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Panetta (Bankitalia): nei prossimi mesi crescita superiore alle previsioni

 

27 gennaio 2015



Imagoeconomica

Bankitalia vede rosa per il 2015. Confermando l’ottimismo di via Nazionale, già emerso negli ultime settimane, il vice direttore generale dell’istituto, Fabio Panetta, ha parlato oggi di crescita economica «significativamente superiore» alle ultime previsioni diffuse da Bankitalia, che per quest'anno ha fissato l'asticella del Pil a +0,4%, e per il 2016 o a +1,2 per cento. Nel bollettino economico precedente al Quantitative easing della Banca europea, Bankitalia aveva stimato un Pil di +0,4% nel 2015 e dell'1,2% nel 2016.

Cambio euro-dollaro tra i fattori della “correzione di rotta”

el suo intervento al convegno «L'Italia fuori dalla crisi nel 2015?», promosso dall'Aiaf, l’associazione degli analisti finanziari, Panetta ha spiegato la “correzione di rotta” anche con la mancata considerazione, nelle stime della banca centrale, del netto calo del cambio dell'euro. Ma decisivo sarà la politica di Quantitative esasing messa in campo dall’Eurotower, che contribuirà «in maniera significativa ad innalzare la crescita nel prossimo biennio».

Investimenti cruciali per rilancio italiano

Per dare forza alla ripresa e rilanciare l’economia italiana è comunque «cruciale» una ripresa degli investimenti. «Secondo le nostre stime - ha chiarito Panetta - quest'anno e il prossimo il ritorno alla crescita si svilupperebbe in parallelo con il rafforzamento dell'accumulazione di capitale: la contrazione degli investimenti si assottiglierebbe fino ad annullarsi nel corso del 2015, lasciando il posto a una crescita nel 2016».

Proseguire il processo di riforme in atto

In questo scenario, la spinta all'espansione degli investimenti e del reddito dovrà venire «dalla prosecuzione del processo di riforma economica e istituzionale in atto nel nostro paese». Per il vice direttore di Bankitalia, infatti, «la sfavorevole dinamica degli investimenti ha rappresentato fin dall'inizio della crisi un ostacolo alla crescita». Quanto alle misure espansive della Bce, queste saranno veramente efficaci solo se «accompagnate da progressi nel processo di riforma economica ed istituzionale», contribuendo «in misura significativa» al rilancio dell'economia reale.

Razionalizzare sostegno alle Pmi

Tra i fattori frenanti della ripresa, Panetta ha quindi citato il sostegno finanziario «troppo frammentato» alle piccole e medie imprese italiane, sollecitando una razionalizzaione delle stesse misure di sostegno. «Al contrario di quanto si è osservato in altri paesi - ha detto Panetta - , in Italia l'accresciuto intervento a sostegno delle condizioni finanziarie delle imprese, in particolare quelle piu' piccole, non si e' sviluppato all'interno di un quadro organico. Le misure messe in campo dai diversi governi sono state affidate a enti o soggetti operanti in maniera talora indipendente gli uni dagli altri».



(Il Sole 24 Ore)