "Dò atto al sottosegretario Baretta - riferisce ancora Marino - di avere dato disponibilità a rivedere la questione nei termini suggeriti dalla commissione. Identica sollecitazione per i Caf datoriali e i vincoli previsti per i centri di assistenza fiscale". Ora all'esecutivo spetta accettare questa richiesta di modifica, e tutto lascia intendere che ciò possa avvenire, e pubblicare in Gazzetta Ufficiale il decreto.

 

(La Repubblica)