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Lavoro, dipendente licenziato in Sardegna per un like su Facebook

 

Per la Cs&D l'azione del lavoratore viola "gli obblighi contrattuali di diligenza, correttezza, buona fede e lealtà". Il caso segue a distanza di pochi giorni quello della Nestlè a Perugia

 

Lavoro, dipendente licenziato in Sardegna per un like su FacebookMILANO - Un commento sgradito su Facebook come giusta causa per un licenziamento. E' la linea che ultimamente hanno deciso di sposare alcune aziende dalla Nestlè, che poi è tornata sui sui passi, alla sarda Cs&D. Quest'ultima ha licenziato un dipendente per aver messo un like (come dire "mi piace", ndr) su un post di Facebook che il datore di lavoro ha ritenuto "denigratorio e diffamatorio".

Una vicenda che - appunto - segue di alcuni giorni un analogo fatto accaduto a Perugia alla Nestlè dove, però, dopo un confronto con i sindacati, l'azienda ha deciso di far rientrare invece il licenziamento della dipendente per un post su Facebook, per lei solo un provvedimento disciplinare.

In Sardegna, Marco Pinna, 40 anni, responsabile del reparto distribuzione ortofrutta della Cs&D, di cui è presidente del Cda Alberto Cellino, fratello dell'ex presidente del Cagliari Calcio, Massimo, nelle scorse settimane - ha anticipato il quotidiano L'Unione Sarda - ha postato un "mi piace" ad un commento di un suo ex collega, oggi pensionato, che poteva avere attinenze con l'azienda stessa.

Ha scritto "una storia di fantasia", ha spiegato il lavoratore, ma l'azienda non ha comunque gradito e fatto scattare una prima contestazione disciplinare nella quale si sottolineano "la manifesta violazione degli obblighi contrattuali di diligenza, correttezza, buona fede e lealtà", invitandolo a far pervenire "sue giustificazioni scritte entro cinque giorni". E' quanto il dipendente fa tramite il suo avvocato, ma le sue parole non bastano e così dal 30 ottobre è stato licenziato.

 

(La Repubblica)