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AranSegnalazioni - Newsletter n. 6 del 25/3/2022

È on-line il nuovo “Rapporto semestrale dell’Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti”

 

Il nuovo “Rapporto semestrale Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti” analizza nella prima sezione la retribuzione complessiva dei dipendenti contrattualizzati Aran nella sua composizione, disaggregata in macro voci:

-      la retribuzione base che comprende le voci retributive dovute ai singoli dipendenti per il fatto stesso di appartenere ad un certo comparto e di essere inquadrati ad un determinato livello;

-      le indennità fisse – come le indennità di amministrazione o di comparto o professionali - che include voci largamente assimilabili a quelle della retribuzione fissa, in quanto percepite da tutto il personale, con valori spesso graduati in base alle categorie di inquadramento;

-      le indennità variabili che remunerano istituti usualmente legati ad una specifica prestazione o un impegno aggiuntivo e che sono richieste solo ad una parte del personale;

-      la premialità che raccoglie gli istituti legati alla premialità collettiva e individuale;

-      la responsabilità che comprende gli istituti destinati a quote limitate di personale che tendono a valorizzare maggiori responsabilità e professionalità – come nel caso delle indennità di funzione per le posizioni organizzative e le retribuzioni di posizione, le indennità di incarico e di coordinamento o di responsabilità professionale;

-      infine gli straordinari istituto quasi desueto e poco rilevante.

La fotografia che ne risulta evidenzia il forte peso delle componenti stabili (retribuzione base e indennità fisse), con variazioni che oscillano fra il 72% degli Enti pubblici non economici, l’80% delle Agenzie fiscali fino a circa il 95% per Scuola Ricerca e Università.

La seconda parte esamina l’andamento della quota dedicata alla premialità con particolare riferimento ai comparti che presentano valori più elevati, anche se variabili, con percentuali comprese fra il 12% e il 14% della retribuzione complessiva per il comparto delle Agenzie fiscali e gli Enti pubblici non economici, e gli altri comparti che destinano agli istituti legati alla premialità collettiva e individuale cifre più modeste, con quote fra il 5% e il 7%. La sezione finale nell’indagare circa la possibile correlazione fra valori retributivi più elevati e una quota di premialità più consistente rileva una buona associazione fra le due entità in quasi tutti i comparti; invece, l’ipotesi che una buona dinamica retributiva favorisca l’innalzamento della premialità non trova affermazione dalle risultanze dei dati.

La seconda sezione del Rapporto approfondisce, come di consueto, la dinamica registrata per le retribuzioni contrattuali dei settori pubblici e privati. Si tratta di un focus specifico che prende in considerazione gli andamenti delle sole voci retributive con importi “tabellati” definiti nel contratto nazionale. I dati delle retribuzioni contrattuali del settore privato e della pubblica amministrazione di questa sezione, sono aggiornati al comunicato stampa Istat del 28 aprile 2022, che riporta le informazioni del primo trimestre dell’anno.

Con uno sguardo al passato, la variazione cumulata per il periodo 2013/2022 restituisce una crescita delle retribuzioni contrattuali per l’intera economia del +9,8%, di cui il +11,5% per il complesso del settore privato (+13,2% industria +9,7% per i servizi privati); +6,1% per il complesso della pubblica amministrazione (+8,0% per il personale non dirigente delle forze armate e dell’ordine; +4,7% per il personale non dirigente rappresentato dall’Aran quale parte datoriale. La variazione cumulata dell’inflazione per il decennio considerato è pari al +11,8%.

Volgendosi al futuro, data la tempistica dei rinnovi contrattuali, i meccanismi di determinazione degli incrementi attualmente seguiti e considerata la persistenza della spinta inflazionistica, a fine 2022 si stima si giungerà ad una perdita di potere d’acquisto valutabile in quasi cinque punti percentuali.

