News

Danimarca in difficoltà sul cambio, terzo taglio dei tassi in dieci giorni

 

29 gennaio 2015



La Danimarca interviene ancora sul costo del denaro, per la terza volta in dieci giorni. Per difendere il cambio la Banca centrale ha tagliato il tasso sui certificati di deposito di un ulteriore 0,15% a -0,50%, dopo il doppio -0,15% del 19 e del 22 gennaio. La mossa della Danmarks Nationalbank (Dnb) non è giunta del tutto in attesa, erano diversi gli analisti a prevedere ulteriori interventi dopo il Quantitative easing della Banca centrale europea, che ha spinto la moneta unica al ribasso sembrando avviata, in prospettiva, alla parità contro il dollaro.

La corona danese è nell'Erm II - è l'unica valuta a farne parte oggi - e si muove in un corridoio compreso tra 7,29252 e 7,62824 per un euro. Al momento l’euro ha toccato quota 7,44 mentre il livello di riferimento è 7,46038. La mossa della banca centrale danese fa tornare in auge, come nel caso della Svizzera, l'idea non certo nuova che le banche centrali abbiano ben pochi poteri sul mercato valutario.

Tutti i regimi di cambio rigidi e semirigidi sono sotto tensione: il rialzo del dollaro da una parte e la flessione dell'euro dall'altra hanno aperto una fase nuova. Quando il tasso di cambio diventa - come nel caso danese e quello svizzero - un obiettivo di politica monetaria, il paese deve infatti rinunciare a controllare l'inflazione con la leva dei tassi o ad avere la libertà di movimento dei capitali.



È l'”Impossibile trinità” che, come ricorda Stephen L. Jen di Slj Macro Partner potrebbe applicarsi anche alla stessa Unione monetaria: «I paesi di Eurolandia - spiega - sono obbligati a mantenere la libertà di movimento dei capitali e un tasso di cambio fisso (tra un paese e l'altro, attraverso la moneta comune, ndr), ma hanno perso il controllo sull'obiettivo di inflazione». Un problema che si manifesta con una dinamica dei prezzi diversa da paese a paese e che si sta trasformando in un incubo per i banchieri centrali di Francoforte.

Nel frattempo il tasso di disoccupazione della Danimarca è rimasto invariato per il quinto mese consecutivo a dicembre, attestandosi al 5%, lo stesso livello registrato a novembre. Il numero dei disoccupati a dicembre è salito a 132.400 , rispetto a 132.000 del mese precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile, tra 16-24 anni di età, è sceso al 3,2% a dicembre, dal 3,3% di novembre.



(Il Sole 24 Ore)