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Padoan ottimista sulla ripresa. Squinzi si associa ma non si sbilancia

 

(Teleborsa) - L'Italia è pronta a ripartire? Sì, ma con un motore diesel.

Il 2015 non sarà l'anno della grande svolta, ma certamente un anno in cui verranno gettate le basi della ripresa futura. La conferma arriva dal numero uno di Confindustria Giorgio Squinzi, in occasione di un evento a Roma, dove ha espresso un “moderato ottimismo”, ma anche “cautela” sull'economia tricolore. “Stiamo assistendo a segnali promettenti di uscita dalla lunghissima crisi”, ha affermato Squinzi, paragonandola ad un “moderno Medioevo”, ma ha avvertito che ”la ripresa rimane lenta, fragile e asimmetrica”. Le stime dell'associazione di Viale dell'Astronomia, d'altronde, indicano un +0,2% di PIL per l'Italia a fornte di una cr4escita globale attesa attorno al 3%. Più sereno il governo, che conta di rivedere al rialzo le sue previsioni per quest'anno, grazie anche al miglioramento dell'outlook formulato dalle istituzioni economiche internazionali. L'aggiornamento al DEF, atteso per il prossimo 10 aprile, dovrebbe alzare la stima di PIL dal +0,5% (stimato in autunno) al +0,8% (secondo le ultime voci di corridoio del Ministero). ”La fiducia dei mercati, delle istituzioni internazionali e degli altri governi europei è acquisita. Ora bisogna conquistare quella dei cittadini e delle imprese”, ha affermato Il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nel suo intervento al Salone del Risparmio, in corso a Milano. Secondo il numero uno dell'Economia, “L'Italia sta entrando in una finestra macroeconomica di opportunità”, complice il Piano QE della BCE, i bassi tassi di interesse, il cambio vantaggioso e le quotazioni favorevoli del greggio e del gas.

 

26 Mar 2015 17:19 - Ultimo aggiornamento: 22:48

(Il Messaggero)