 

(ARAN)

 

 

AranSegnalazioni

 

 

Newsletter n. 6 del 25/3/2022

 

 

 

 

 

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Attività istituzionale dell'Agenzia

 

 


Pubblicazioni
Presentazione Rapporto Aran-Università di Milano su: "La contrattazione integrativa nelle pubbliche amministrazioni italiane dopo i rinnovi dei contratti collettivi nazionali di comparto per il triennio 2016-2018"

Martedì 29 marzo 2022 alle ore 15:00 si terrà, su piattaforma Zoom, la Presentazione del Rapporto Aran-Università di Milano su: "La contrattazione integrativa nelle pubbliche amministrazioni italiane dopo i rinnovi dei contratti collettivi nazionali di comparto per il triennio 2016-2018".

Per iscriversi e ricevere le credenziali Zoom, inviare una mail a ufficiostudi@aranagenzia.it, entro lunedì 28 marzo 2022.


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Attività negoziale
Sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – per l'Area della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il periodo 2016/2018

In data 11 marzo 2022 l'A.Ra.N. e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali rappresentative hanno sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – per l'Area della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il periodo 2016/2018.

Tale contratto riguarda i consiglieri e i referendari della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché i dirigenti di I e II fascia del ruolo speciale, tecnico amministrativo della Protezione Civile.

La firma del Contratto, avvenuta dopo i dovuti controlli da parte degli Organi competenti, costituisce un risultato particolarmente importante per la nuova Area delle Presidenza del Consiglio dei Ministri, in considerazione del fatto che con essa si conclude - per le aree dirigenziali - la fase contrattuale del periodo 2016-2018. Con il testo appena siglato, le parti hanno razionalizzato e semplificato le precedenti regole contrattuali, innovando quelle per cui nel tempo è intervenuto il legislatore. In tale ottica, l'accordo interviene sulle relazioni sindacali, su alcuni istituti del rapporto di lavoro quali ad esempio le ferie, la malattia, la responsabilità disciplinare.

Nello specifico, il Contratto definisce un nuovo e più funzionale sistema delle relazioni sindacali, introduce misure a tutela dei dirigenti con gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, a tutela delle donne vittime di violenza, nonché ferie e riposi solidali in favore di dirigenti che debbano assistere figli minori bisognosi di cure. È stato anche rivisto e aggiornato il codice disciplinare.

Per quanto concerne l'assetto economico, invece, il nuovo contratto consentirà di riconoscere aumenti medi a regime del 3,48%, in linea con gli incrementi percentuali riconosciuti ai comparti ed alle aree della P.A. nel triennio 2016-2018. Una parte degli incrementi retributivi è stata finalizzata alla retribuzione di risultato, al fine di premiare i dirigenti che conseguono più elevate valutazioni della performance

 

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Orientamenti applicativi
Comparto Funzioni Centrali

Con riferimento alle modalità di giustificazione dei permessi studio, è applicabile l'art. 46 del CCNL comparto Funzioni Centrali 2016-2018 nell'ipotesi di lezioni e-learning rese da Università non telematiche le quali hanno dovuto approntare una peculiare didattica a distanza (ad es. modalità e-learning, live streaming, webinar, ecc...) per far fronte all'emergenza pandemica da Covid-19? 

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Orientamenti applicativi
Comparto Funzioni Centrali

È applicabile l'esonero del periodo di prova ai sensi dell'art. 14 del CCNL comparto Funzioni Centrali 2016/2018 nel caso di dipendente assunto con rapporto di lavoro a tempo determinato e parziale che ha maturato un'esperienza lavorativa presso un'altra Amministrazione Pubblica?

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Orientamenti applicativi
Comparto Istruzione e Ricerca

Le risorse destinate ai corsi di recupero sono vincolate o possono essere utilizzate per altre attività? 

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Orientamenti applicativi
Comparto Istruzione e Ricerca

L'art.2, comma 2, lett. A, punto a2) dell'Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero firmato il 2.12.2020 riguardante la vigilanza sui minori durante i servizi di refezione si applica solo ai convitti e agli educandati?

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Orientamenti applicativi
Comparto Istruzione e Ricerca

Il permesso breve di cui all'art. 16 del CCNL Scuola del 29.11.2007 deve essere calcolato sul solo orario di lavoro (inteso unicamente come orario di lezione) che il docente interessato presta nel giorno richiesto o anche sulle ore prestate per il Collegio dei docenti "Attività funzionali all'insegnamento"?

