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Padoan: "Stime di crescita possono migliorare. E il debito scenderà"

 

Il ministro dell'Economia a New York: "L'Italia è vista come un Paese dalle opportunità crescenti ma tutti aspettano l'effettiva attuazione delle riforme". Domani Renzi alla Casa Bianca

 

16 aprile 2015

 

NEW YORK - "Per quanto riguarda le stime sulla crescita, quelle del governo italiano sono simili a quelle del Fondo monetario e a quelle della commissione europea, ma ci aspettiamo che possano migliorare tutte quante verso l'alto". Sono le parole del ministro dell'economia Pier Carlo Padoan che ieri sera è intervenuto a New York dove ha ricevuto il Gei award, il premio conferito dal gruppo esponenti italiani (Gei), un`associazione impegnata a migliorare l`immagine dell`italia oltreoceano con le attività dei suoi membri, che comprendono le maggiori aziende, organizzazioni e istituzioni tricolore attive negli stati uniti.

 

Quanto al debito pubblico italiano, per il ministro dell'economia "le previsioni dicono che quest'anno si stabilizza e dell'anno prossimo comincia a scendere e nei prossimi anni avremo anche la possibilità di rispettare la regola del debito prevista dalle regole europee". "L' economia non solo cresce, ma è anche stabile finanziariamente", ha continuato Padoan, concludendo: "Solo con la produttività si può accelerare questa crescita".

 

Prima di andare a Washington, dove oggi parteciperà agli Spring meetings del Fondo monetario internazionale, ieri ha incontrato gli investitori americani. "L'Italia è vista come un paese dalle opportunità crescenti. Un anno fa avevo notato un grande interesse ma oggi devo dire che questo interesse è cresciuto ed è molto più forte", ha detto. Il ministro dell'economia ha poi ricordato che gli investitori esteri chiedono al paese "riforme e stabilità politica, ma vogliono anche vedere che queste riforme vengano veramente attuate". E ha concluso: "Il governo sta facendo un enorme lavoro per portare a termine le riforme strutturali. Quando saranno concluse l'Italia sarà un paese diverso perché sarà più semplice e redditizio investire".

 

E a Washington sarà nelle prossime ore anche Matteo Renzi che domani sarà ricevuto alla Casa Bianca. Il premier italiano dormirà nella Blair House, la storica "dependance" dei presidenti americani su Pennsylvania Avenue: un gesto di assoluto riguardo, per pochi eletti. Un onore che non possono vantare i predecessori Mario Monti ed Enrico Letta durante la loro visita ufficiale nella capitale Usa ma che Obama ha tributato all'"amico" Giorgio Napolitano.

 

(La Repubblica)