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Periscope mania: spopola l'app di Twitter che permette di mandare video in diretta dal telefonino
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- Pubblicato Mercoledì, 01 Aprile 2015 21:19
La nuova moda social è Periscope, l'app per iPhone (ma presto anche Android) che permette di mandare in diretta streaming su Twitter quello che si riprende dal cellulare.
Quando un utente decide di condividere un filmato, sulla timeline dei follower appare l'annuncio con il relativo tag #periscope. La stessa diretta appare nella schermata dell'app assieme a tutte quelle che in quel preciso momento sono in corso. Alcune, al loro termine, possono essere riviste per 24 ore. Altre scompaiono.
Dopo pochi giorni dal lancio dell'app di Periscope, startup acquistata da Twitter e che è arrivata nell'Apple Store il 26 marzo, i numeri delle dirette sono cresciuti a dismisura con decine di migliaia di trasmissioni al giorno. Con singolari trend, come quello che ha coinvolto gli aspiranti broadcaster nel riprendere il proprio frigorifero.
E' chiaro però che Periscope potrebbe giocare un ruolo interessante nell'informazione. Non c'è voluto molto tempo per confermarlo: nello stesso giorno del lancio dell'app, giovedì scorso, più di una persona ha colto l'occasione e ha trasmesso la diretta di un incendio scoppiato nell'East Village a New York.
C'è da aspettarsi che il 'citizen journalism', il giornalismo partecipativo dove il lettore diventa reporter, già reso popolare dalla diffusione del web, abbia da questa app una nuova spinta, con una piattaforma che può raggiungere più utenti di quanti ne raggiungano televisioni on line relegate a un solo dominio web.
La'' ha un funzionamento molto immediato. Non bisogna organizzarsi né pensare troppo: con un tocco sullo schermo si va in diretta e si trasmette quello che la fotocamera vede. La cosa più complicata da fare con Periscope è scegliere quale cam utilizzare, se quella anteriore o quella sul retro del telefono. Crea immediatezza persino il formato scelto per le riprese, quello verticale: non serve nemmeno ruotare il cellulare per iniziare.
Come per ogni novità, anche su Periscope c'è qualche nuvola all'orizzonte. C'è il rischio pornografia, come è successo con ChatRoulette. Senza un filtro, difficile da applicare per qualcosa che è in diretta, c'è la possibilità che più di una persona decida di condividere contenuti hard. E c'è il capitolo privacy: chiunque potrebbe finire in una diretta video di un altro utente senza volerlo, con tutti i rischi che ne conseguono sia per chi è stato ripreso, sia per chi ha mandato on line lo streaming.
31 Mar 2015 18:32 - Ultimo aggiornamento: 15:54
(Il Messaggero)