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Il mattone degli italiani: meno case popolari e più villini

 

Nel 2013 lo stock immobiliare è salito dell'1% sull'anno prima, a 66,6 milioni di unità. La rendita catastale complessiva è di quasi 37 miliardi. Il segmento popolare cala del 5%, salgono le abitazioni civili, quelle signorili e i villini

 

MILANO - Meno case popolari, più villini, abitazioni signorili e di tipo civile. Nel complesso, 37 miliardi di rendita catastale e un patrimonio immobiliare in crescita dell'1%, oltre quota 66 milioni di unità, tra il 2012 e il 2013. E' la fotografia che il catasto ha scattato al mattone degli italiani, aggiornata al 2013.

Come riporta l'Agenzia delle entrate, l'anno scorso sono diminuite del 5% le unità immobiliari classificate come abitazioni ultrapopolari e aumentano le abitazioni di tipo civile (+1,6%), signorile (+1,4%) e i villini (+1,4%).

I dati contenuti nelle Statistiche catastali, la pubblicazione realizzata dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate in collaborazione con la Direzione Catasto e Cartografia, riguardano i Comuni capoluogo e le Province italiane, incluse quelle autonome di Trento e Bolzano che gestiscono in proprio gli archivi censuari del Catasto.

Al netto dei beni non censibili, lo stock immobiliare tricolore aumenta dell'1% rispetto al 2012, raggiungendo quota 66.637.854 unità. Gli immobili a destinazione residenziale aumentano di circa 170mila, per un totale di 34,6 milioni, mentre quelli adibiti ad ufficio registrate sono 662.550. In particolare, per quanto riguarda il settore residenziale, nel 2013 sono aumentate le abitazioni censite nelle categorie A1, A2, A3 (abitazioni signorili, civili e di tipo economico) e A7 (villini), mentre sono diminuite di circa il 5% le abitazioni di tipo popolare e ultrapopolare (A5 e A6) e di circa l'1% le abitazioni di particolare pregio (categoria A9). La superficie media delle abitazioni censite negli archivi risulta essere di circa 116 metri quadri.

Sempre nel 2013, la rendita catastale complessiva attribuita allo stock immobiliare italiano ammonta a quasi 37 miliardi di euro: 16,6 miliardi provengono dagli immobili censiti come abitazioni, 10,8 dagli immobili a destinazione speciale (categoria D), quasi 6 miliardi da negozi, locali di deposito, box e posti auto (categoria C), 1,5 dagli uffici (categoria A/10), 1,3 dagli immobili ad uso collettivo (categoria B) e 0,7 dagli immobili a destinazione particolare (categoria E).(La Repubblica)