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Mercati ostaggio dei realizzi. Pesa l'incognita Grecia

 

(Teleborsa) - Si chiude all'insegna delle vendite la seduta finanziaria per le principali borse europee penalizzate dalla frenata dell'indice PMI cinese e dal rallentamento delle condizioni industriali in Eurolandia.

Ad alimentare il nervosismo degli investitori resta la situazione della Grecia, in attesa di sviluppi sui negoziati con i creditori, mentre Atene è di nuovo a corto di liquidità. Sostanzialmente stabile l'indice S&P-500 sulla piazza americana, che segna una variazione percentuale pari a -0,02%, dopo il dato sui nuovi sussidi alla disoccupazione. Il numero di lavoratori che per la prima volta hanno fatto richiesta per ottenere i sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è salito la settimana scorsa, ma rimane a livelli in linea con i recenti miglioramenti del mercato del lavoro Lieve aumento per l'Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,75%. Lieve aumento per l'oro, che mostra un rialzo dello 0,47%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 3,22%. Invariato lo Spread, che si posiziona a 125 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,41%. Tra gli indici di Eurolandia, sotto pressione Francoforte, con un forte ribasso dell'1,21%. Per contro Londra avanza dello 0,36%, mentre Parigi, archivia la seduta con un calo dello 0,62%. Il listino milanese scivola poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,50%. A Piazza Affari il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,17 miliardi di euro, in calo del 3,18%, rispetto ai 3,27 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 1,39 miliardi di azioni, rispetto ai 1,22 miliardi precedenti. Tra le migliori azioni italiane più capitalizzate, sostenuta Buzzi Unicem, con un discreto guadagno dell'1,91%, grazie a JP Morgan che ha deciso il rialzo del target price a 17 euro confermando allo stesso tempo il giudizio “overweight”. Buoni spunti su Saipem, che mostra un ampio vantaggio dell'1,82%. Ben impostata Tenaris, che mostra un incremento dell'1,25%. Si muove in modesto rialzo UBI Banca, evidenziando un incremento dello 0,90%. Le peggiori performance, invece, si sono registrate su STMicroelectronics, che ha chiuso a -4,43%, in coda al listino sulla scia del deludente outlook annunciato dal produttore di semiconduttori statunitense Texas Instruments. Lettera su Salvatore Ferragamo, che registra un importante calo del 3,74%, sul taglio del prezzo obiettivo da parte di Barclays. Nel lusso, fa bene invece Moncler nel giorno in cui l'assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2014 e la distribuzione del dividendo. Affonda Finmeccanica, con un ribasso del 3,16%. Crolla Fiat Chrysler Automobiles, con una flessione del 2,25%.

 

23 Apr 2015 17:45 - Ultimo aggiornamento: 17:45

(Il Messaggero)