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Sezione Giuridica

 

 


Dipartimento della funzione pubblica
Osservatorio nazionale lavoro agile - Costituzione Commissione tecnica
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Il Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta con
decreto dell'8 marzo scorso, ha nominato la Commissione tecnica dell'Osservatorio nazionale del lavoro agile composta da 14 membri selezionati tra professionisti che operano nel mondo del lavoro tra cui il Presidente dell'Aran Antonio Naddeo, mentre il ruolo di coordinatore è stato affidato al Professore Michele Tiraboschi, ordinario di Diritto del lavoro dell'Università di Modena. La Commissione così come evidenziato dal Ministro, ha il mandato di definire e implementare l'attuazione e le modalità del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche a regime nella fase post emergenziale, ma anche di valorizzare pienamente le peculiarità proprie dell'istituto anche attraverso gli investimenti nello sviluppo delle competenze del personale previsti dal Piano strategico "Riformare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese".


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Governo
Decreto Presidente Consiglio Ministri-del 23 dicembre 2021 recante "Riparto delle risorse del fondo per la progressiva armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale appartenente alle aree professionali e del personale dirigenziale dei Ministeri
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
È stato pubblicato, nella
Gazzetta Ufficiale n. 59 dell'11 marzo 2022, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 dicembre 2021, recante "Riparto delle risorse del fondo per la progressiva armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale appartenente alle aree professionali e del personale dirigenziale dei Ministeri". Il provvedimento stabilisce le misure dell'indennità di amministrazione spettante al personale di dette amministrazioni, incrementate dagli importi annui lordi con le decorrenze ivi stabilite, ciò al fine di armonizzare progressivamente i trattamenti economici accessori del personale appartenente alle aree professionali dei Ministeri; i suddetti incrementi saranno recepiti nei rinnovi contrattuali.

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Corte di Giustizia Europea
CE Sez. 3, 10 febbraio 2022 n. 485-C - Divieto di discriminazione basata sulla disabilità - Obbligo di riassegnazione ad un altro posto di lavoro
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Con sentenza del 10 febbraio 2022, la Corte di Giustizia Europea ha chiarito che un lavoratore disabile, compreso quello che svolge un tirocinio post-assunzione, che sia dichiarato inidoneo ad esercitare le funzioni essenziali del posto da lui occupato può beneficiare della riassegnazione ad un altro posto per il quale dispone delle competenze, delle capacità e delle disponibilità richieste. In particolare la Corte ha stabilito che: "L'articolo 5 della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, deve essere interpretato nel senso che la nozione di «soluzioni ragionevoli per i disabili», ai sensi di tale articolo, implica che un lavoratore, compreso quello che assolve un tirocinio post-assunzione, il quale, a causa della sua disabilità, sia stato dichiarato inidoneo ad esercitare le funzioni essenziali del posto da lui occupato, sia destinato ad un altro posto per il quale dispone delle competenze, delle capacità e delle disponibilità richieste, a meno che una tale misura non imponga al datore di lavoro un onere sproporzionato".

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Corte dei conti
Sezione controllo Piemonte - Delibera n. 34/2022 
Enti Locali - Divieto liquidazione compensi dipendenti enti locali componenti commissione concorsi
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Il Collegio, in relazione alla richiesta di parere concernente la corresponsione, in favore dei membri interni di commissione di concorso per il reclutamento di personale pubblico indetto da un ente locale, del compenso stabilito dagli artt. 13 e 14 L. 19 giugno 2019, n. 56, in deroga al principio di onnicomprensività, evidenzia che: "In modo condivisibile la giurisprudenza contabile ha affermato che, a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 162/2019, trova applicazione solo nei confronti delle amministrazioni statali e degli enti pubblici (non economici) nazionali la deroga al principio di onnicomprensività di cui all'art. 24, comma 3, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165/2001, prevista dall'art. 3, comma 14, L. n. 56/2019, trattandosi, quest'ultima, di norma eccezionale e, dunque, di stretta interpretazione, non suscettibile di interpretazione estensiva, né analogica, in ossequio al divieto contenuto nell'art. 14 delle disposizioni preliminari al Codice civile (ex multis Sez. contr. Puglia, n. 174/2021/PAR; Sez. contr. Lombardia, n. Corte dei conti, Sez. Piemonte).

