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Una proposta di contro-Stabilità: ecco come spendere meglio i soldi pubblici

 

Le associazioni riunite nella campagna Sbilanciamoci! ritengono indispensabile l'accelerata sul reddito minimo di cittadinanza: con uno stanziamento di 4 miliardi si può dare sollievo (500 euro al mese) a oltre 700mila persone. Patrimoniale e aumento della tassazione per i redditi alti, sgravi Irpef per i primi scaglioni

 

MILANO - Postare una voce di 4 miliardi, rimodulando la spesa pubblica, per introdurre una sperimentazione del reddito minimo garantito da 500 euro al mese per oltre 700mila persone. E' solo una delle tante indicazioni che emergono dalla contro-manovra di Sbilanciamoci, una campagna animata da 48 organizzazioni che opera dal 1999 "a favore di un'economia di giustizia e di un nuovo modello di sviluppo fondato sui diritti, l'ambiente, la pace". Da Actionaid a WWf, passando per AltrEconomia, Emergency, Altromercato, Caritas e Arci, sono molte le adesioni raccolte.

Come in passato, anche nel 2014 Sbilanciamoci presenta la sua versione di manovra finanziaria. Una proposta da 27 miliardi, a saldo zero, fatta di 84 punti. "Che rispetta l'obbligo del pareggio di bilancio, pur proponendone l'abolizione", perché non è solo la quantità di risorse pubbliche la variabile che condiziona l'impianto della Stabilità, "ma il modello di economia, di società e di democrazia che si ha in mente", riassumono i proponenti in un documento di sintesi pubblicato su sbilanciamoci.org.

Le proposte

Un fisco equo: La sintesi è redistribuire l'imposizione "dai poveri ai ricchi e dal lavoro a patrimoni e rendita".

Irpef: ridurre di un punto le aliquote sui primi due scaglioni, e aumentarle di tre punti sul quarto e quinto, creandone un sesto, oltre 100mila euro, con aliquota al 50%. "Si propone l'aumento di 100 euro delle detrazioni Irpef su redditi da lavoro e pensioni, l'abolizione del regime di tassazione separata per le rendite finanziarie (attualmente al 26%) e della cedolare secca sugli affitti a canone libero (oggi al 21%), con assoggettamento di questi redditi all'Irpef".

Iva: riportare l'aliquota dal 22 al 21%.

Patrimoniale: Si propongono aliquote progressive, che nella componente immobiliare operi una redistribuzione a parità di gettito (sostanzialmente esentando i ceti bassi), mentre nella componente finanziaria generi entrate aggiuntive per 4 miliardi (2 dalle famiglie e 2 dalle imprese). La franchigia sulla tassa di successione verrebbe ridotta a 100mila euro con, anche in questo caso, aliquote di tassazione crescenti con la ricchezza.

Gli interventi su Irpef e Iva proposti costerebbero rispettivamente 0,9 e 4 miliardi, mentre la tassazione di patrimoni e successioni genererebbe equivalenti entrate aggiuntive.

Altre risorse potrebbero arrivare, tra le altre cose, dalla "tassazione aggiuntiva sui capitali già scudati (5 miliardi), la revoca del condono sui concessionari di videogiochi (2,1 miliardi), il rafforzamento della tassa sulle transazioni finanziarie (0,8 miliardi), la tassazione degli immobili tenuti vuoti (400 milioni), misure di contrasto al canone nero e irregolare (250 milioni), la tassazione dei profitti del settore del lusso (200 milioni) e nocivi, come l'emissione di Co2 delle auto (500 milioni)".

Tagli: Tra le altre cose, gli stanziamenti per le scuole private (471,9 milioni) dovrebbero saltare, così come parte dei fondi "Grandi infrastrutture strategiche dannose per l'ambiente" (1,5 miliardi). Da rivedere le convenzioni con le strutture sanitarie private, "che generano molti sprechi e abusi (1 miliardo)" così come il "bonus bebè (202 milioni) a vantaggio della riduzione delle rette per gli asili pubblici". Dalle forze armate, dai Cie e dagli investimenti in armamenti (come gli F-35 e i sommergibili U-212) si prevedono altri risparmi.

Spese "buone": Nella contro-Finanziaria, "4 miliardi sono destinati ad un Piano di investimenti pubblici per creare occupazione nel settore dei trasporti ferroviari locali, stabilizzare il personale paramedico precario, assumere figure professionali stabili per combattere gli abbandoni scolastici e mettere in sicurezza il nostro territorio. 900 milioni sono invece destinati a finanziare la ricerca di base e applicata con l'istituzione di un Fondo venture capital 'Industrial Compact 2020: industrializzazione della R&S'. Si propone inoltre di attribuire le risorse messe a bilancio per il credito di imposta a favore delle imprese che investono in ricerca ai bilanci degli enti di ricerca pubblici nazionali (costo zero)".

Redditi: Oltre ai 500 euro per una buona fetta di popolazione in povertà, le associazioni scrivono: "Siamo consapevoli che il finanziamento di un vero e proprio reddito di cittadinanza richiederebbe la rivisitazione dell'intero sistema delle politiche del lavoro, sociali e fiscali e un investimento ingente, improbabile nell'attuale contesto economico e politico, ma riteniamo fondamentale l'inizio di una sperimentazione di questo tipo, mancante in Europa, soltanto in Italia e Grecia".

Cultura e scuola: Oltre ad alcuni 'piccoli' interventi per le attività culturali e la produzione musicale, "per migliorare il sistema di istruzione pubblico si propone di varare una piano ventennale per l'edilizia scolastica (1 miliardo per il 2015), di finanziare la legge 440/97 (quella sull'offerta formativa, 300 milioni) e garantire il diritto allo studio (300 milioni), di promuovere progetti che favoriscano l'alternanza scuola-lavoro (200 milioni), di costituire un fondo per l'innalzamento dell'obbligo scolastico e per l'integrazione (200 milioni), di finanziare la promozione di progetti studenteschi (10 milioni) e la formazione di docenti curricolari per l'inclusione degli alunni con disabilità (20 milioni). 800 milioni sono destinati a incrementare il Fondo di finanziamento ordinario dell'università e 400 milioni a garantire la copertura totale delle borse di studio".

Casa: Sbilanciamoci ricorca che ci sono "700.000 domande di alloggi popolari non soddisfatte e 70.000 sentenze di sfratto ogni anno, aumentate a seguito degli effetti della crisi. 30 mila sono gli alloggi di edilizia residenziale pubblica non assegnati perché bisognosi di ristrutturazione. Si propone di investire di più nel recupero di immobili di proprietà pubblica per uso abitativo (1 miliardo) e nel sostegno sociale all'affitto (300 milioni) e di integrare il Fondo per la morosità incolpevole (300 milioni)"

Sviluppo verde, diritti sociali, sanità pubblica, inclusione sociale, finanziamento delle politiche di pace e circuito del commercio equo-solidale sono gli altri punti sui quali puntare.

 

(La Repubblica)