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Benzina, dopo l'Opec girandola di ribassi

 

Il mancato taglio alla produzione del cartello ha portato ribassi anche sulla rete di distribuzione, a cominciare da Eni che ha tagliato di 1,5 centesimi i prezzi raccomandati di benzina e diesel

 

Benzina, dopo l'Opec girandola di ribassiMILANO - Si è abbattuto con prepotenza anche sui mercati internazionali dei prodotti il mancato taglio del tetto produttivo dell'Opec nella riunione di ieri. Di fronte all'eccezionale calo delle quotazioni, la prima a muoversi con prontezza è stata Eni, con una sforbiciata di 1,5 cent/litro sui prezzi raccomandati di benzina e diesel.

Salvo un improbabile maxi-rimbalzo dei mercati, nella settimana entrante potremo assistere a una decisa reazione da parte di no-logo, gdo e full self h24, che potrebbero trascinare i prezzi praticati verso nuovi minimi. Le medie nazionali servite di benzina e diesel raggiungono, rispettivamente, 1,713 e 1,641 euro/litro (gpl a 0,691). Le punte sono per la verde fino a 1,774 euro/litro, il diesel a 1,696 e il gpl a 0,711.

Ma la reazione alla pompa è sempre troppo limitata: colpa delle accise

La situazione a livello paese (sempre in modalità servito), secondo un campione di stazioni di servizio check-up prezzi QE, vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall'1,688 euro/litro di Eni all'1,713 di Q8 (no-logo a 1,550). Per il diesel si passa dall'1,612 euro/litro di Eni all'1,641 di Tamoil (no-logo a 1,460). Il gpl, infine, è tra 0,669 euro/litro di Shell e 0,691 di Ip (no-logo a 0,657).

 

(La Repubblica)