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Corte dei conti
Sezione Centrale Appello Sentenza n.78/2022 
Pubblico Impiego - La prescrizione di cinque anni per danno erariale matura da quando si ha conoscenza dell'illecito
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Il Collegio, ritiene che la regola generale sia che il fatto dannoso non si perfeziona con il comportamento tenuto dal pubblico dipendente in difformità da quello previsto dalle norme, circostanza questa attinente alla condotta, ma dal momento in cui, "verificandosi le conseguenze di quella condotta, si realizza l'eventus damni - quale effettivo depauperamento del patrimonio pubblico - e si abilita il Requirente all'esercizio dell'actio damni. Ora, una tale regola generale, a parere dei giudici contabili, "va inevitabilmente incontro a deroghe nelle non infrequenti ipotesi di "occultamento doloso", in tali evenienze, integranti di norma condotte penalmente rilevanti, il legislatore ha voluto affermare la regola della decorrenza della prescrizione dal momento della conoscenza effettiva del danno a ragione del dolo, in luogo del principio della "conoscibilità obiettiva" dello stesso. E la giurisprudenza contabile si è poi spinta oltre, ampliando il concetto di occultamento doloso del pregiudizio e facendo coincidere il comportamento causativo della lesione con l'occultamento stesso" (ex multis Corte dei conti, Sez. terza centrale di app., 15 marzo 2002, n. 98/A).

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Corte dei conti
Sezione Autonomie Sentenza n. 4/2022 
Applicabilità divieti assunzionali per Enti dissestati e strutturalmente deficitari ex art. 90 c.1 d.lgs 267/2000
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La questione di massima era stata sollevata dalla Corte dei Conti, Sez. Contr. Liguria, del. n. 2/2022, ai sensi dell'art. 6, comma 4, del d.l. 174/2012,  in relazione all'interpretazione dell'art. 90, comma 1, del d.lgs. n. 267/2000 nella parte in cui vieta agli enti dissestati e strutturalmente deficitari, di assumere collaboratori con contratto a tempo determinato, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo a supporto degli organi politici, se tale divieto debba ritenersi esteso anche agli enti che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, durante l'intero arco temporale di attuazione del piano di risanamento"
I magistrati contabili della sezione Autonomie hanno enunciato il seguente principio di diritto: "il divieto di cui all'art. 90, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, riguardante gli enti locali dissestati o strutturalmente deficitari, non può essere esteso anche agli enti locali che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, salvo i casi in cui questi ultimi si trovino in condizioni di deficitarietà strutturale ai sensi dell'art. 242 del TUEL".

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Sezione Economica

 

 


Ministero dell'Economia e delle Finanze - Ragioneria Generale dello Stato
La spesa pubblica in Europa – anni 2010/2020
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Il documento presenta l'analisi per funzione della spesa pubblica per i Paesi membri dell'Unione europea (UE27) per gli anni 2010-2020, considerando sia l'analisi economica sia la classificazione COFOG, attraverso un dettaglio analitico della spesa, che associa l'aspetto funzionale alla sua declinazione secondo la natura economica. Ulteriori approfondimenti di tipo metodologico in materia sono contenuti anche nelle precedenti edizioni di questa pubblicazione, disponibili sul sito RGS. Al fine di offrire una rappresentazione complessiva della spesa pubblica italiana è stato, inoltre, effettuato un esercizio di stima per le funzioni fino al 2024.

