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Fca, gli operai parteciperanno agli utili. Elkann: "Tutto è cambiato, per sempre"

 

L'assemblea degli azionisti di Fiat Chrysler si è svolta in Olanda, dove è stata trasferita la sede legale mentre quella fiscale è nel Regno Unito. Il presidente: "Oggi è un giorno speciale". Marchionne conferma gli obiettivi, nessuna novità sui partner. Presentato nuovo sistema retributivo ai sindacati con bonus per gli operai

 

16 aprile 2015

 

MILANO - "Oggi è un giorno speciale: per la prima volta nella loro storia, Fiat e Chrysler tengono l'assemblea in un luogo diverso dagli Stati Uniti e dall'Italia. Non è un dettaglio di poca importanza, è il segno che con Fca tutto è cambiato, per sempre". Con queste parole John Elkann, presidente di Fca, ha aperto l'assemblea degli azionisti che si è svolta ad Amsterdam. Dopo la fusione tra il Lingotto e la casa di Detroit, infatti, la sede legale del gruppo si è spostata in Olanda, mentre quella fiscale è nel Regno Unito. Già con Cnh Industrial, cioè l'azienda delle macchine agricole, era stato adottato lo stesso schema societario. Si è trattato di un'assise-lampo, terminata dopo neanche due ore e con un applauso finale. L'amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha scherzato con Elkann alla fine: "Ieri (all'assemblea di Cnh Industrial) non c'è stato alcun applauso. La prossima volta mi porto anch'io una claque". All'assemblea di Fca erano presenti 17 azionisti, 11 dei quali rappresentanti di Exor. "Ringrazio in particolare chi è arrivato da lontano per partecipare ai lavori", ha concluso Elkann.

 

Tornato a Torino, Marchionne ha presentato il nuovo piano retributivo ai sindacati. Il costo totale massimo per Fca sarà di oltre 600 milioni di euro. L'obiettivo, spiega Fca, "è far partecipare direttamente tutte le persone ai risultati di produttività, qualità e redditività nell'ambito del piano industriale 2015-2018". Un modello già usato in Ferrari e mediato dalla Volkswagen e Porsche. Il nuovo sistema retributivo prevede due elementi addizionali al salario base: un bonus annuale che sarà calcolato sui risultati di efficienza produttiva con un valore medio del 5% del salario base, e, in casi di over performance, potrà arrivare ad un massimo del 7,2%. E un secondo bonus trimestrale collegato al raggiungimento dei risultati economici per l'area Emea, inclusi i marchi premium Alfa Romeo e Maserati, contenuti nel piano strategico 2015-18. Il compenso totale per il periodo quadriennale è pari al 12% del salario base che potrà arrivare, in casi di over performance, al 20%. Considerando la lunghezza temporale del piano, una parte del bBonus (pari al 6% del salario base) verrà pagata trimestralmente a partire già dal 2015. Agli inizi del 2019, una volta verificati i risultati, i lavoratori riceveranno il resto del bonus che, ai massimi valori del piano, potrà quindi arrivare al 14% del salario base. In caso di raggiungimento dei risultati attesi, per un dipendente di livello contrattuale medio come un operaio specializzato, guadagnerà fino a 7mila euro in più in quattro anni. E se le performance dovessero essere addirittura superiori, il bonus potrà crescere fino a 10.700 euro.

 

Nel suo intervento in assemblea, il presidente Elkann aveva detto che "il 2015 sarà un anno cruciale", ricordando "le sfide" che aspettano il gruppo: "Valorizzare i nostri marchi e centrare gli obiettivi di vendita stabiliti in ciascun mercato, portare a livelli di eccellenza gli stabilimenti, mettere in atto passo dopo passo l'ambizioso programma di sviluppo che prevede il lancio di 80 nuovi modelli entro il 2015".

 

Gli ha fatto eco il ceo Sergio Marchionne, che si è rivolto al passato: "Abbiamo chiuso il 2014 con risultati forti e in linea con le nostre aspettative". Il manager ha ricordato i dati di consegne dell'anno, il record di Jeep che ha venduto oltre un milione di unità e i nuovi prodotti lanciati dal gruppo. Il tutto proprio nel giorno in cui i dati di mercato mostrano una crescita consistente per Fca in Europa, a marzo, conditi da una promozione da parte degli analisti di Goldman Sachs.

 

Fca ha confermato gli obiettivi finanziari 2015 e punta nell'anno a consegne tra i 4,8 milioni e 5 milioni di unità, ricavi netti intorno ai 108 miliardi di euro e un utile netto tra 1 e 1,2 miliardi di euro. Il manager ha spiegato che il gruppo prevede inoltre di realizzare un risultato operativo (Ebit) nella forbice tra 4,1 e 4,5 miliardi di euro e di chiudere l'anno con indebitamento industriale netto tra 7,5 e 8 miliardi di euro. "Per il momento no, non abbiamo piani". Così ha poi risposto a un piccolo azionista italiano che ha chiesto se dopo Ferrari sia prevista la quotazione di altre società del gruppo. "I risultati di Fca in Europa nel primo trimestre di quest'anno sono in linea con il quarto trimestre dell'anno scorso, quando le attività europee del gruppo hanno registrato un Ebit di 32 milioni di euro", ha spiegato Marchionne. "Siamo all'inizio dell'utilizzo degli stabilimenti in Europa, quando andranno a regime cambierà il risultato economico". Nessuna novità invece sui partner in arrivo, mentre Marchionne ha parlato di nuove assunzioni in arrivo in Italia. "Ovviamente - ha risposto Marchionne sulla possibilità di nuove assunzioni - e le annunceremo quando avremo dettagli"."

 

Marchionne è poi tornato a parlare di Ferrari . "Non so rispondere, perché non abbiamo ancora deciso". Questa la risposta ai giornalisti che gli chiedevano se l'anno prossimo anche Ferrari terrà l'assemblea degli azionisti ad Amsterdam, il che presuppone il trasferimento della sede legale della società nella città olandese, come è già successo per Cnh Industrial e Fca. Quanto all'introduzione di un meccanismo di loyalty shares per Ferrari, Marchionne ha detto che "ha funzionato bene. Stiamo analizzando" la questione.

 

(La Repubblica)