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"McDonald's, maxi evasione da un miliardo. In Italia sottratti 75 milioni"

 

La denuncia di alcune organizzazioni sindacali e di una Ong inglese. Canalizzando le royalty verso una piccola società lussemburghese, il colosso dei fast food riuscirebbe ad abbattere il conto da versare al Fisco. Nel Belpaese si potrebbero aggiungere 149 milioni di sanzioni, per un totale di 224 milioni. Richiesto l'intervento delle autorità Ue. La società italiana: "Mai avuto rapporti col Lussemburgo"

 

26 febbraio 2015

 

MILANO - I pochi euro che un consumatore paga per un panino a Milano, Parigi o Berlino finiscono diritti in Lussemburgo. Così McDonald's, il gigante americano degli hamburger, sarebbe riuscito a "evadere deliberatamente" oltre un miliardo di euro di tasse in Europa - e principalmente in Francia, Italia, Spagna e Regno Unito - nei cinque anni tra il 2009 ed il 2013.

 

Lo denuncia il rapporto "Unhappy Meal" pubblicato da una coalizione di sindacati del settore pubblico europeo (Epsu) e statunitense (Seiu), del turismo e del settore alimentare (Effat) e della Ong inglese War on Want, che lavora per la lotta alla povertà. Una pubblicazione che riceve la secca smentita da parte di McDonald's Italia, secondo la quale si tratta di informazioni del tutto infondate.

 

Il rapporto rivela in tutti i dettagli la strategia adottata dalla multinazionale del fast food, essenzialmente consistita nel trasferire la sede europea di McDonald's dalla Gran Bretagna alla Svizzera, usando un sistema di pagamenti di royalty (diritti per lo sfruttamento dei marchi e brevetti) incrociate intra-gruppo, tutti incanalati attraverso una minuscola filiale della "casa madre" svizzera, con sede in Lussemburgo.

 

Secondo la ricostruzione di sindacati e Ong, nei cinque anni tra il 2009 e il 2013 la struttura lussemburghese, che con soli 13 impiegati gestisce 3,7 miliardi di euro di profitti dallo sfruttamento delle royalty, ha pagato appena 16 milioni di tasse (pari ad una aliquota inferiore allo 0,45%). Lo studio dice che nel 2013 "McD Europe Franchising Sàrl e le sue controllate in Svizzera e Stati Uniti hanno iscritto a bilancio solo 3,3 milioni di tasse" e che "la quota di imposte riportata come 'versabile al Lussemburgo' da parte della McD Europe Franchising Sàrl è stata di un stupefacente 3.335,33 euro". A questo punto insinuano un dubbio: il tax rate effettivo (cioè il carico fiscale espresso in % sul fatturato) della società lussemburghese è troppo basso anche per le condizioni favorevoli già applicate dal Granducato e svelerebbe un probabile accordo tra le parti. Sarebbe un caso simile ai contratti (tax ruling) tra Fisco e multinazionali che hanno già fatto aprire procedure Ue per Apple, Fiat o Starbucks. Da lì la conclusione, riassunta dai dati in tabella, di una possibile elusione di un miliardo.

 

Le royalty ricevute da McD Europe Franchising Sàrl, le tasse contabilizzate, la stima del risparmio fiscale (2009-2013, mln euro)

 

Nel capitolo dedicato all'Italia, si sottolinea che il Belpaese è stato uno dei mercati Ue maggiormente dinamici nel corso dell'ultimo decennio. Ora conta su 500 negozi che hanno incassato oltre un miliardo a livello di sistema nel 2013. La stima è che tra il 2009 e il 2013 l'americana McDonald’s Development Italy, attraverso la filiale italiana, abbia girato 237,8 milioni in royalty. Se queste fossero state dirottate sul Lussemburgo, "McDonald's potrebbe essere in debito con il Fisco fino a 74,7 milioni di euro", ai quali si potrebbero aggiungere altri 149,3 milioni di potenziali sanzioni. Il conteggio totale arriverebbe così a 225 milioni. Una sintesi che McDonald's Italia "smentisce categoricamente", affermando "di aver mai avuto rapporti finanziari con alcuna società operante in Lussemburgo. Le supposizioni riportate dal rapporto - è scritto in una nota - non hanno nulla a che vedere con McDonald's Italia. Infatti, McDonald's Italia rispetta le normative vigenti e paga regolarmente le tasse in Italia. Pertanto il rapporto sopra menzionato è totalmente inesatto".

 

Vendite complessive di McDonald's, stima delle royalty, stima delle tasse risparmiate e sanzioni massime potenziali (2009-2013, mln euro)

 

Le organizzazioni chiedono "alla Commissione europea e alle autorità nazionali", ma anche "al neo formato Comitato speciale sulla tassazione del Parlamento europeo di analizzare nel dettaglio le pratiche tributarie di McDonald's e di prendere gli idonei provvedimenti". Dal canto suo, la società attraverso un portavoce ha spiegato alla stampa di aver rispettato tutte le regole fiscali applicabili: "Oltre a pagare le tasse sui profitti, versiamo significativi contributi sociali dei dipendenti, le imposte di proprietà sugli immobili, e tutte le altre tasse richieste dalla legge".

 

(La Repubblica)

 

 

Lavoro, nel 2014 irregolare il 64% delle aziende ispezionate

 

Pubblicato il rapporto sull'attivita di vigilanza del ministero con Inps e Inail: lo scorso anno controlli su 221.476 imprese, oltre 77mila i dipendenti totalmente in nero

 

26 febbraio 2015

 

MILANO - Nel 2014 sono state ispezionate 221.476 aziende, di cui sono risultate irregolari 142.132, il 64,1%, tasso in linea con quello dell'anno precedente. E' quanto emerge dal rapporto 2014 sull'attività di vigilanza di ministero del Lavoro, Inps ed Inail. I lavoratori totalmente in nero sono risultati 77.387, il 42,6% dei 181.629 irregolari.

 

L'ammontare dei contributi e dei premi evasi nel 2014, accertati ed oggetto di recupero, è pari a 1,508 miliardi di euro, in aumento del 6,1% rispetto al 2013 (1,421 miliardi di euro). In media, guardando agli anni precedenti - è stato spiegato - il 50% viene poi effettivamente incassato.

 

(La Repubblica)