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Banca d'Italia
Il personale degli enti territoriali. Il Mezzogiorno nel confronto con il Centro Nord
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
L'Occasional paper della collana Questioni di Economia e Finanza (n. 677) analizza i cambiamenti che hanno interessato il personale degli enti territoriali del Mezzogiorno tra il 2008 e il 2019, confrontandoli con quelli avvenuti nel Centro Nord. Nel periodo esaminato vi è stato un processo di convergenza tra le due aree in termini di dotazione di personale e di costi; tuttavia, permangono forti differenze nelle caratteristiche dei dipendenti in termini di anzianità, titolo di studio, qualifiche professionali e tipologie contrattuali. Le competenze possedute dal personale negli enti del Mezzogiorno risultano oggi meno adeguate rispetto al resto del Paese per fronteggiare le sfide poste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

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Ministero dell'Economia e delle Finanze - Ragioneria Generale dello Stato
Bilancio in breve 2022/2024
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato la legge di bilancio, documento a carattere divulgativo che illustra: lo scenario programmatico di finanza pubblica in cui si colloca la legge di bilancio per il triennio 2022-2024 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234), presenta il quadro finanziario del bilancio dello Stato e descrive l'allocazione degli stanziamenti tra aggregati che riflettono le funzioni e gli obiettivi perseguiti attraverso la spesa statale.

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BCE
Bollettino economico n. 2/2022
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia avrà un impatto rilevante sull'attività economica e sull'inflazione, attraverso il rincaro dell'energia e delle materie prime, le turbative del commercio internazionale e il peggioramento del clima di fiducia. Nello scenario di base delle proiezioni macroeconomiche formulate a marzo 2022 dagli esperti della BCE, che incorporano una prima valutazione delle implicazioni della guerra in Ucraina, la crescita del PIL è stata rivista al ribasso per il breve termine a causa del conflitto. L'inflazione ha continuato a rivelarsi superiore alle attese e i rincari sono inoltre divenuti più generalizzati. Lo scenario di base delineato per l'inflazione nelle nuove proiezioni degli esperti ha subito una significativa revisione al rialzo. Le aspettative di inflazione a più lungo termine desunte da una serie di misure si sono riancorate all'obiettivo di inflazione della BCE. Il Consiglio direttivo considera sempre più probabile che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% nel medio periodo.

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ISTAT
Prezzi al consumo – febbraio 2022
Segnalazione da U.O. Studi e analisi compatibilità
Nel mese di febbraio 2022, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua (da +4,8% del mese precedente). L'accelerazione dell'inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +38,6% di gennaio a +45,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +22,9% a +31,3%), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +2,2% a +3,1%) sia non lavorati (da +5,3% a +6,9%); i prezzi dei Beni energetici regolamentati, anche nel mese di febbraio, risultano quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021 (stabili a +94,6%). Su base annua accelerano in misura ampia i prezzi dei beni (da +7,0% a +8,6%), mentre rimangono stabili quelli dei servizi (a +1,8%); si allarga quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -5,2 punti percentuali di gennaio a -6,8). L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +4,3% per l'indice generale e a +1,3% per la componente di fondo. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,8% su base mensile e del 6,2% su base annua (da +5,1% di gennaio), confermando la stima preliminare.

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Osservatorio Internazionale

 

 


