News

Ue, posti di lavoro nelle istituzioni europee per stagisti, traduttori e amministrativi

 

27/04/2015

(W. P.)

 

Ci sono posti disponibili per amministratori nel settore dell’audit (candidature entro il 28 aprile), per capi dell’amministrazione presso le delegazioni dell’Ue con sede nei paesi terzi (candidatevi il 12 maggio), per uscieri parlamentari (candidature entro il 26 maggio) o per tecnici della cooperazione e gestione degli aiuti ai paesi extra-Ue (candidature il 9 giugno). Questo solo per le scadenze più ravvicinate. Sempre in giugno e luglio scadono altri bandi per linguisti giuridici, curatori e assistenti curatori nell’ambito della conservazione e museale. Queste e altre opportunità rappresentano un rullo incessante che passa e viene emanato dal grande ufficio di collocamento dell’Unione europea, che si chiama Epso (European personnel selection office).

 

Nelle istituzioni dell’Unione europea lavorano più di 40mila uomini e donne dei 28 paesi membri. L’Ufficio europeo di selezione del personale organizza concorsi pubblici per selezionare il personale per posti a tempo determinato e indeterminato. Nella Ue si assumono anche agenti sia contrattuali che temporanei e vengono offerte opportunità di tirocinio. L’ufficio coordina quasi tutte le richieste di personale che provengono dalle principali istituzioni europee, anche se alcune di esse hanno anche propri uffici e strumenti di selezione. Lavorare per l’Unione europea può essere sia un’occasione per impostare una vera e propria carriera stabile tra Bruxelles e Lussemburgo; ma può essere anche un mezzo per avere un contratto temporaneo oppure per svolgere uno stage o un tirocinio anche di pochi mesi. In genere anche i contratti permanenti hanno una durata di un massimo di sei anni.

 

Bisogna anche ricordare che, soprattutto per i più giovani particolarmente dotati nel settore delle lingue, sono possibili lavori per traduttori in una o più tra le 23 lingue ufficiali dell’Unione europea. Tra l’altro proprio in questo campo è in scadenza entro il 15 maggio un percorso di formazione e lavoro (stage) per traduttori e aspiranti tali, presso il Parlamento europeo, della durata dei sei mesi con uno stipendio di circa 1.300 euro al mese, a cui vanno aggiunti 300 euro come contributo spese. Sede di lavoro è Lussemburgo. Questa opportunità coinvolge circa 200 ragazzi ogni anno, mentre ogni tre mesi c’è spazio per 60-70 aspiranti traduttori. Il Parlamento europeo è una fucina di tirocini.

 

Vi sono tirocini per titolari di diploma universitari (opzione generale o opzione giornalismo con borse di studio Schuman); tirocini di formazione obbligatori e non; programmi di tirocini per persone con disabilità; tirocini di formazione alla traduzione; interpreti di conferenza. Si calcola che ogni anno le candidature ai tirocini vengano inviate da 25mila persone. Sono invece 5mila le persone che lavorano alle dipendenze del Parlamento europeo.

 

Oltre a Parlamento, Consiglio e Commissione europea, molto ambiti sono le opportunità di lavoro della Bce (Banca centrale europea), Bei (Banca europea degli investimenti), Corte dei conti, Corte di giustizia europea e Ufficio del Mediatore europeo, che indaga sulle denunce che vengono emanate contro istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Ue. Per saperne di più: www.europa.eu/epso.

 

(La Stampa)