OCSE
OECD Economic Outlook, Interim Report - Economic and Social Impacts and Policy Implications of the War in Ukraine
Segnalazione da Direzione Contrattazione 1
L'effetto della guerra in Ucraina sui paesi dell'OCSE sarà profondo. Il costo umanitario è già altissimo in quanto milioni di persone stanno fuggendo dalla zona di guerra. Il rapporto intermedio "OECD Economic Outlook, Interim Report -  Economic and Social Impacts and Policy Implications of the War in Ukraine" pubblicato dall'OCSE si concentra sulle potenziali conseguenze economiche e sociali della guerra. La guerra dovrebbe rallentare la ripresa globale dalla pandemia di COVID-19 e aumentare ulteriormente l'inflazione in tutto il mondo. Il rapporto evidenzia i seguenti 3 punti chiave su cui i governi sono chiamati ad agire: 
- Necessario supporto per i rifugiati; 
- Crescita economica più debole, maggiore inflazione; 
- Aumento dei prezzi di energia e cibo, maggior debolezza delle fasce più povere della popolazione. 
Già più di 3 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina ed altre ondate di rifugiati sono previste nelle prossime settimane. Finora, i rifugiati sono andati principalmente in un piccolo numero di paesi vicini. La condivisione degli oneri e il sostegno dell'UE ai principali paesi ospitanti saranno necessari affinché il sostegno sia fornito in modo più efficace e sostenibile. Inoltre, l'OCSE stima che la crescita economica globale potrebbe essere più di 1 punto percentuale inferiore quest'anno rispetto a quanto previsto prima del conflitto, mentre l'inflazione, già alta all'inizio dell'anno, potrebbe essere superiore a quella stimata precedentemente. In aggiunta, con la Russia che fornisce circa il 16% del gas naturale mondiale e l'11% del petrolio, i prezzi dell'energia sono aumentati in modo allarmante. L'Europa in particolare è fortemente dipendente dal gas e dal petrolio russi. I prezzi spot del gas in Europa sono ora più di 10 volte superiori rispetto a un anno fa, mentre il costo del petrolio è quasi raddoppiato nello stesso periodo. Lo shock dei prezzi rischia di aumentare la povertà e di interrompere la produzione di beni e servizi in tutto il mondo. In ultimo, anche i prezzi delle materie prime sono aumentati notevolmente. Ciò è dovuto anche al fatto che la Russia e l'Ucraina sono importanti produttori di grano, fertilizzanti e metalli utilizzati nell'industria come nichel e palladio. Se da una parte le interruzioni di frumento, mais e fertilizzanti rischiano di aumentare sia la fame che l'insicurezza alimentare in tutto il mondo, (in particolare nei mercati emergenti e nei paesi a basso reddito) dall'altra l'impennata dei prezzi dei metalli potrebbe influenzare un'ampia gamma di settori come la produzione di aeromobili, automobili e chip. 

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EUROFOUND
Overtime in Europe: Regulation and practice
Segnalazione da Direzione Contrattazione 1
L'orario di lavoro costituisce un elemento fondamentale della vita lavorativa e la sua regolamentazione è stata al centro di dibattiti politici, economici e sociali a livello nazionale e comunitario. Per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, la direttiva dell'Unione Europea in merito all'organizzazione dell'orario di lavoro impone a tutti gli Stati membri di garantire norme minime in materia di organizzazione dell'orario di lavoro che comprendono durata massima settimanale (fissata a 48 ore), periodi minimi di riposo e pause, ferie annuali e aspetti relativi al lavoro notturno ed al lavoro su turnazioni. Il rapporto pubblicato da Eurofound ed intitolato "Overtime in Europe: Regulation and practice" offre una panoramica comparativa di come il lavoro straordinario è regolamentato e definito sia dalla legge che dai singoli contratti collettivi nazionali negli Stati membri dell'UE, Norvegia e Regno Unito. In aggiunta esamina i limiti di tale regolamentazione e la percezione dei lavoratori in merito alla retribuzione per la prestazione di lavoro straordinario. Tutti gli Stati membri dispongono di un quadro giuridico per disciplinare l'orario di lavoro massimo ma mentre in alcuni paesi il lavoro straordinario è visto come una parte normale delle mansioni dei dipendenti per le quali ci si aspetta che il lavoratore si renda disponibile, in altri, invece, lo straordinario è considerato un eccezione da autorizzare solo in circostanze specifiche. Lo studio evidenzia che gli straordinari, cosi come le lunghe giornate di lavoro, hanno effetti dannosi sulla salute fisica e mentale del lavoratore e sono fattori di rischio. Infatti, maggiore è l'esposizione, maggiore è il rischio. I settori maggiormente colpiti dal lavoro straordinario sono i seguenti: sanità, assistenza sociale, estrazione mineraria, produzione, trasporto e stoccaggio, edilizia e istruzione. La crisi del COVID-19 potrebbe aver accentuato i rischi associati, poiché i lavoratori sono stati incoraggiati a fare gli straordinari per compensare potenziali perdite di produttività. Con la crescita del lavoro a distanza a seguito della pandemia, anche il modo in cui vengono registrati gli orari di lavoro sta cambiando e spesso le ore aggiuntive costituiscono "straordinari grigi" invisibili. Le disposizioni per il diritto alla disconnessione introdotte in alcuni paesi saranno un mezzo importante per affrontare questa sfida. 

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